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Bergamospia (si dice, non si dice) Piazza Dante, il flop d'agosto

Bergamospia (si dice, non si dice) Piazza Dante, il flop d'agosto
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

 

Grazia a Monella, il baratto di Calderoli

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La grazia ad Antonio Monella, l'imprenditore in carcere da quasi un anno per aver ucciso un ladro nella sua abitazione, scatena una bega di bassa politica tra Lega e Pd. Ad accendere la miccia, manco a dirlo, Roberto Calderoli. Alla Berghem Fest, l'ex ministro dice che è pronto a ritirare i suoi 600 mila emendamenti alla riforma del Senato se l'iter per la scarcerazione approderà in tempi brevi sulla scrivania del Quirinale. Calderoli fa capire che ci sarebbe un accordo in tal senso con la maggioranza. Un baratto bello e buono, insomma. Stop all'ostruzionismo in cambio della grazia. L'onorevole piddino Antonio Misiani nega però con fermezza, accusando il lumbard di bluffare. Chi ha ragione? Non si sa. L'unica certezza è che Monella per ora resta in carcere.

 

Profughi attori per dire grazie

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Ci saranno anche sei profughi sul palco di Piazza Vecchia domani sera, nella performance teatrale dedicata alla virtù della Gratitudine in occasione della festa patronale di Sant'Alessandro. Con altre persone comuni, in questi giorni, si sono allenati nell'arte della recitazione: l'obiettivo non è diventare attori, ma semplicemente riuscire ad esprimere davanti a tutti quello che ci si porta dentro il cuore quando si attraversano mari e deserti in cerca di una vita migliore. Un bagaglio invisibile, ma non per questo meno pesante. A Romano di Lombardia, circa un mese fa, si è già tentato (con successo) un esperimento simile. I migranti hanno raccontato se stessi e la gente ha apprezzato. Domani sera andrà in scena l'importanza di esser riconoscenti. E i profughi ci saranno. Per dimostrare che anche loro sanno dire grazie.

 

Lavori socialmente utili, occhio ai furbi

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L'Eco di Bergamo dà voce ai disagi di alcune lavoratrici in mobilità chiamate a svolgere mansioni socialmente utili dai Comuni. Le donne vorrebbero orari più consoni, ma si sentono rispondere picche dalle amministrazioni. Scarsa capacità di adattamento delle interessate? Può essere. Ma i veri “furbetti del lavoretto” si nascondono tra i sindaci. In tempi di spending review, alcuni Comuni hanno pensato bene di utilizzare i lavoratori socialmente utili (non retribuiti) per rimpiazzare la manodopera regolarmente pagata. Accade, ad esempio, nei servizi di pulizia. Un vizietto che consente sì di risparmiare, ma che crea ulteriore disoccupazione. Lo stesso giochetto qualcuno lo tenta pure con i profughi volontari. E' bene vigilare, insomma. Perché gli “Lsu” devono affiancare i lavoratori, non certamente sostituirli. Altrimenti il rimedio finisce per essere peggiore del male.

 

Piazza Dante chiusa per ferie, il flop d'agosto

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Il sindaco Giorgio Gori aveva annunciato entusiasta che la Domus di piazza Dante sarebbe stata l'epicentro della movida estiva. Peccato che lo scatolone di vetro abbia chiuso per ferie proprio a cavallo del Ferragosto (dal 10 al 24), sbattendo la porta in faccia ai turisti perplessi, che avrebbero volentieri degustato vini e prodotti tipici orobici. Expo non è certo andata in vacanza, ma Bergamo non si è adeguata. Eppure, a parole, la rassegna milanese doveva essere “un'occasione da non perdere”. Come se non bastasse, anche il chiosco-container della Marianna ha chiuso in anticipo, spegnendo del tutto le luci di Piazza Dante, che in un baleno è tornata a essere il solito luogo dimenticato. Rilanciare il centro? Bella idea. Magari dopo le vacanze.

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