Tre gite nelle valli bergamasche perfette per i giorni di Ferragosto
di Angelo Corna
Ferragosto bussa alle porte e le Orobie sono la giusta alternativa per qualche giorno di vacanza. Itinerari per tutti e panorami mozzafiato si fondono con l’accoglienza dei rifugi alpini e la cucina tipica bergamasca; un connubio perfetto per una gita alla scoperta delle bellezze racchiuse sulle nostre montagne.
Ecco tre itinerari, accessibili anche da famiglie e bambini, che con pochi sforzi ci permetteranno di raggiungere le meraviglie delle valli bergamasche.
Val Brembana: Rifugio Gherardi
Il rifugio Angelo Gherardi è il luogo ideale per un’escursione in montagna poco impegnativa, e per questo particolarmente apprezzata da famiglie e bambini. La struttura è di proprietà del Cai di Bergamo, ma la gestione è affidata ai volontari dell'Operazione Mato Grosso e il ricavato è interamente devoluto per il sostentamento dell'attività dell'ospedale di Chacas in Perù. Il rifugio, immerso in un verde altopiano e circondata da una corona di montagne, è facilmente raggiungibile dalla frazione Quindicina di Pizzino, in Val Taleggio (segnavia Cai 120) in circa un’ora di cammino. L'ambiente è assolutamente dolce e privo di pericoli e offre un vastissimo panorama su tutta la valle e la pianura lombarda. Alcuni tavoli da pic-nic permettono di rilassarsi all’esterno della struttura, mentre il rifugio ha una capienza di circa 70 posti letto e altrettanti posti a sedere in sala da pranzo. Ma le bellezze non si fermano qui: gli escursionisti possono cimentarsi nell’ascesa alle tante montagne presenti nella zona, tutte raggiungibili con partenza dal rifugio. Tra queste i monti Araralta e Baciamorti o, ancora, i monti Sodadura e Zuccone Campelli, posti al confine con il territorio lecchese.
Val Seriana: Rifugio Carlo Medici - Baita Cassinelli
Posto a 1568 metri di quota, il rifugio "Carlo Medici ai Cassinelli” è di proprietà del comune di Castione della Presolana. Facilmente raggiungibile da famiglie e bambini con partenza dall’omonimo passo in circa un’ora di cammino, è il luogo ideale per ammirare la bellezza della Regina delle Orobie. Originariamente l'edificio era una casera occupata dai malghesi nel periodo estivo; completamente rifatta negli anni '60: dopo la costituzione del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino di Clusone, alcuni locali della struttura furono assegnati come magazzino per i soccorsi in Presolana. Negli anni successivi il Comune l'ha assegnata alla locale Sottosezione Carlo Medici del Cai di Clusone. Oggi il rifugio dispone di due sale che possono contenere fino a 60 persone, con 13 posti letto, e propone un menù a base di piatti tipici bergamaschi e gustose torte. Anche in questo caso gli escursionisti possono trovare pane per i loro denti; tra le vette raggiungibili il monte Visolo, il Pizzo Corzene e naturalmente la Presolana. Altrettanti sentieri battono la zona e permettono di raggiungere la suggestiva Grotta dei Pagani e il bivacco Città di Clusone, fino a spingersi ai rifugi Rino Olmo e Albani.
Val di Scalve: Rifugio Cimon della Bagozza
La struttura sorge in una della zone più belle e suggestive di tutte le Orobie bergamasche. Ogni stagione è buona per raggiungere questo rifugio: ricavato da un'antica casa di minatori. Al suo interno arde sempre la stufa, pronta a preparare, come dice il cartello affisso fuori, “pulenta e chel che ghè” (polenta e quello che c’è). Per la nostra gita dobbiamo raggiungere il borgo di Schilpario e continuare lungo la strada che sale al Passo del Vivione. Superati i casolari di Fondì (un tempo baite di minatori), la strada raggiunge la località di Cimalbosco, dove nei pressi del bar-ristorante Baita Rossa è possibile trovare parcheggio. Pochi minuti di cammino ci separano dal rifugio e dalle bellezze della zona. Toccato quest’ultimo possiamo, con pochissimi sforzi, raggiungere la vicina Madonnina dei Campelli: il percorso si svolge al cospetto del Cimon della Bagozza, montagna di 2407 metri facente parte del Gruppo Camino-Concarena e che divide la Val di Scalve dalla Valcamonica. Questo luogo, conosciuto come Conca dei Campelli, ospita alcune tra le montagne più belle della provincia bergamasca. Le “Piccole Dolomiti della Val di Scalve” racchiudono, quasi come in una sorta di scrigno, quello che durante la stagione estiva si trasforma in un giardino fatto di fiori e profumi. Impossibile non restare affascinati dalla zona: ancora una volta famiglia e bambini possono fermarsi per un picnic, mentre gli escursionisti possono raggiungere una delle vette che coronano l’altopiano o raggiungere il rifugio Campione, posto sul confine tra la Val di Scalve e la Valcamonica. Un balcone panoramico sulle Orobie bergamasche, e oltre.