L'escursione consigliata

Ora che diventeremo zona gialla, vi consigliamo di andare a scoprire il lago Branchino

Le fitte nevicate di questi giorni regalo scenari da favola. E anche gli itinerari che pensiamo di conoscere meglio cambiano volto. Come quello che parte da Valcanale e sale verso il rifugio Alpe Corte

Ora che diventeremo zona gialla, vi consigliamo di andare a scoprire il lago Branchino
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Mentre la provincia bergamasca attende future disposizioni legate alle norme anti-Covid, valli e montagne si coprono del bianco mantello, assopite sotto una spessa coltre di neve. Come per magia, i paesaggi a cui siamo abituati si trasformano: il ghiaccio fa da padrone e ci regala paesaggi dolomitici, degni dei racconti di Frozen. Una magia per grandi e piccini. Molti degli itinerari che siamo abituati ad affrontare nella stagione estiva diventano, con l’arrivo dell’inverno, inaccessibili o riservati agli esperti. Tuttavia troviamo, quando e solamente se le condizioni della neve lo permettono, tracciati che permettono di assaporare la meraviglia offerta da questo manto bianco: tra i più interessanti, il sentiero Cai 220, che tra pini e paesaggi magnifici risale fino a raggiungere il lago Branchino. Una perla di ghiaccio posta a cavallo tra Val Seriana e Brembana.

1 - Gita a Valcanale ciaspolatrice solitaria
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2 - Gita a Valcanale sentiero per il rifugio Alpe Corte
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3 - Gita a valcanale Il rifugio Alpe Corte visto dal Drone 1
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4 - Gita a Valcanale Il rifugio Alpe Corte visto dal Drone 2
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5 - Gita a Valcanale traccia su neve
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6 - Gita a valcanale in direzione del lago Branchino
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7 - Sul percorso
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La partenza per l’escursione è il borgo di Valcanale. Raggiunto l’abitato di Ardesio, si prosegue per circa un chilometro fino a raggiungere il caratteristico laghetto di Babes. In caso di abbondanti nevicate, è possibile posteggiare l’auto e proseguire fin da subito con ciaspole o sci ai piedi. In leggera salita si raggiunge uno spiazzo, vero punto di partenza della nostra escursione. Ci accompagna un paesaggio di ghiaccio. Costeggiamo il placido torrente Acqualina e risaliamo su larga carrareccia, alternando ampi tornanti a belle vedute sulle vicine pareti dei monti Secco, Fop, Leten e Valmora. È proprio in questo contesto da fiaba, caratterizzato da pini e abeti ricolmi di neve, che si erge una delle “Capanne Orobiche” più conosciute della Val Seriana: il rifugio Alpe Corte. La struttura, chiusa in attesa di nuove disposizioni, è gestita da febbraio di quest’anno dalla famiglia Bonaccorsi (per informazioni sulle aperture è possibile contattare il numero: 0345.95096).

A questo punto il panorama cambia ancora, regalandoci una vista meravigliosa sulle montagne che abbracciano la zona. Tra tutte, spicca la parete nord del Pizzo Arera. Famiglie e bambini possono approfittare dei prati antistanti al rifugio, perfetti per discese con lo slittino o per creazioni “artistiche” sulla neve. Scialpinisti e ciaspolatori, solo se dotati dell’attrezzatura idonea e solo se le condizioni del manto nevoso lo permettono, possono scoprire i tracciati della zona e le bellezze della…

L’articolo completo, con i percorsi e le bellezze della zona, lo potete leggere sul PrimaBergamo in edicola da venerdì 11 dicembre.

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