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Bergamospia (si dice, non si dice) Chi riporta a casa Depo, il filocurdo

Bergamospia (si dice, non si dice) Chi riporta a casa Depo, il filocurdo
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

 

Da Treviglio alla guerra contro l'Isis
L'altra storia di “Depo”, filocurdo della Bassa

Alessandro De Ponti Kurdistan

Da Treviglio al fronte curdo-siriano per combattere l'Isis. Il Corriere della Sera scova una foto postata su Twitter che racconta tutta un'altra storia su Alessandro De Ponti, il 24enne in stato di fermo a Erbil. Il ragazzo compare in tuta mimetica e kalashnikov: i curdi l'avevano rilanciata sui social un paio di mesi fa, dando notizia di un combattente straniero che si era unito alle loro fila. “Depo”, appunto, attivista del collettivo bassaiolo “Tanaliberatutti”. Prima di partire per il Kurdistan si era messo nei guai insultando il sindaco Pezzoni e aggredendo un reporter che aveva ripreso la scena. Una volta raggiunto il teatro di guerra è stato probabilmente ferito durante uno scontro a fuoco. I curdi l'avrebbero fermato mentre tentava di arrivare a Erbil per farsi medicare. “Depo” sarebbe passato però attraverso un varco non autorizzato, di qui il suo arresto. La Farnesina sta lavorando per riportarlo a casa, ma i tempi potrebbero non essere brevi. E lui rischia di dover risarcire lo Stato per le spese sostenute, in base alla nuova legge approvata dopo il rapimento di Vanessa e Greta.

 

Blitz di Salvini a Filago, proteste a Rovetta
Tensione sempre più alta attorno ai profughi

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Mentre prende sempre più corpo l'idea di allestire una tendopoli per accogliere i nuovi profughi in arrivo (forse a Dalmine) ci pensa Matteo Salvini a gettare benzina sul fuoco. Il leader padano spunta a Filago, “invade” la palestra dove sono stati sistemati i migranti e manda baci agli antagonisti, che lo aspettavano protetti da mascherine sanitarie. Urla, spintoni, la polizia costretta a frapporsi tra i due schieramenti. È il termometro di una tensione che inesorabilmente sta salendo verso il livello di guardia. Non solo nella Bassa, ma anche in alta montagna. A Rovetta, lunedì sera, un centinaio di persone ha occupato la strada per protestare contro l'arrivo dei profughi in un ex-albergo. Il prefetto Francesca Ferrandino continua il pressing sui sindaci per trovare nuove strutture, ma anche tra i primi cittadini cresce il malumore. Persino fra quelli del Pd, che finora si sono fatti carico quasi da soli della gestione dell'emergenza, insieme alla Caritas e ad alcune cooperative. Nel mezzo, i profughi, vittime due volte. Della loro sorte e delle polemiche che li circondano.

 

Incredibile ma vero: in centro è spuntato
il posto moto fai da te, dipinto sul marciapiede

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Nell'estate della sosta selvaggia non poteva mancare il parcheggio fai da te. In via Piccinini, vicino alla rotonda dei Mille, qualcuno si è dipinto da solo il posto moto, a suo uso e consumo. Direttamente sul marciapiede. Perché va bene parcheggiare dove capita (e dove non si può), purché lo si faccia con un po' d'ordine. E il codice della strada? Carta straccia, buono per incartare il senso civico e gettarlo nella spazzatura, ovviamente indifferenziata. Un angolo di autentico far west in pieno centro, a pochi passi dal tribunale, deprimente istantanea di come anche a Bergamo le regole si stiano pericolosamente allentando, come già accade da tempo in altre parti d'Italia. Se il parcheggio non c'è, si inventa. Basta prendere una bomboletta e tracciare una striscia dove più aggrada. Semplicissimo. Peccato non averci pensato prima.

 

Montelungo, 127 partecipanti al bando di restyling
Ora bisognerà scegliere i cinque più creativi

montelungo

Tutti vogliono ridisegnare la ex caserma Montelungo. Il bando internazionale indetto dalla cassa Depositi e Prestiti per individuare il miglior progetto di riqualificazione del complesso ha visto la partecipazione di 127 professionisti tra ingegneri e architetti, singoli o associati. Un record. Entro il 19 luglio, tra tutti i curriculum ricevuti, saranno selezionati i profili dei cinque finalisti, che poi dovranno presentare un progetto entro il 20 novembre. L'idea migliore sarà premiata con 50 mila euro, più la possibilità per l'autore di vedersi assegnare di una parte della progettazione esecutiva.

 

A Ponteranica lo sceriffo è un flop

Vista aerea del borgo storico di Ponteranica Alta

Si sta rivelando un flop l'idea di Ponteranica di arruolare uno sceriffo per vegliare sulle case dei cittadini, provati da un'ondata di furti. A parole erano tanti quelli interessati a stipulare un contratto con una società di vigilanza privata, nei fatti – rivela l'Eco di Bergamo - solo quindici persone hanno aderito. Visto che per far partire il progetto ne servirebbero almeno cento, si capisce come tutto potrebbe finire in una bolla di sapone. Il sindaco Alberto Nevola non demorde, ma l'obiettivo pare difficilmente raggiungibile. Toccherà ripiegare sulle ronde, oppure “accontentarsi” di polizia e carabinieri.

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