di Angelo Corna
Tra i più importanti valichi bergamaschi figura sicuramente il Passo San Marco. Oggi è meta di turisti ed escursionisti, che raggiungono comodamente in auto i 1992 metri di quota anche solo per assaporare panorama e refrigerio. Qui le valli bergamasche si aprono in tutta la loro bellezza, spaziando fino alle lontane vette valtellinesi.
Il Passo San Marco è anche il perfetto punto di partenza per riscoprire questa bellissima zona: tante sono le meraviglie che fanno da spartiacque con la vicina Valtellina, e altrettanti percorsi solcano la valle, offrendo tracciati adatti a tutte le esigenze.
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Con pochi sforzi possiamo raggiungere il Passo di Verrobbio e le trincee della Prima Guerra Mondiale, oggi perfettamente restaurate. La nostra escursione trova partenza dalla celebre Casa Cantoniera di San Marco, il più antico tra i rifugi presenti sulle Alpi Orobie e costruito come punto di appoggio per i mercanti che transitavano lungo la Via Priula. Il sentiero è marchiato dal segnavia Cai 161 e risale regalando stupendi scorci su tutta la valle. Dopo circa un’ora di cammino raggiungiamo il Passo di Verrobbio e i resti delle centenarie trincee: siamo al confine con la vicina Valtellina, nella zona conosciuta come Valle del Bitto. Tra questi verdi pascoli nasce infatti il famoso formaggio Dop.
Poco lontano possiamo osservare i resti della Linea Cadorna, costruita nel caso l’esercito austroungarico avesse rotto le linee di difesa poste in zona Adamello e Tonale: questo non avvenne e la zona restò prevalentemente tranquilla per tutto il conflitto. Troviamo i resti di una grande caserma, decine di metri di trincee perfettamente conservate, le finestre di alcune cannoniere e un piccolo fortino. Un luogo perfetto per famiglie e bambini, che con un tuffo nel passato possono ripercorre questi antichi tracciati e la loro storia…