L’iniziativa

“12 ore Bg x la Palestina”, musica e solidarietà a sostegno di Gaza FreeStyle all’Edonè

Appuntamento domenica 14 settembre: sul palco si alterneranno numerosi artisti bergamaschi. Oltre ai concerti, durante tutta la giornata sarà possibile contribuire concretamente alla raccolta fondi

“12 ore Bg x la Palestina”, musica e solidarietà a sostegno di Gaza FreeStyle all’Edonè

Una giornata interamente dedicata alla solidarietà e alla sensibilizzazione sulla causa palestinese: è questo lo spirito di “12 ore Bg x la Palestina”, l’iniziativa in programma domenica 14 settembre negli spazi di Edoné a Bergamo dalle 11 alle 23.

L’evento nasce dalla collaborazione tra alcune realtà cittadine e il musicista OkGiorgio, con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore dell’associazione Gaza FreeStyle, attiva da anni in progetti culturali e sportivi nella Striscia di Gaza.

Il cuore della manifestazione sarà, naturalmente, la musica. Dalle prime ore del pomeriggio fino a tarda sera, sui palchi di Edoné si alterneranno numerosi artisti bergamaschi, che hanno risposto con entusiasmo all’appello degli organizzatori. Questi i partecipanti: Amelia, Andrea Vcr, Aga, Asteria, Carlo Manti, Chiamamifaro, Crushed Fingers, Dogsiknow, Elia, Filippo Cattaneo Ponzoni, Forsedanzica, Fuma!, Gaspare Tosi, Gattotoro, Giallorenzo, Giulia Pedretti, Grimjow33, Komatsu San, Lietto, Lola, Max2days, Okgiorgio, Ono Second, Spinozo, Troviero, Ufo Blu, Vanarin, Vxxmae, We1rd, 29contratti,

Oltre ai concerti, durante tutta la giornata sarà possibile contribuire concretamente alla raccolta fondi. I visitatori troveranno banchetti informativi, Qr code per le donazioni dirette all’associazione e diverse attività collaterali: tra queste, la serigrafia live curata dal collettivo Siamo un Magazine, che offrirà la possibilità di personalizzare una maglietta portata da casa in cambio di un contributo. Saranno inoltre disponibili merchandising dedicato all’evento e altre iniziative a sostegno della causa.

Gli organizzatori sottolineano come l’obiettivo principale sia quello di mantenere viva l’attenzione su una tragedia umanitaria che continua a colpire la popolazione palestinese: «Provare a sensibilizzare non è mai sufficiente – spiegano – ma sentiamo l’urgenza di fare la nostra parte».