Una storia incredibile

Cadorna nel 1944 atterrò a Gandino: il ricordo sul campo della Guerra di Liberazione

È in programma lunedì 12 agosto un nuovo appuntamento nell'ambito delle celebrazioni a ricordo degli 80 anni della Resistenza

Cadorna nel 1944 atterrò a Gandino: il ricordo sul campo della Guerra di Liberazione
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di Giambattista Gherardi

Il ricordo sul campo di un episodio cruciale della Guerra di Liberazione. È in programma lunedì 12 agosto, a Gandino, un nuovo appuntamento nell'ambito delle celebrazioni a ricordo degli 80 anni della Resistenza organizzate dal Comune in collaborazione con l'Anpi sezione "Bepi Lanfranchi" Valgandino.

Verrà ricordato, in particolare, l'aviolancio avvenuto nella notte fra l'11 e il 12 agosto 1944 sul Monte Sparavera, in prossimità della Pozza dei Sette Termini, del generale Raffaele Cadorna, comandante del Corpo Volontari della Libertà, paracadutato da un aereo inglese partito da Brindisi. Raffaele Cadorna era figlio del generale Luigi, che guidò l'Esercito Italiano nella Prima Guerra Mondiale. Dopo l'atterraggio, il generale Cadorna "junior" fu accolto nella Cascina Comunaglia dalla famiglia Bertocchi "Canalina" di Peia. Qui trovò, fra gli altri, Vincenzo Bertocchi, che durante la Guerra del 1915-18 fu artigliere a cavallo agli ordini di Cadorna padre. «Immaginiamoci il suo stupore - segnala la nipote Ivana Caccia di Gandino - nel vedersi paracadutato in alpeggio il figlio del suo generale».

Vincenzo Bertocchi, artigliere a cavallo agli ordini del generale Luigi Cadorna. Nel 1944 ospitò sui monti di Gandino il generale Raffaele Cadorna, figlio di Luigi

In Val Gandino in questi giorni è tornato anche un testimone oculare dell'atterraggio. Si tratta di Battista Bertocchi, figlio del Vincenzo di cui sopra. Battista ora vive nel Milanese con la famiglia, ma per lui l'alpeggio della Comunaglia è un luogo del cuore, carico di ricordi. Quando atterrò Cadorna era poco più che un bambino (aveva circa 6 anni), ma l'eccezionalità di ospite e accaduto restano impressi nella memoria.

Raffaele Cadorna dalla Comunaglia di Gandino raggiunse poi Ranzanico, Darfo, Lovere e infine Milano, incaricato di organizzare e coordinare il Comitato Nazionale di Liberazione. Sui monti fra Val Gandino e Val Cavallina, la lotta partigiana continuò per lunghi mesi. Da ricordare il successivo 17 novembre l'eccidio della Malga Lunga (a poche centinaia di metri dal luogo di atterraggio di Cadorna, ma in comune di Sovere), in cui i militi fascisti della Tagliamento uccisero i partigiani Starich e Zedurri e ne fecero prigionieri altri sei comandati dal tenente Giorgio Paglia, poi fucilati a Costa Volpino.

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Battista Bertocchi nell'area della Comunaglia in cui atterrò Cadorna

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La Cascina Comunaglia oggi

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Battista Bertocchi con la moglie Anna davanti al monumento dedicato a Cadorna alla Sparavera di Gandino

In questi giorni, anche il Comune di Ranzanico ha organizzato alcune iniziative commemorative dell'aviolancio di Cadorna, ricordando anche l'arrivo in paese nel 1954 dello stesso Generale per le celebrazioni del decennale.

Per lunedì 12 agosto a Gandino, il ritrovo è fissato per le ore 10 alla Pozza dei Sette Termini, presso il monumento che ricorda l'atterraggio, dove verrà proposta una relazione sull'avvenimento a cura di Andrea Pellegrinelli. «Ci avvieremo poi - confermano gli organizzatori - sul sentiero 544B che è stato appena risistemato dai volontari di Anpi, Cai e Comune e passando dalla Colonia Rudelli (base partigiana presso il Culì de Moneghe) raggiungeremo verso le ore 12 la Baita Monte Alto, già sede del comando della 53a Brigata Garibaldi "13 Martiri di Lovere" dove ci aspetta una "Casoncellata partigiana" offerta dal Comune di Gandino ai partecipanti».

Per raggiungere la Pozza dei Sette Termini si consiglia di parcheggiare l'auto in Valpiana munita di "Gratta e Sosta" (acquistabile negli esercizi pubblici a Gandino a euro 2,50). Da in si raggiungono la Malga Lunga (sede del Museo Storico della Resistenza Bergamasca) e il monumento al generale Cadorna.

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