Dea, un'altra beffa atroce Pareggio del Verona al 96'

Dea, un'altra beffa atroce Pareggio del Verona al 96'
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52' - Clamorosa beffa: al 51' 10''. Calcio di punizione dalla destra e Pisano pareggia per il Verona con un colpo di testa, sorprendendo la difesa nerazzurra.

49' - Ammonito Monachello.

46' - Concessi altri trenta secondi di recupero. Si finirà a '51.30.

46' - Greco ha sfiorato l'1-1 tirando a botta sicura, ma Raimondi è riuscito a deviare sopra la traversa.

44' - Gol di Maxi Moralez di testa in mezzo all'area deviando un cross del Papu Gomez.

43' - Ci saranno sei minuti di recupero.

39' - Ammonito Raimondi che sullo slancio ha travolto Gollini.

36' - Esce Masiello sostituito da Raimondi.

34' - Espulso Jankovic per somma di ammonizioni e cartellino giallo al portiere veronese Gollini per perdita di tempo.

31' - Esce Grassi tra gli applausi, al suo posto Cigarini.

25' - Altra grande azione di Gomez sulla destra, ma la palla finisce in calcio d'angolo. Sul tiro dal dischetto Maxi colpisce direttamente il palo.

21' - Gran cross di Gomez, ma Monachello non ci crede e spreca un pallone d'oro.

16' - Esce Denis dopo una prestazione sbiadita ed entra Monachello.

12' - Grande occasione per Pazzini dopo un rimpallo fortunoso. Verona vicino al gol. Ottima la deviazione di Sportiello.

9' - Azione di Gomez e bella conclusione di Maxi Moralez deviata da un difensore e bloccata dal portiere gialloblu Gollini. Sale l'incitamento dei tifosi nerazzurri.

8' - Ammonito de Roon.

3' - Ammonito Sala per un fallo su Papu Gomez. E' il terzo cartellino giallo per i giocatori veronesi. Lo stesso Gomez spreca la successiva punizione.

Secondo tempo al via. Buon tiro dalla distanza su Kurtic, di poco a lato. L'Atalanta riparte all'attacco.

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Dea protagonista nel primo quarto d'ora al Comunale contro l'Hellas Verona, poi il ritmo cala e la partita si mette in equilibrio. Numerose le occasioni da gol, nessuna delle quali però clamorosa. Ancora una volta sono stati Maxi e Gomez sulle fasce a creare i maggiori pericoli. Ottima anche la prova di Masiello in difesa. Meno brillante la prestazione di Denis, in difficoltà a destreggiarsi tra i difensori gialloblu. Il risultato alla fine del primo tempo è fermo sullo 0-0.

 

46' - Secondo giallo per il Verona: ammonito Jankovic per fallo di mano.

39' - Buona occasione per l'Atalanta dopo una fase combattuta a centrocampo, con un predominio dei gialloblù. Il cross del Papu Gomez attraversa tutta l'area veronese, ma la palla è troppo lunga per gli attaccanti.

27' - Prima palla gol del Verona. Il colpo di testa di Pisano finisce alto.

24' - Infortunato Toni, al suo posto entra Pazzini.

17' - Stendardo impatta su un cross da calcio d'angolo. E' la quinta occasione da gol per i nerazzurri.

15' - Bel colpo di testa di Denis di poco sopra la traversa su cross di Maxi. Supremazia netta della squadra nerazzurra che recupera facilmente palla a centrocampo e si affaccia spesso dalle parti di Gollini.

12' - Ammonito il veronese Souprayen.

11' - Mischia nell'area veronese conclusa da un tiro alle stelle di Denis.

7' - Prima palla gol dell'Atalanta con Grassi dopo una partenza sprint dell'Atalanta. Il centrocampista spara a lato. Le due novità nella formazione sono Stendardo e lo stesso Grassi.

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Prima gara della stagione a Bergamo nel canonico orario delle ore 15 e prima grande occasione per dare un’accelerata importante alla classifica. Atalanta–Verona, partita valida per il quarto turno del campionato di serie A 2015-2016, rappresenta un appuntamento importante per i nerazzurri di mister Reja. Nonostante qualche problema di formazione, l’allenatore goriziano vuole una bella vittoria per dare seguito alle prime tre prestazioni positive dell’anno.

A Bergamo arriva il Verona di Mandorlini. L’ex tecnico nerazzurro non ha mai perso nei precedenti incontri con l’Atalanta, gli scaligeri cercano il primo successo della stagione (sono fermi a quota 2 punti), ma dal canto suo la Dea ha la possibilità di allungare: con una vittoria si arriverebbe a quota 7 punti e nella settimana del primo turno infrasettimanale l’iniezione di fiducia sarebbe un toccasana.

Gli avversari. Il pericolo numero uno del Verona è senza dubbio Luca Toni, il centravanti classe 1977 è il classico attaccante di sfondamento e quello che più stupisce è la straordinaria tenuta atletica nonostante le 38 primavere. Nel tridente di Mandorlini, Toni giocherà con Gomez e Jankovic (occhio però a Siligardi) ai lati e in mezzo al campo dovrebbero partire Sala (ex atalantino), Viviani e Greco.

Davanti al portiere Rafael, il Verona può contare sull’esperienza del messicano Marquez e sulla potenza fisica di Moras, i terzini saranno Pisano e Souprayen, per una squadra che attenderà i nerazzurri per poi cercare le ripartenze in contropiede. In panchina tra i gialloblù ci sarà GianPaolo Pazzini, il bomber cresciuto nel vivaio atalantino, passato al Verona in estate con un contratto di 5 anni, erede designato di Toni.

I precedenti. Sono 17 i precedenti giocati fra Atalanta e Verona nella massima serie. Il bilancio è nettamente favorevole alla Dea con 9 vittorie e 6 pareggi, mentre l’Hellas ha trionfato solo in 2 occasioni. L’anno scorso la partita si giocò alla prima giornata, lo 0-0 resistette fino alla fine nonostante qualche occasione per i nerazzurri e un clamoroso gol fallito da Boakye a due passi da Rafael in pieno recupero. Il penultimo precedente risale alla giornata numero 34 della stagione 2013/14 con la vittoria dell’Hellas per 2-1 (gol di Donati e Toni per i gialloblù, Denis per l’Atalanta).

 

 

Per  trovare una vittoria dell’Atalanta in serie A contro il Verona bisogna fare un salto indietro di 14 anni. Era il 23 settembre del 2001, la sfida arrivò alla quarta giornata e dopo 90 minuti bruttini conditi anche da un gioco abbastanza spigoloso i nerazzurri riuscirono a conquistare una vittoria per 1-0 grazie ad un bellissimo gol su punizione al 27esimo del primo tempo firmato da Cristiano Doni.

 

 

Le scelte di Reja. Il tecnico atalantino è apparso carico in conferenza stampa. Parlando della classifica ha detto che per quanto si è visto sul campo la sua squadra meritava qualcosa in più e nonostante il rammarico per l’occasione fallita contro il Sassuolo negli ultimi minuti, la voglia di vincere e di iniziare bene la settimana delle tre partite in sette giorni è fortissima.

In difesa Dramè è in forte dubbio (pronto Bellini) mentre per Toloi c’è un’infiammazione all’adduttore che costringerà il brasiliano allo stop. Davanti a Sportiello, prevedibile una linea a 4 composta da Masiello, Cherubin, Paletta e uno tra Dramè e Bellini; a centrocampo Cigarini è a posto ma siederà in panchina, mentre in attacco ci sarà Denis al posto dello squalificato Pinilla con Maxi Moralez e Gomez sulle corsie esterne. Per Denis le motivazioni sono enormi: con un gol, l’argentino raggiungerebbe Rasmussen in vetta alla classifica dei marcatori atalantini stranieri di tutti i tempi.

Il protagonista. Sono almeno due i protagonisti più attesi di Atalanta–Verona. Denis che, come detto, ha dalla sua una motivazione speciale per andare in gol (dalle indiscrezioni pare sia in gran forma e si stia allenando come forse, a Bergamo, non è mai riuscito a fare), e in mezzo al campo attenzione a Jasmin Kurtic: lo sloveno vuole tornare ad essere decisivo prima che a Reja vengano dubbi sul suo utilizzo visto il rientro di Cigarini.

Formazioni

Atalanta (4-3-3): Sportiello; Masiello, Paletta, Stendardo, Bellini; Kurtic, De Roon, Grassi; Moralez, Denis, Gomez. All. Reja.

Verona (4-3-3): Gollini; Pisano, Moras, Marquez, Souprayen; Sala, Viviani, Greco; Jankovic, Toni, Gomez. All. Mandorlini.

 

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La conferenza stampa di Reja

Reduce dal pirotecnico 2-2 in terra d'Emilia, il tecnico ha chiesto alla truppa di regalare una replica in grande stile anche al pubblico di casa.

Momento sì. «Il Verona è molto consistente fisicamente: hanno Toni davanti e sono compattissimi. Quando perdono palla tornano in dieci, difficile trovare degli spazi. Spero che i nostri esterni riescano a saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Altrimenti sarà dura riuscire a far breccia. Veniamo da un momento positivo sia fisico che morale. Il match col Sassuolo ha detto che siamo sulla strada giusta, ora bisogna dar seguito alla buona prestazione e sfruttare al meglio la partita casalinga. Il pubblico per noi conta molto, ci dà un'ulteriore carica».

Avanti tutta. «Mi piace schierare attaccanti in grado di colpire, anche se poi rischi qualcosa in più dietro. Ma è più emozionante e mi pare che questo piaccia alla gente, da quel che sento in giro... La mia filosofia di gioco in questi anni è sempre stata improntata su questa mentalità positiva, sul fare gioco. Sapevo già dall'anno scorso che il potenziale c'era. Adesso stiamo riuscendo a sfruttarlo. Ho sempre giocato con i tre davanti negli ultimi anni, voglio che la squadra sia propositiva. Poi contano sempre i risultati, se non arrivano piovono critiche. Credo che un tecnico debba soprattutto riuscire a far sentire tutti protagonisti: se la squadra non ci crede non combini nulla».

Il caro nemico. «Mandorlini? L'ultima volta che ci siamo incontrati c'è stato uno scambio di vedute, è vero. Ma al fischio finale ci sono parecchi episodi su cui discutere, magari uno esterna il suo pensiero, l'altro lo sente e può anche rispondere... Può capitare, anche perché sei pieno di adrenalina. Ma poi ci si saluta ed è finita lì. Io lo stimo e credo che sia così anche per lui. Sono episodi che lasciano il tempo che trovano».

La formazione. «Cigarini è di nuovo a disposizione, ma lo terrò come carta da giocare nella ripresa. Magari a centrocampo darò respiro a chi è più affaticato. Può darsi che giochi uno fra Grassi e Migliaccio. Toloi ha un'infiammazione all'adduttore, non credo che ci sarà. Così come Dramé, sta meglio ma è poco probabile che giochi. Ci sarà Bellini, con Masiello a destra. Denis? Ha lavorato bene, spero sia pronto. Anche se deve giocare per ritrovare la giusta condizione, non so se potrà fare i 90 minuti. Ma c'è Monachello pronto a dare il cambio. Non è detto che in futuro non si possa giocare con due punte, però magari in corso di partita. In fase iniziale meglio affidarsi al 4-3-3».

Il rammarico. «Peccato per la gara col Sassuolo, segnando il rigore avremmo fatto un bel colpo. Ma avremmo firmato per un risultato così, dunque va bene. Ciò che conta è l'atteggiamento straordinario della squadra, non abbiamo sofferto minimamente se non quando ci siamo trovati in dieci, ma è normale. Peccato per i punti persi, se pensiamo anche a San Siro possiamo dire che finora avremmo meritato di più».

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