Concerto

A Bergamo il più grande tributo nazionale a Mina per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Le canzoni della diva italiana al Seminario di Città Alta, per ricordare e aiutare chi si schiera dalla parte di chi subisce maltrattamenti

A Bergamo il più grande tributo nazionale a Mina per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Bergamo è stato organizzato il più grande tributo a Mina.

Lo hanno annunciato proprio questa mattina (giovedì 20 novembre) a Palazzo Frizzoni, durante la conferenza di presentazione dell’ottava edizione del concerto organizzato nell’ambito della Giornata Internazionale. Lo spettacolo è promosso da Proloco Bergamo, con la direzione artistica di Roberto Gualdi, in collaborazione con il Comune di Bergamo -assessorato alle Pari opportunità e Consiglio delle donne, a favore dell’associazione “Aiuto Donna”.

Il più grande tributo 

Il concerto si svolgerà il 25 novembre, alle 21, a Bergamo nell’auditorium del Seminario Vescovile in Città Alta. L’evento musicale consiste in un tributo nazionale a Mina, che la cantante Michela Borgia porta in Italia e all’estero da diversi anni.

Unico in tutta Italia, è uno spettacolo emozionante e brillante, come dichiarano gli organizzatori. I più grandi successi della diva, gli aneddoti sulla sua vita artistica, i cambi d’abito, il trucco e le acconciature che rievocano la grande cantante, rendono questo spettacolo appassionante, con un pubblico costantemente coinvolto e divertito. Lo spettacolo è poi impreziosito dal binomio che ha fatto e fa cantare intere generazioni: Mina canta Battisti.

Il programma 

Durante il concerto si ascolteranno – e canteranno – le canzoni che tutti conoscono benissimo: Se telefonando; Città vuota; Sono come tu mi vuoi; Le mille bolle blu; E se domani; Nessuno; Anche un uomo; Vorrei che fosse amore; Tintarella di luna; Brava; Brano strumentale; Grande grande amore; Amor mio; Insieme; Rosso; Volami nel cuore; L’importante è finire; Oggi sono io; Buttalo via; Parole parole; Portati via; E penso a te; Il tempo di morire; Ancora ancora ancora; La voce del silenzio; Acqua e sale.

L’ingresso all’evento è gratuito ma con prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale, fino ad esaurimento posti.

Dare una mano 

In conferenza Roberto Gualdi, Marzia Marchesi ,Viviana Milesi, Miriam Campana, Oliana Maccarini, Sara Modora, Michela Borgia, Gisella Inverardi, Giada Camerino e Sara Frischetto.

All’uscita dal concerto, il pubblico potrà lasciare una libera donazione a favore dell’associazione “Aiuto Donna – Uscire dalla violenza onlus”, associazione operativa a Bergamo e provincia dal 1999 con la finalità di prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne sia in ambito familiare che sociale.

Come? Offrendo aiuto alle donne che subiscono molestie, maltrattamenti e violenze in famiglia, nel rispetto della loro cultura, etnia, religione, restituendo loro autonomia, maggior senso di dignità ed autostima. Ma l’associazione non fa solo questo. È tra i suoi scopi quello di sviluppare una forte solidarietà tra le donne contro la violenza di ogni tipo e promuovere la ricerca, il dibattito e la divulgazione di temi che riguardano la violenza contro le donne, il riconoscimento del loro valore e l’inviolabilità del loro corpo, anche attraverso la proposta di nuove normative.

Sempre più donne nel 2025

Nel 2025, l’associazione Aiuto Donna ha riscontrato un incremento delle donne che si sono rivolte ai servizi offerti: oltre 750 donne hanno contattato i Centri antiviolenza di Aiuto Donna. Questi dati attestano una crescente consapevolezza e la necessità di risposte tempestive ed efficaci.

Le operatrici dell’Associazione, oltre 70 di cui l’80% volontarie, sono adeguatamente formate nell’accoglienza, nell’ascolto attivo e nella gestione delle situazioni di emergenza. Le operatrici svolgono un ruolo cruciale nell’accompagnare le donne in percorsi di uscita dalla violenza, fornendo informazioni, orientamento e supporto psicologico importante.

Ricordiamo il 25 novembre

Il 25 novembre 1960 le tre sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto, furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere buttate in un precipizio, a bordo della loro auto, simulando un incidente.

È da questa drammatica storia che nasce la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro donna. Ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che invita i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a disporre delle attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

L’assemblea generale dell’Onu ha ufficializzato una data scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latino-americano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981. La data fu scelta proprio in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal nel 1960, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leònidas Trujillo (1830-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nel caos per oltre 30 anni.