Bergamospia (si dice, non si dice) Il giudice e la ragazza iraniana
Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
L’ironia senza tempo di Bozzetto
Passano gli anni ma Bruno Bozzetto rimane sulla cresta dell’onda. Il cartoonist bergamasco presenterà stasera al Torino Film Festival il restyling in alta definizione del suo capolavoro West and Soda, che ha appena compiuto mezzo secolo. A Bozzetto sarà dedicata anche una mostra nel Museo del cinema, all’interno della Mole Antonelliana. «Mi sorprende scoprire come il film abbia retto al passare del tempo – ha confessato Bozzetto all’Eco – al confronto dei film di animazione di oggi, talmente ricchi e visionari, il mio sembra un gioco per bambini». La differenza forse la fa l’ironia: per far sorridere non c’è bisogno di effetti speciali.
Frigeri ricorda la Popolare in trincea
Dalle pagine culturali dell’Eco il presidente della Banca Popolare di Bergamo Giorgio Frigeri ricorda l’istituto ai tempi della Grande Guerra. Fondata nel 1869, la Banca fu sorpresa dal conflitto nel bel mezzo della crisi economica generale. «Erano anni difficili, c’erano tanti fallimenti. La banca reagì cercando di salvare il salvabile». Cioè concedendo liquidità agli imprenditori dissestati. «Una gestione attenta e responsabile, che si manifesterà ripetutamente negli anni a venire». Mentre la Popolare sosteneva l’economia dalle retrovie, molti suoi dipendenti partivano per il fronte: ben 92, addirittura il 70 percento del totale. «Fummo costretti a chiudere tutte le sub filiali. Il primo caduto fu un fattorino di Clusone, Battista Villa». I progetti però andavano avanti. «Continuarono i lavori del centro piacentiniano e si proseguì con la sistemazione di Santa Marta. Non ci si fermò, nonostante tutto».
Giovane cristiana convertita in fuga dall’Iran
Condannata per passaporto falso, ma finalmente libera
Dal tribunale di Bergamo emerge la storia di una cristiana in fuga dall’Islam. La ragazza, 27 anni, ha dovuto abbandonare l’Iran perché si è convertita. Il padre le ha consigliato di fuggire per non finire in prigione o, peggio, andare incontro alla pena capitale per apostasia. Le ha procurato i contatti con un’organizzazione che le ha fornito un passaporto falso, scoperto quando la giovane è sbarcata a Orio al Serio. È stata condannata a dieci mesi, ma è finalmente libera. «Buona fortuna» le ha detto il giudice Donatella Nava dopo la sentenza.
Se i casoncelli sfidano l’Isis
Bruxelles è in stato d’assedio ma i bergamaschi, figuriamoci, non si impressionano. Il 28 novembre l’Ente che riunisce i nostri concittadini in giro per il mondo celebrerà il quinto anniversario della fondazione del circolo della capitale belga e anche il direttore Massimo Fabretti risponderà presente: «Festeggeremo proprio in virtù del fatto che non ci dobbiamo fermare. Non dobbiamo cedere alla minaccia dei terroristi» dice all’Eco. Prima di lui sbarcherà in Belgio il Distretto del Commercio Alta Valle Seriana-Clusone, che dal 25 al 30 novembre incontrerà operatori turistici e associazioni di categoria per promuovere prodotti tipici e territorio. Quelli dell’Isis vogliono spaventarci? E noi li sbeffeggiamo rispondendo a colpi di casoncelli. Buon appetito, alla faccia loro.