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Bergamospia (si dice, non si dice) Il leghista profugo alla festa Fiom

Bergamospia (si dice, non si dice) Il leghista profugo alla festa Fiom
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Muri anti profughi? Belotti chiude le Mura
(unica eccezione la villa del sindaco Gori)

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Daniele Belotti resiste sulla barricata di Facebook. Mentre altrove alzano muri per tenere alla larga i profughi, lui vorrebbe quantomeno tener chiuse le Mura. Il trasferimento di 25 richiedenti asilo dall'ex Gleno all'ex scuola di Castagneta fa gridare allo scandalo il lumbard, che tanto per cambiare se la prende con Gori, invitato senza tanti complimenti ad ospitarli nella sua villa. Da Palazzo Frizzoni filtra che in realtà non c'era molta scelta: la prefettura ha chiesto di mettere a disposizione una struttura e quella sui Colli a quanto pare era l'unica al momento disponibile. Gori non si scompone e cinguetta: «È l'unica cosa che pare siano in grado di dire (non solo a me, vedo...): perché non li prendi a casa tua?».

 

...e la tollerante Cgil discrimina i leghisti
Rota (Fiom) contro Bresciani: pruriti di scabbia?

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Ma chi di intolleranza ferisce, di intolleranza perisce. E i lumbard si ritrovano sindacalmente ghettizzati. Rivela il Corriere Bergamo che Luigi Bresciani, segretario Cgil, non parteciperà al dibattito della festa dei metalmeccanici della Fiom. Motivo: è stato invitato anche un leghista, non sia mai. Mirco Rota, segretario Fiom, non gradisce: «Io parlo con tutti, e questo provoca pruriti da scabbia nella Cgil». Salvini non avrebbe potuto dire di peggio.

 

Il ministro Martina beato fra le (prime) donne 
si fa un “quasi” selfie con Michelle Obama

 

Martina Michelle e Agnese Renzi

Maurizio Martina beato fra le (prime) donne. Il ministro dell'Expo ha guidato tra i padiglioni lady Renzi e Michelle Obama. E alla fine, c'è da capirlo, non ha resistito alla tentazione social. Stregato dallo charme emanato dalla moglie di Barack, ha twittato felice: “Una carica formidabile! Expo 2015 un'occasione unica per l'Italia”. E poi tre foto ricordo a corredare il tutto – mancava solo il selfie - che fanno tanto “c'ero anch'io”. Nel gruppo anche Emma Bonino e, of course, Agnese Renzi. Tutti insieme appassionatamente.

 

Il cibo di strada diventa roba da ricchi...


Il cibo di strada trasloca definitivamente dalla rosticceria al ristorante ultrastellato. Una volta gli chef inorridivano di fronte alle porzioni troppo abbondanti, magari infilate in cartocci bisunti. Adesso che si sono accorti che un hot dog può soddisfare più di un francobollo di paté, si sono inventati lo “street food”: domenica la Cantalupa di Brusaporto ospiterà la crème dei cuochi da marciapiede. La clientela vip, entusiasta, è pronta ad accorrere in massa. Perché vuoi mettere una sera a mangiare da povero. Non ha prezzo. Anzi sì, 110 euro (a testa).

 

...e l'Expo si dimentica dei contadini

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Expo 2015 dovrebbe chiedersi come nutrire il pianeta. Ma finora, a dire il vero, sembra più attento all'happy hour. Tra i padiglioni luccicanti si rincorrono odori e sapori, difficile resistere alla tentazione di assaggiare questa o quella specialità. Pare che in giro si vedano pochi contadini del terzo mondo: ne avrebbero da raccontare, ma non si sa mai che facciano andare di traverso il finger food. Tra i pochi ad accorgersene Renato Giavazzi, appena confermato presidente di Confagricoltura Bergamo, che dalle colonne dell'Eco ha tuonato: “Expo rischia l'effetto Disneyland. Mi sembra una gigantesca fiera delle vanità. Il messaggio dell'agricoltura vera? Non pervenuto”.

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