L'escursione consigliata

Tra i profumi e i colori della primavera salendo sulla vetta del monte Zucco, a 1.232 metri

Una montagna che offre agli escursionisti panorami e bellezze, facili sentieri per le famiglie ma anche tracciati per escursionisti esperti

Tra i profumi e i colori della primavera salendo sulla vetta del monte Zucco, a 1.232 metri
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di Angelo Corna

Mentre le alte vette orobiche restano coperte dalla neve, alle quote più basse possiamo concederci una passeggiata tra le bellezze della primavera. I sentieri ai piedi delle nostre montagne sono coperti di fiori, i bucaneve salutano l’inverno e le primule fanno capolino, in un magico connubio tra profumi e colori.

Posto a guardia della Val Brembana, il monte Zucco, con i suoi 1.232 metri, domina sugli abitati di Zogno e San Pellegrino Terme. Una montagna che offre agli escursionisti panorami e bellezze, facili sentieri per le famiglie ma anche tracciati per escursionisti esperti, che in questo caso richiedono sudore, fatica e allenamento.

1 - Monte Zucco
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3 - Monte Zucco
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Il versante sud del monte Zucco si presenta dolce e boschivo, mentre il versante nord nasconde un tracciato riservato agli esperti, perfetto chi vuole ritrovare l’allenamento in arrivo della bella stagione.

Il sentiero vede la sua partenza dalla chiesa di San Pellegrino Terme, dove in prossimità della piazza possiamo trovare parcheggio. Proseguiamo su asfalto fino a raggiungere la Baita Alpina, in località Foppette. Poco lontano si snoda il Sentiero Panoramico o Direttissima, marchiato dal segnavia Cai 506A, che seguendo il filo della ripida dorsale risale senza lasciare tregua, offrendo scorci panoramici sul paese di San Pellegrino.

Nella parte più alta, il tracciato diventa roccioso e sale a zig zag tra i pinnacoli, con tratti di facile arrampicata segnalati da bolli rossi nei punti più impegnativi. Raggiungiamo un colletto che promette di regalare qualche minuto di riposo, per spostarci sul lato orientale della montagna e riprendere, sempre con ripida salita, gli ultimi saltelli di rocce che richiedono l’uso delle mani.

5 - Monte Zucco
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È l’ultimo sforzo. Ai nostri occhi appare la grande croce in ferro e il panorama che, con fatica, abbiamo guadagnato. Non facciamoci ingannare dalla bassa quota: la vista è bellissima. Sulla cima si trova una croce di ferro alta circa venti metri, realizzata utilizzando pezzi di traliccio elettrico. Accanto a questa, progettata dall'architetto Alberto Fumagalli, è stata costruita nel 1968 una cappella in cemento e vetri di Murano, a ricordo dei sacerdoti di San Pellegrino Terme, mons. Lorenzo Dossi e don Giuseppe Falconi.

Possiamo tornare dalla stessa via di salita (...)

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