Arrivano le repliche e il vinile

Che fine han fatto (dopo 20 anni) Ambra e le lolite di Non è la Rai

Che fine han fatto (dopo 20 anni) Ambra e le lolite di Non è la Rai
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È tempo di (nostalgico) revival Non è la Rai. Mentre la pagina Facebook dei fan del programma tocca quota 12mila, la notizia ora arriva da Mediaset Extra: dal lunedì al sabato alle ore 10 verrà trasmesso Non è la Rai - Estate, il ciclo antologico andato in onda nel '92 per 11 settimane appena teminata la prima edizione. Preceduto da un giorno di maratona Non è la Rai DAY, partirà lunedì 13 giugno e continuerà fino a sabato 27 agosto. Le puntate andranno anche in replica alle ore 06:45 del giorno dopo. Dalla stessa data andrà in onda quotidianamente pure la già replicata terza edizione a partire dalla prima puntata, alle ore 16:45. E dal 24 giugno sarà disponibile il vinile T'appartengo, con tutte le altre canzoni dell'omonimo album di Ambra.

 

La giovane Ambra, solitamente sorridente e giocosa al limite dell’irriverente, piange a dirotto sul palco, mentre nello studio risuonano le note di T’appartengo, suo successo musicale mondiale (la versione spagnola Te pertenezco andò alla grande in Spagna e Sudamerica). Abbracciava un po’ chiunque le passasse a tiro, mentre il folto gruppo di amiche/colleghe, strette nei loro abitini scosciati, piangevano e si disperavano. Era il 30 giugno 1995 e andava in scena, nel Centro Palatino, l’ultima puntata di Non è la Rai, un programma che ha rivoluzionato la televisione italiana.

 

«Faccio un programma privo di contenuti, non voglio lanciare nessun messaggio. Dicono che propongo “un insopportabile clima da gita scolastica in torpedone”. E allora? Cosa c'è di male? Sono d'accordo, solo che toglierei il termine insopportabile. E poi abolirei la parola volgare, perché io pretendo da tutti i miei collaboratori delle inquadrature castissime»
Gianni Boncompagni

Quattro stagioni tra successi e polemiche. Il 9 settembre 1991 debuttò, su Canale 5, Non è la Rai, programma scritto e ideato da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo. Doveva essere un programma del pomeriggio, innovativo, che accompagnasse le casalinghe italiane nelle ore morte della giornata; divenne un fenomeno senza precedenti, un programma che scardinò completamente il sistema televisivo italiano aprendo le porte alla gran parte dei programmi che oggi popolano ancora i piccoli schermi italiani. Le prime due stagioni, quelle che sancirono un ottimo riscontro sul pubblico (che però non fu quello delle casalinghe, ma dei più giovani, che tornavano a casa da scuola e si attaccavano alla tivù), furono condotte, rispettivamente, da Enrica Bonaccorti e da Paolo Bonolis, affiancati da svariate giovani ragazze che inframezzavano la conduzione con sketch canori, di ballo e giochi. Poi il boom: il passaggio a Italia 1, un’ora in più di trasmissione circa e la conduzione affidata all’ex “valletta” Ambra Angiolini.

 

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Un’intera generazione di giovani venne travolta dalla grinta, dall’entusiasmo e (inutile negarlo) dalla sensualità da lolite delle protagoniste del programma, desiderose di spiccare. Ma la di là dell’indiscutibile appeal sul pubblico, Non è la Rai presentò anche delle innovazioni di non poco conto: fu la prima trasmissione Fininvest a impiegare la diretta e lanciò, nella quarta e ultima stagione, il televoto, autentica novità nel panorama televisivo nazionale, con risultati impressionanti. Senza contare il successo discografico che ottennero molte delle canzoni cantate e lanciate nel programma (in playback), come T'appartengo di Ambra Angiolini.

 

 

Paradossalmente, però, il vero successo del programma fu sancito dalla mole di polemiche che, negli anni, ricevette. Più critiche arrivavano, più la folla di fan in attesa delle loro eroine all’esterno del Centro Palatino, dove veniva realizzato il programma, aumentava. Ambra e le altre ragazze erano diventate, nonostante la giovanissima età, delle vere e proprie icone sexy della tv italiana, emblema di una generazione che si stava aprendo al mondo. L’Italia si divideva tra fan sfegatati e critici scandalizzati, ma tutti lo guardavano. La situazione è stata perfettamente dipinta da una scena della serie tv di successo 1992, trasmessa da Sky, in cui Leonardo Notte (interpretato da Stefano Accorsi), negli uffici di Publitalia, cerca di vendere a un inserzionista uno spazio pubblicitario proprio in Non è la Rai: «Lo vuole sapere un segreto? La gente là fuori è orribile – dice Notte –. Sognano cose indicibili. Sono tutte bambine, ma vestite con gli abiti delle mamme». Famiglia Cristiana, Telefono Azzurro, il critico Aldo Grasso, addirittura Vasco Rossi: a turno si scagliarono tutti contro il programma, che però resisteva e, anzi, in questi attacchi trovava nuove forza e nuove idee.

La fine del gioco. E poi? Fu così che, sulle ali di un Auditel da urlo e spazi pubblicitari venduti a cifre da capogiro (le tariffe furono più che triplicate, passando dai 5,5 milioni di lire del 1992 ai 18 milioni del 1993), il programma arrivò a un punto di svolta: a fine 1994, a metà della quarta stagione, sulla scrivania di Boncompagni era arrivata la proposta Fininvest per le successive stagioni. A un condizione però: che l’Auditel continuasse a dar loro ragione. Il regista infastidito, disse no. Il 30 giugno 1995 andò quindi in onda l’ultima puntata di questo fenomeno televisivo unico nel suo genere.

Di quei quattro anni cos’è rimasto? Tanto, nella cultura pop-trash della televisione, ma anche nelle immagini, un po’ sgranate, delle vere protagoniste di Non è la Rai: le ragazze. Ballavano, cantavano, presentavano merchandising, piangevano e ammiccavano alla telecamera e al pubblico. Nelle quattro stagioni ce ne sono state a centinaia, ma alcune sono rimaste più impresse di altre, anche perché molte sono riuscite a costruirsi una carriera di tutto rispetto tra teatro, cinema e televisione. Ambra in primis, ma anche Miriana Trevisan, Laura Freddi, Alessia Merz, Alessia Mancini, Lucia Ocone, Sabrina Impacciatore, Antonella Elia, Cristina Quaranta, Ilaria Galassi, Claudia Gerini, Nicole Grimaudo, Francesca Gollini, Pamela Petrarolo, Francesca Pettinelli, Antonella Mosetti: sono solo alcune delle ragazze di Non è la Rai lanciate da Boncompagni e rimaste nel mondo dello spettacolo. Tutte loro avevano un ruolo nel programma, un proprio spazio, riuscivano a mettere in mostra non solo la loro sensualità da lolita, ma anche un talento particolare. Oggi, a distanza di più di vent'anni dall’ultima puntata, che fanno? Scopritelo con questa gallery:

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Gli occhi di Alessia Merz stregarono il pubblico di Non è la Rai e, poco dopo, di Striscia, dove fu velina insieme a Cristina Quaranta. Fu protagonista di un calendario hot, firmato Max, di grandissimo successo e condusse diversi programma Mediaset di relativo successo.

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Oggi la Merz è sposata con l ex calciatore Fabio Bazzani ed è mamma di una bambina e un bambino. Non si vede in tv da qualche tempo.

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Ambra la chiamava "la bruttina", ma Alessia Mancini, col suo viso acqua e sapone, faceva strage di cuori. Lo sapevano bene a Mediaset, che la scelsero prima come velina e poi come letterina-capo nel quiz televisivo Passaparola, condotto da Gerry Scotti.

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Oggi la Mancini è sposata con uno dei vincitori del Grande Fratello, Flavio Montrucchio, e ha abbandonato lo spettacolo. Fa la wedding planner, oltre hce la mamma di Mya.

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Ambra Angiolini debutta a Non è la Rai a soli 16 anni (ma Boncompagni fa credere che ne avesse 15) e nella terza e quarta stagione è stata la star indiscussa, conducendo anche il programma.

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Oggi Ambra è un'artista poliedrica: abbandonato il canto, è un'attrice di successo e un'apprezzata conduttrice, sia televisiva che radiofonica.

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Antonella Mosetti era per tutti la frangetta-hot di Non è la Rai. Il 30 giugno 1995, in concomitanza dellultima puntata del programma, sposò Alessandro Nuccitelli. Le nozze vennero registrate e nel mese successivo venne trasmesso su Italia 1 in uno speciale intitolato "Fiori d'arancio a Non è la Rai".

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Dopo diversi ruoli di poco conto in tv e relazioni con uomini più o meno famosi dello spettacolo, la Mosetti è diventata una star dei social con i suoi scatti bollenti.

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Non era una delle giovani di maggior successo e pochi se la ricordano, ma Claudia Gerini, prima di lanciarsi come attrice, fece parte del cast delle giovani di Non è la Rai.

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Oggi la Gerini è una delle attrici più apprezzate e di successo di tutta Italia. È compagna del cantante e regista Federico Zampaglione.

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Cristina Quaranta era la biondina tutto sale e pepe che, negli anni successivi, fu velina bionda insieme ad Alessia Merz a Striscia.

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Oggi la Quaranta conduce show d’azzardo su PokerItalia24 e ha una figlia, Aurora.

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Francesca Pettinelli è staa una delle poche a tentare con convinzione la strada musicale. Ma i risultati furono assai scarsi.

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Oggi la Pettinelli continua a cantare, ma è salita alle cronache nel 2014, quando ha pubblicato un ebook intitolato "Non era la mia vita": memorie di una ragazza di Non è la Rai.

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Francesca Gollini era una delle poche di Non è la Rai a cantare canzoni con la sua vera voce, seppur sempre in playback.

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Divenne una icona sexy con diversi ruoli e soprattutto servizi fotografici senza veli. Oggi è tornata nella sua Bellaria, dove lavora nel ristorante di famiglia.

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Ilaria Galassi, per il pubblico di Non è la Rai, soprattutto maschile, era la dolce micetta dallo sguardo ammiccante. Il suo sex appeal conquistò anche Boss Magazine, che le dedicò un calendario senza veli.

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Nel 2000 la Galassi venne colpita da un aneurisma celebrale da cui si salvò solo grazie a un lungo intervento chirurgico. Oggi è mamma

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Laura Freddi balzò agli occhi del pubblico di Non è la Rai per la sua somiglianza con la attrice Kim Basinger. Ebbe una relazione con Bonolis, conduttore della seconda stagione, e fu la velina bionda di Striscia insieme a Miriana Trevisan.

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Dopo aver ricoperto diversi ruoli in tv, la Freddi è rimasta un po in disparte. Oggi collabora con Vero Tv.

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Lucia Ocone era un po più grande delle colleghe: aveva 19 anni quando, a Non è la Rai, iniziò a fare imitazioni e sketch comici.

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Oggi la Ocone è una comica apprezzata, in grado di destreggiarsi abilmente tra cinema e tv.

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Miriana Trevisan, ovvero la prima vera "sex bomb" del programma. Nel 1994-1995 sarà la velina mora di Striscia la Notizia.

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Oggi legata sentimentalmente a Giulio Cavalli, negli anni ha ricoperto diversi ruoli in programmi televisivi, sia come soubrette che come coconduttrice. Ha scritto anche un libro per bambini.

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Nicole Grimaudo fu eletta Miss Non è la Rai dallo storico primo televoto della tv italiana.

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Oggi è sposata con un reporter Rai, ha un figlio, ma è soprattutto una attrice di cinema e tv.

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Pamela Petrarolo, per tutti semplicemente "The Voice". Era probabilmente la più dotata dal punto di vista vocale.

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Oggi è sposata con Gianluca, agente di turismo, e ha due figlie.

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Romina Mondello, diventata famosa per il suo "tuca-tuca" con l'amica bionda Galassi.

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Oggi la Mondello è un'attrice sia di serie tv che di film. Terence Malick l'ha scelta per la pellicola "To the wonder" del 2012.

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Sabrina Impacciatore, a Non è la Rai, curava l'angolo della posta e compariva in qualche sketch tra il comico e il canterino.

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Oggi la Impacciatore è un'attrice apprezzata ed affermata.

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