15 aprile

Centinaia di ragazzi armati di ombrelli bianchi popoleranno piazza Matteotti per "Pioverà bellezza"

Il progetto dell'Amministrazione ha coinvolto nove istituti comprensivi, 1570 studenti e sei compagnie teatrali del territorio

Centinaia di ragazzi armati di ombrelli bianchi popoleranno piazza Matteotti per "Pioverà bellezza"
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Si concluderà con un momento unico, corale e condiviso il progetto di teatro dell’Assessorato all'Istruzione del Comune di Bergamo Pioverà bellezza. L'appuntamento finale, aperto alla cittadinanza e alle famiglie, è fissato per sabato 15 aprile alle 16.30, quanto centinaia di ragazzi e ragazze dai 12 ai 14 anni popoleranno Piazza Matteotti con i propri ombrelli bianchi, sussurrando, racconteranno storie, emozioni, pensieri su cosa si aspettano dal domani, su cosa è per loro bellezza oggi. Lo spettatore potrà muoversi liberamente tra questi monologhi.

9 istituti comprensivi, 6 compagnie teatrali e 1570 studenti

I monologhi in scena sabato prossimo sono solo la punta dell'iceberg di un lavoro lungo due anni. Pioverà bellezza infatti è un progetto che è stato coltivato nel tempo grazie alla collaborazione con i nove Istituti Comprensivi statali della città, 1570 studenti,  sei compagnie teatrali del territorio (Erbamil, La Pulce, Pandemonium Teatro, Teatro Caverna, Teatro del Vento e Teatro Prova) guidate da Maria Grazia Panigada, e Teatro dell’Argine, compagnia pluripremiata per i progetti di teatro partecipato.

La voce di ogni ragazzo valorizzata

«L’evento del 15 aprile è il punto di incontro di due anni di lavoro di formazione teatrale nelle classi e la città - racconta Maria Grazia Panigada, direttore artistico di Pioverà bellezza -. Credo sia impossibile restituire la ricchezza di questo progetto (più di 1300 ore di formazione). Siamo in tantissimi, insieme siamo una presenza importante, ma è soprattutto la voce di ciascun ragazzo e ragazza che è preziosa e va ascoltata». Dopo aver lasciato al pubblico il tempo di girovagare tra monologhi e racconti, tutti i partecipanti rivolgeranno lo sguardo verso la balconata di Palazzo Frizzoni, dove un ragazzo e una ragazza leggeranno una lettera che racchiude il senso del percorso.

Teatro oltre la pandemia

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Andrea Paolucci, condirettore artistico di Teatro dell’Argine, riprende il progetto fin dagli esordi: «Fin dal primo giorno, è stato evidente a tutti noi (assessorato, compagnie, organizzatori e direzione artistica) che questo fosse il progetto giusto nel momento giusto con il giusto obiettivo. Dopo due anni di pandemia, di esperienze mancate, di relazioni esplose e di webcam e sguardi sempre più spenti ci sembrava fosse arrivato il momento di chiedere a questi ragazzi e a queste ragazze "come stai?"»
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