Un'oasi incontaminata in mezzo alle Orobie: la Val Sanguigno e il rifugio Gianpace
Con l’arrivo dell’autunno, i faggi si colorano di tinte gialle e arancioni regalando alla zona l’appellativo. La capanna è gestita da Osvaldo Seghezzi e dispone di 22 posti letto
di Angelo Corna
L’autunno si avvicina e le montagne bergamasche si tingono di nuove luci e colori. La Val Sanguigno, spesso conosciuta come la “valle dell’acqua”, è una valle minore che si sviluppa sul lato orografico destro della Val Seriana, di cui è tributaria. Situata nel comune di Valgoglio, è amata in ogni stagione, ed è considerata l’oasi verde a più alta biodiversità presente nel Parco delle Orobie.
Grazie alle particolari condizioni climatiche (e alla quasi assenza dell’uomo), qui si è sviluppato un particolare habitat in cui hanno trovato spazio numerose specie vegetali e animali. La valle è inoltre percorsa dall'omonimo torrente che, raccogliendo i numerosi rigagnoli presenti nella zona, crea pozze, forre e cascate, rendendo il paesaggio magico e fiabesco.
Il percorso più breve si snoda dall’abitato di Valgoglio, in prossimità della centrale idroelettrica di Aviasco (è necessario munirsi di ticket presso l’erogatrice automatica nei pressi del Comune). Il primo tratto, marchiato dal segnavia Cai 232, è anche conosciuto come Sentiero dell’Alto Serio e prosegue fin da subito in leggera salita, costeggiando il vicino torrente.
Sono i faggi presenti in questo tratto del percorso che danno il nome alla valle: con l’arrivo dell’autunno si colorano di tinte gialle e arancioni, regalando alla zona l’appellativo di Valle Sanguigno. Il percorso, in questa stagione battuto dai cercatori di funghi, sale ripido in mezzo al bosco toccando alcune stalle ristrutturate, immettendosi poco dopo su una mulattiera, proveniente anch’essa dalla centrale di Aviasco.
Pieghiamo a sinistra, sempre costeggiando il torrente, fino a toccare la località conosciuta come Cascatelle. Raggiungiamo il bellissimo rifugio Gianpace dopo circa un’ora di cammino. Posto su di un poggio erboso a metri 1.331, è gestito da Osvaldo Seghezzi e dispone di 22 posti letto, 18 in camerata e 4 in camera separata. Per contattare il suo gestore e per eventuali prenotazioni è possibile chiamare il numero 347.2191628. Il percorso è facilmente accessibile anche da famiglie e bambini.
Il rifugio può anche essere raggiunto con partenza dal piccolo e caratteristico borgo di Novazza, in prossimità dell’omonime miniere….