Sempre più su, fino a raggiungere la vetta (e la bellezza) del monte Madonnino
Si trova a cavallo tra i comuni di Carona e Valgoglio e in questa stagione è la montagna perfetta per ciaspolatori, skialp ed escursionisti

di Angelo Corna
La primavera è ormai alle porte. Il clima è sempre più mite, in pianura e alle quote più basse possiamo già osservare le prime fioriture. In alta quota, però, tutto cambia: l’inverno la fa ancora da padrone e la neve ricopre le montagne della catena orobica.
Il monte Madonnino, con i suoi 2.504 metri, si trova a cavallo tra i comuni di Carona e Valgoglio: in questa stagione è la montagna perfetta per ciaspolatori, skialp ed escursionisti. Scopriamolo, con un itinerario tra neve e bellezza.
La nostra escursione trova partenza dalla località Bortolotti di Valgoglio, in alta Val Seriana. Possiamo posteggiare l’auto in prossimità del Ristoro 5 Laghi: questo primo tratto del sentiero è marchiato dal segnavia Cai 228 ed è comune al famoso “Giro dei Laghi”, percorso che durante la stagione estiva permette di toccare ben cinque bacini artificiali.




Costeggiando la condotta idraulica, si risale nel bosco lungo la Selva d’Agnone, bellissima abetaia che caratterizza questo primo tratto. Dopo un primo strappo iniziale, il sentiero continua con ampi tornanti fino a raggiungere la strada sterrata che proviene dalla località di Sant’Antonio.
Pieghiamo a sinistra e, seguendo i bolli bianco-rossi, proseguiamo sino a superare una fonte d’acqua. Passo dopo passo, il panorama si apre alla meraviglia, regalando i primi scorci e mostrando le montagne che coronano la zona, ancora completamente innevate. Continuiamo e, sempre in costante salita, raggiungiamo le costruzioni Enel adagiate ai piedi del lago Succotto e dimora dei guardiani delle dighe.





Raggiunto l’invaso artificiale (metri 1.854), una pausa è d’obbligo, anche solo per godersi il panorama. La diga, costruita più di mezzo secolo fa, ospita il primo dei nove laghi che caratterizzano la zona: ben cinque sono artificiali e facenti parte del complesso idroelettrico delle centrali Valgoglio/Aviasco.
Assaporata questa prima meraviglia, continuiamo in falsopiano fino a raggiungere il rifugio Baita Cernello e il suo omonimo lago; siamo a 1.958 metri di quota e davanti a noi si erge la sagoma della nostra montagna…
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