L'escursione consigliata

Uno scrigno di bellezze "nascosto" in Val Seriana: alla scoperta della magica Val Cerviera

I suoi piani glaciali hanno scolpito nei secoli una valle selvaggia che, con le sue cime rocciose, sembra voler proteggere i suoi gioielli

Uno scrigno di bellezze "nascosto" in Val Seriana: alla scoperta della magica Val Cerviera
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di Angelo Corna

La Val Cerviera è un piccolo paradiso posto ai piedi dei monti Tre Confini, Recastello e Cimone. Un luogo magico, dove non manca la possibilità di fare incontri spettacolari con stambecchi, camosci e marmotte.

I suoi piani glaciali hanno scolpito nei secoli una valle selvaggia che, con le sue cime rocciose, sembra voler proteggere i suoi piccoli gioielli: un gruppo di laghetti alpini, tra i 10 e i 15 in base alla stagione e alle precipitazioni, alimentati dalle acque provenienti dallo scioglimento delle nevi e dalle precipitazioni. Un bellezza unica, incastonata in un angolo di Val Seriana.

Val Cerviera e monte Cimone 1
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Val Cerviera e monte Cimone 2
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Val Cerviera e monte Cimone 3
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Val Cerviera e monte Cimone 4
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Val Cerviera e monte Cimone 5
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Val Cerviera e monte Cimone 6
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Val Cerviera e monte Cimone 7
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Val Cerviera e monte Cimone 8
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Val Cerviera e monte Cimone 9
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Val Cerviera e monte Cimone 10
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Le meraviglie della Val Cerviera possono essere scoperte con un’escursione tra paesaggi bellissimi e poco frequentati, una piacevole riscoperta che vede il suo via dal rifugio Antonio Curò, posto a metri 1.915 sulle sponde del lago del Barbellino. Un ambiente che non ha bisogno di commenti e che in questa stagione regala una bellezza dalle tinte uniche e spettacolari. Per raggiungere il rifugio servono più di due ore di cammino: una pausa sulle rive di questo specchio d’acqua dalle tinte verdi e azzurre è più che meritata.

Recuperate le energie, possiamo ripartire fiancheggiando il lago lungo la sua sponda destra, fino a raggiungere la cascata che apre la testata della Val Cerviera. Ci accoglie uno spettacolo fatto di scrosci e spruzzi d’acqua. Un ponticello di legno ci permette di attraversare e imboccare il segnavia Cai 321, tracciato conosciuto come Sentiero Naturalistico Antonio Curò.

Lungo questo sentiero, comune in un primo tratto al nostro percorso, si trovano diversi animali selvatici, tra cui camosci e marmotte, e vi crescono diversi tipi di piante protette. È stato realizzato dal Cai di Bergamo seguendo per alcuni tratti un percorso di guerra mai utilizzato a fini bellici e intitolato al primo presidente della sezione Bergamasca del Club Alpino.

Inizia ora una lenta risalita, dettata soprattutto dalla bellezza dei panorami che ci circondano. Passo dopo passo, sorvegliati dalla severa mole del monte Recastello, raggiungiamo i laghetti della Val Cerviera…

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