L'escursione consigliata

Sentieri per tutti, bellezza e storie di luoghi e persone: la meravigliosa salita al monte Sasna

Divide la Val Bondione dalla Val di Scalve e offre, durante la stagione invernale, itinerari perfetti per ciaspolatori e scialpinisti

Sentieri per tutti, bellezza e storie di luoghi e persone: la meravigliosa salita al monte Sasna

di Angelo Corna

Il monte Sasna divide la Val Bondione dalla Val di Scalve e offre, durante la stagione invernale, itinerari perfetti per ciaspolatori e scialpinisti. Grazie alla sua posizione, offre un magnifico panorama su tutte le Orobie bergamasche, con un focus sulla vicina Val di Bondione sul paese di Lizzola e sulla Val di Scalve con i paesi di Nona-Pezzolo e Vilminore.

La zona offre inoltre sentieri per tutti, adattandosi alle esigenze di chi cerca un facile passeggiata sulla neve che può concludersi in uno dei tanti rifugi vicini, fino a chi, invece, desidera raggiungere le vette vicine. Questi percorsi sono caratterizzati non solo dalla bellezza del territorio, ma anche dalla storia che, per secoli, ha legato queste valli alle sue genti.

La via più breve per raggiungere il monte Sasna vede il suo via dall’abitato di Lizzola, borgo montano posto a 1.250 metri di altitudine e conosciuto da sempre per le sue pista da sci. In queste zone, anche durante la stagione invernale, gli escursionisti trovano “pane per i loro denti”, potendo scegliere tra itinerari che vanno dal facile fino al difficile.

Il nostro percorso è contrassegnato dal segnavia Cai 307 e vede la sua partenza a monte dell’abitato. Dopo circa 15 minuti di cammino, raggiungiamo un’ampia conca, conosciuta come Valle dell’Asta; oltrepassiamo una baita e proseguiamo, traccia su neve, in direzione del valico soprastante.

Dopo circa un’ora e mezza di cammino raggiungiamo lo storico Passo della Manina: è il luogo perfetto per concedersi una pausa. Immerso tra le vette più alte dell’arco alpino bergamasco, è da sempre utilizzato dagli abitanti delle due valli per il trasferimento del bestiame che vi staziona in alpeggio, ma anche per il trasporto e il commercio del ferro e dello zinco estratti dalle miniere, ormai in disuso, poste nelle immediate vicinanze. Il panoramico crinale ospita il Santuario delle Manina, dedicato alla Beata Vergine ed edificato nel 1949…

L’articolo completo, con tutti i percorsi e le bellezze della zona, lo potete leggere sul PrimaBergamo in edicola da venerdì 12 dicembre