Venerdì 7 giugno

A Mozzo primo incontro del Parco dei Colli sulle Comunità energetiche rinnovabili

All'auditorium Anna Maria Mozzoni interverranno il vicepresidente Angelo Colleoni e l'ingegner Giuseppe Franchini dell'Università

A Mozzo primo incontro del Parco dei Colli sulle Comunità energetiche rinnovabili
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Il Parco regionale dei Colli di Bergamo ha avviato un percorso informativo sul tema delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), per produrre energia pulita senza alcun consumo di suolo vergine.

Nei prossimi mesi, con la collaborazione dell’Università di Bergamo, sono quindi in programma una serie di conferenze a ingresso libero: la prima avrà luogo venerdì 7 giugno a Mozzo, alle 20.45, all’Auditorium Anna Maria Mozzoni.

Le regole e i consigli sulle Cer

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) ha approvato la nuova versione delle Regole operative, al fine di stimolare la nascita e lo sviluppo delle Cer e dell’autoconsumo diffuso nel Paese. La finalità degli incontri promossi dall’ente è quella di informare i sindaci, gli amministratori e tutta la popolazione sul modo corretto di promuoverle, per ottenere energia pulita e, allo stesso tempo, tutelare il paesaggio italiano.

«Purtroppo, in Italia molti operatori stanno sviluppando progetti e realizzazioni di campi fotovoltaici e agrivoltaici, non sulle aree degradate da riconvertire piuttosto che sulle coperture degli edifici (industriali e civili), bensì sulle aree libere, principalmente a destinazione agricola, del nostro territorio» ha affermato Angelo Colleoni, vicepresidente del Parco dei Colli di Bergamo.

«Un bene prezioso, quello delle aree agricole, che rischia seriamente di essere stravolto dalle nuove politiche energetiche non attente alle qualità paesaggistico-ambientali e soprattutto alla storia agricola del nostro Paese. L’obiettivo è fare un ulteriore passo culturale: abbiamo capito che dobbiamo, per il bene del nostro pianeta, passare dall’energia fossile a quella pulita, ma ora dobbiamo capire che per far questo non dobbiamo sacrificare il paesaggio».

Gli incontri, di cui il primo questo venerdì a Mozzo, saranno introdotti da Colleoni, seguirà l’intervento dell’ingegner Giuseppe Franchini, del Dipartimento di Ingegneria e Scienze applicate all’Università di Bergamo, che spiegherà cosa sono le comunità energetiche rinnovabili e come funzionano. Ci sarà poi spazio per il dibattito.

La tutela delle aree agricole

La questione energetica è articolata: «Il pianeta richiede l’attuazione di una svolta epocale: il progressivo abbandono dell’uso dei combustibili fossili quali carbone, petrolio e gas naturale, per lo sviluppo di energie pulite, avvicinandoci agli obiettivi dell’Agenda 2030 redatta dall’Onu» ha spiegato ancora Colleoni.

«Risulta importante allora capire cosa sta succedendo in Italia e soprattutto i riflessi che i nuovi interventi energetici hanno sul paesaggio. Le norme sconsigliano la costruzione di grandi Cer perché necessitano di ingenti costi, sia per l'installazione che per la distribuzione dell’energia prodotta, mentre incentivano la costituzione di quelle piccole. Sono infatti la garanzia della produzione energetica necessaria ma preservano i territori inedificati, agricoli e naturali, e quindi il bel paesaggio italiano».

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