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Bergamospia (si dice, non si dice) Il tifo dei vip per lo stadio in vendita

Bergamospia (si dice, non si dice) Il tifo dei vip per lo stadio in vendita
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

 

La vendita dello stadio convince i tifosi vip

S

Gori annuncia la vendita dello stadio e i tifosi vip applaudono più o meno convinti. Intervistato dall'Eco di Bergamo, l'ex sindaco Franco Tentorio è tiepido: «In generale approvo la scelta, ma starò attento ai dettagli della contropartita e quindi ad eventuali concessioni volumetriche eccessive». Il suo successore, peraltro, ha già spiegato che non ci saranno. Più entusiasta l'avvocato Enrico Pelillo: «Sono d'accordo sulla scelta e sul fatto che la società debba avere uno stadio di proprietà sul modello inglese, che deve essere una casa con i tifosi a ridosso del campo». Gigi Petteni, dirigente Cisl, allarga l'orizzonte: «Speriamo che serva anche a riqualificare l'intera area. Credo sia la soluzione migliore, anche dopo aver visto il lavoro straordinario di restyling fatto quest'estate».

 

Grazia a Monella, Belotti esulta: «Era ora!»

monella in carcere

La grazia concessa ad Antonio Monella fa esultare Daniele Belotti: «Era ora!!!». Il segretario leghista riflette su Facebook: «Non è il momento delle polemiche, perché ora prevale la felicità per un uomo». Ma poi non riesce a trattenersi: «Però i suoi 14 mesi di galera restano una vergogna». Solo un attimo di amarezza, prima di lasciar correre il pensiero al momento più atteso, quando si apriranno le porte di via Gleno. Belotti ci sarà: «L'appuntamento per tutti è tra pochi giorni fuori dal carcere a salutare Antonio Monella».

 

Matrix e i silenzi bergamaschi

bossetti matrix

Matrix torna a parlare di Massimo Bossetti ma rimbalza contro il muro di gomma bergamasco. Da Brembate Sopra partono addirittura allarmi Facebook allo spuntare delle telecamere: la trasmissione rivela che qualcuno avrebbe anche chiesto al sindaco di rispolverare la celebre ordinanza bavaglio che vietava ai media di sostare in paese. E gli autisti della Val Seriana, che diventarono protagonisti nella caccia alla mamma di Ignoto 1 dispensando interviste a destra e a manca, adesso si cuciono la bocca. Uno, quello che a quanto pare ritrovò d’incanto la memoria e diede la dritta giusta agli inquirenti, non si fa trovare. La moglie allontana l’inviato minacciando di chiamare i carabinieri. L’altro, che vedeva spuntare in ogni frazione le amanti del defunto Guerinoni, brontola che i giornalisti «hanno fatto tanti casini», nega l’evidenza e si allontana in modo brusco. I bergamaschi sono riservati, è il ritornello di questi strani anni. Sarà. Ma certi silenzi, prima e anche dopo che si è parlato, non aiutano a raggiungere la verità.

 

Senzatetto, Cgil all'attacco del Comune

mense dei poveri fotografo devid rotasperti (8)

La Cgil parte all’attacco della giunta di centrosinistra. «In una città tra le più ricche d’Italia (anzi d’Europa, come scrive il Rapporto OCSE) ci sono persone a cui non viene offerta alcuna alternativa se non dormire tra gli anfratti delle Mura Venete o sotto qualche porticato», scrive il sindacato. E Orazio Amboni, responsabile welfare, rincara la dose: «Ancora di più, indigna scoprire che a Bergamo i senzatetto vengono addirittura multati, mentre in altre città si susseguono gare di solidarietà. Non è chiaro se si tratti di una disgraziata scelta dell’Amministrazione comunale o di un ottuso eccesso di zelo dei vigili urbani: un’ipotesi peggiore dell’altra». Amboni detta la linea: «Il Comune deve prendere l’iniziativa per adeguare le opportunità di rifugio dei senzatetto». Ma non è così semplice, risponde l’assessore ai servizi sociali Carolina Marchesi: «In molti non accettano gli inviti a passare la notte dei dormitori».

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