La tradizione della transumanza

300 pecore a spasso in Città Alta Terzo Festival del Pastoralismo

300 pecore a spasso in Città Alta Terzo Festival del Pastoralismo
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Poesia d’altri tempi in Città Alta. Terza edizione, nel weekend, per il Festival del Pastoralismo. È il periodo delle transumanze e della preparazione di prodotti (formaggi e carne) che un tempo potevano realizzarsi solo quando la temperatura in calo ne avrebbe garantita la riuscita e la conservabilità. Il gregge sempre più consistente di Marco Cominelli di Parre (trecento pecore) - accompagnato, in coda al corteo, dagli asini dell’associazione Asini si nasce-Bergamo -, percorrerà le mura venete partendo da Porta San Lorenzo (9.30). Poi uscirà da Porta Sant’Alessandro per dirigersi ad Astino. Per favorire la partecipazione delle famiglie, quest’anno si è spostato l’evento dal venerdì al sabato (29 ottobre). Preziosa la collaborazione dell’associazione Pastori lombardi:  ad Astino daranno vita a dimostrazioni di vita d’epoca (tosatura e preparazione estemporanea all’aperto della «castradina», accompagnata da formaggi e adeguata bevanda). Il tutto con la colonna sonora del duo brembaghet.  Nello stesso giorno, alle 17, a Villa Tasso a Celadina si terrà la conferenza musicale Dalla cornetta dei Tasso al corno alpino, con esibizione di alphorn. Domenica 30 (9.30-17), esposizione di capre biodiverse sul prato della Fara. Saranno presentate cinque razze di capre autoctone e una ventina di espositori daranno vita a una mostra-mercato di formaggi caprini artigianali ma anche di altri prodotti tipici delle valli bergamasche, da quelli più tradizionali (il mais spinato di Gandino) allo zafferano e ai tartufi, passando per olio e vino. Verso mezzogiorno, infine, un drappello di capre orobiche si dirigerà guidato dai pastori verso Piazza Vecchia. È la rievocazione di quando, in epoche non lontane, le capre entravano in città per portare il loro latte, munto sul posto, agli ammalati. In piazza Mascheroni, sul far del mezzogiorno, inizierà lo street food a tema. Il programma culinario prevede capra alla neretese (peperoni), polenta con sugo di capra e una speciale zuppa di legumi della tradizione della val Vibrata (all’estremo nord dell’Abruzzo). Alle 16.30 appuntamento da Mimmo per approfondire cultura e  tradizioni enogastronomiche della val Vibrata.

C'è anche una mostra. Il programma del festival proseguirà lungo tutti i week-end di novembre. Punto di riferimento, sempre in Città Alta, la mostra La vacca del povero. La capra nella storia della società e della cultura (venerdì, sabato e domenica 10-12.30 e 14-18, Sala ex Ateneo di Piazza Duomo). La mostra, aperta da dal 4 al 27 novembre, cerca di trovare una spiegazione legata al ruolo della capra nei diversi contesti rurali e agronomici, ai simbolismi di cui è stata caricata, ai conflitti sociali e agli orientamenti ideologici che ne hanno sancito lo status. Venerdì 4 novembre alle 18 si svolgerà l’inaugurazione della mostra con un aperitivo ovviamente dedicato ai formaggi di capra (oggetto di un vero e proprio boom di mercato).

Libri e conversazioni. In occasione della mostra, si terranno presentazioni di libri e conversazioni a tema (sempre alle 17).

Sabato 5 novembre Donne pastore in Lombardia e Sicilia. Video e testimonianze. Con la presenza della regista Anna Kauber, autrice dell’inchiesta e dei coniugi Cangemi di Partanna (valle del Belice, Trapani), allevatori della pecora del Belice e casari (con assaggi caseari di Vastedda e pecorino).

Sabato 12 novembre Chiara cantante e le altre capraie. Saga di donne strette tra le montagne e il Cielo: romanzo di Doris Femminis (capraia per otto anni) che racconta una montagna non edulcorata vissuta al femminile, ambientato in val Maggia, un’aspra valle del canton Ticino. Pentagora editore, Savona, 2014. Lettura di alcuni brani e conversazione con l’editore (e scrittore) Massimo Angelini.

Sabato 19 novembre L’asino: dalla soma all’onoterapia. Conversazione con video a cura di Maurizio Cortinovis dell’associazione Asini si nasce e io lo naqqui – Bergamo.

Domenica 20 novembre Zootecnia e caseificio. Tradizioni da leggenda in Valsassina. Il volume di M. Corti. G. Camozzini. P. Buzzoni, corredato da centinaia di foto d’epoca, presenta una storia orobica centrata sulla Valsassina e Lecco ma dove emerge il forte intreccio tra la montagna lecchese, la val Brembana e la val Taleggio. Bellavite editore, Missaglia, 2016. Saranno presenti autori ed editore (con assaggi caseari).

Sabato 26 novembre la presentazione dell’originale volume Culp de mòrbe. Di Bruno Milesi. Scritto da un veterinario appassionato di medicamenti e rimedi popolari sottolinea l’importanza del ruolo del Centro studi valle Imagna nell’aprire spiragli su ambiti inediti, scarsamente oggetto della produzione libraria. il testo costituisce vera e propria finestra sul passato della medicina veterinaria nella tradizione popolare. Centro studi valle Imagna, Sant’Omobono terme, 2016. Saranno presenti autore ed editore.

Film. Proiettati nella Sala del Seminarino di Città Alta in via Tassis 12.

Venerdì 11 novembre, ore 20:30, Storie di uomini e lupi. Italia-Francia 2015, 76’, di Alessandro Abba Legnazzi e Andrea Deaglio. Film inchiesta sul ritorno del lupo sulle alpi occidentali piemontesi e nelle vicine alpi francesi (saranno presenti in sala alcuni dei pastori intervistati).

Venerdì 18 novembre, pre 20:30, Arreo. Argentina 2015, 93’, di Tato Moreno. L’opera tratta la transumanza delle capre tra le Ande e i pascoli di bassa quota di veri gauchos argentini. Anche qui il pastoralismo deve fare i conti con il “progresso”.

Cene a tema. In collaborazione con il Centro studi valle Imagna, partner di riferimento del festival, si svolgeranno alla Bibliosteria Cà Berizzi (Via Regorda, Corna Imagna, alle 20.30; info e prenotazioni 366.546.2000 – info@caberizzi.it) valorizzando la presenza di ospiti di altre regioni agli eventi di Città alta. Le cene saranno precedute ma anche inframmezzate da conversari.

Sabato 29 ottobre Sapori d’Abruzzo. La cucina teramana: capra alla neretese con peperoni, agnello cacio e ovo, zuppa di legumi. La serata vedrà la presenza di Lorenzo Ferretti (chef), Antino Amore (giornalista Rai), Francesco Galiffa (scrittore e storico).

Venerdì 4 novembre La Vastedda… e gli altri formaggi della pecora del Belice accompagnati dalla cucina di mare del trapanese. Incontro con i coniugi Cangemi di Partanna (allevatori e casari). Con dimostrazione di lavorazione della particolarissima Vastedda (un cacio ovino a pasta filata).

Venerdì 11 novembre: La cultura e la cucina contadina della montagna Genovese. Con Massimo Angelini, ruralista, scrittore, editore.

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