"Capitale in Centrale", il ricco programma di Daste per l'anno della Cultura
Parola d'ordine: ibridazione. Mostre, concorsi, musica elettronica e non solo, rassegne e welfare culturale nell'hub di Bergamo
Daste, l'hub culturale nato dalla riqualificazione della ex centrale termoelettrica di Bergamo, porta un'onda di energia nell'anno di Bergamo come Capitale della Cultura con una pluralità di proposte tra arte, musica e attenzione sociale, rendendosi uno dei grandi protagonisti di questo 2023. La mattina di ieri, venerdì 3 marzo, è stato presentato il programma di "Capitale in Centrale".
Mostre, concorsi e premi, soprattutto per giovani
A comporre il palinsesto pensato da Daste per questo 2023 saranno mostre di carattere e riconoscimento nazionali internazionale, concorsi, premi e percorsi che coinvolgeranno in particolare i giovani ma si apriranno allo stesso tempo a tutte le fasce d’età in un’ottica di divulgazione, scambio tra generazioni e inclusività. La musica sarà principalmente quella elettronica e sperimentale, ma non mancherà anche quella attuale e contemporanea.
Cultura come cura
Spicca la volontà di accostare cultura e benessere, con eventi che tratteranno tematiche di carattere sociale con l’ausilio di linguaggi artistici, di pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.
Marcella Messina, assessore alle Politiche Sociali di Bergamo, spiega: «La cultura come cura, che è una delle quattro aree tematiche delle progettualità di Bergamo Brescia 2023 rappresenta anche uno dei percorsi sostenuti dal mio assessorato in questi anni come dimensione capace di realizzare quell’idea di welfare di comunità a cui credo molto e che si fonda su una fitta rete di relazioni formali e informali che lavorano nel sostenere le difficoltà che la nostra comunità porta alla nostra attenzione».
Parola d'ordine: ibridazione
Per riuscire in tutto questo, Daste ha costruito un grande numero di collaborazioni non solo nella città di Bergamo ma anche e soprattutto con realtà di Brescia, cogliendo l’occasione della Capitale per sviluppare una rete di partner diversificati.
Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo conferma: «Daste si configura sempre più come spazio capace di connettere tra loro linguaggi diversi. Si aggiunge il tema del welfare culturale, un nuovo modello culturale, dove tante forme espressive si intrecciano con le fragilità della nostra comunità. Ne risulta una proposta articolata e plurale, dove l’ibridazione è la parola d’ordine».
Sperimentazione e contaminazione
Nel complesso, Simona Bonaldi, vicepresidente di Fondazione della Comunità Bergamasca, riassume in poche parole questo lavoro di gruppo: «Sperimentazione, incontro, continua evoluzione, pratiche sociali innovative verso un altrove condiviso e amplificato. C’è tutto questo nel programma presentato da Daste per la Capitale Italiana della Cultura».
Gli appuntamenti:
Arte:
- 3 marzo - 2 aprile, Io Sconfino, mostra che ospita i sei artisti vincitori del premio internazionale Digital Art Prize;
- 22 aprile - 30 giugno, Il corpo esterno-L'olfatto come laboratorio di sperimentazione trans-umanista, una mostra di Elena Giuglia Abbiatici tra installazioni digitali e architetture olfattive;
- 21 ettembre - 22 ottobre, Floating Realities, percorso di approfondimento e sperimentazione delle tecnologie immersive in ambito artistico pensato per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo.
Musica:
- 24 febbraio, 14 aprile 23 giugno, 15 dicembre, Cluster, rassegna musicale underground;
- inverno 2023, Sub Limen, una rassegna che attraverso l’unione di musica contemporanea e arte contemporanea mira a riscoprire i luoghi della cultura;
Persone:
- 21 - 23 aprile, MindFlip, percorso sul tema delle neurodivergenze, affrontato servendosi dei linguaggi artistici contemporanei;
- 9 - 11 giugno, Unlock, rassegna che si sofferma sul tema della reclusione e la condizione detentiva;
- 13 - 15 ottobre, D festival, rassegna che utilizza i linguaggi artistici per introdurre e avvicinare le persone al mondo del disorientamento;
- 1 - 3 dicembre, Lost in Translation, rassegna sul tema dell’interculturalità
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