La magia del Cirque du Soleil che tiene il sogno a mezz'aria
Lo straordinario Cirque du Soleil è tornato in Italia con lo spettacolo Quidam (letto “Kidàm”), rappresentato per la prima volta nel 1996. Si tratta di un viaggio nel mondo immaginario di una bambina (impersonata da un’artista italiana), che si rifugia nella fantasia per sfuggire alla noiosa realtà quotidiana. Il cast è composto da quarantacinque persone, tra acrobati, musicisti e cantanti, provenienti da 19 Paesi diversi. Si tratterrà a Torino fino a domani, domenica 30 novembre. Ve ne diamo un piccolo assaggio con questo video:
Il Cirque du Soleil fonde l’arte circense con gli spettacoli di strada e non ammette l’impiego di animali. La sua nascita risale al 1982, quando a Baie-Saint-Paul, località rurale del Québec, un gruppo di giovani artisti di strada – trampolieri, giocolieri e mangiafuoco – sguscia tra i passanti trasmettendo una allegria contagiosa e rappresentando dei numeri spettacolari. Sono i membri del Club des Talons Hauts, il Club dei Tacchi Alti, e sono così bravi da suscitare fin da subito un grande interesse. Le persone si fermano per ammirare i loro numeri e formano un pubblico improvvisato, ma molto numeroso. Motivati dal successo ottenuto, questi artisti decidono di progettare un festival, il Fête Foraine de Baie-Saint-Paul. Due anni dopo, nel 1984, il Governo del Québec fornisce i fondi necessari per la fondazione del Cirque du Soleil, progenie del Club des Talons Hauts. L’occasione è fornita dalle celebrazioni per il 450° anniversario dello sbarco di Jacques Cartier in Canada. Il Cirque debutta nella cittadina di Gaspé e poi si sposta in altre dieci città della provincia canadese, tra cui Montréal, Sherbrooke e Québec City. Gli spettacoli si tengono sempre nel Grand Chapiteau, un tendone giallo e blu dalla capienza di 800 posti. Con il passare degli anni, si amplierà progressivamente, per offrire abbastanza spazio ai tantissimi appassionati.
Nel 1987 il Cirque du Soleil sbarca negli Stati Uniti con We Reinvent the Circus, rappresentato al Los Angeles Festival, a San Diego, a Santa Monica e in altre città, tra cui New York e Washington DC. Gli spettacoli immaginati, progettati e dispiegati davanti agli occhi stupefatti ed entusiasti del pubblico si susseguono riportando commenti molto positivi da parte della critica. Il 1990 è l’anno di Nouvelle Expérience, viaggio di un uomo comune che incontra angeli caduti, diavoli e schiavi, posti sotto il tirannico comando di Madama Impresa. La critica alla società capitalista è evidente. La nuova produzione consente di superare i record di vendita precedentemente registrati e ciò convince la compagnia ad attraversare l’Atlantico e a giungere in Europa. Nel 1992, invece, l’oceano solcato sarà il Pacifico: il Cirque approda in Giappone con Fascination, un collage dei numeri migliori tratti dagli spettacoli precedenti.
Dopo Saltimbanco e Mystère, entrambi rappresentati a Los Angeles, presso il Treasure Island Hotel e il Mirage Resorts, arriva il grandissimo e duraturo successo di Alegrìa, con cui il Cirque festeggia, nel 1994, il suo decimo compleanno. Lo spettacolo continuerà ad essere rappresentato fino al 2003, parallelamente a Quidam e Saltimbanco. A questi si affianca l’acquatico O (1998), Varekai (2002), Zumanity (2003) e Kà (2004). I temi che fungono da filo conduttore per gli spettacoli concernono il viaggio, il nomadismo e il rapporto tra l’io, l’altro e il mondo e vengono adattati a trame semplici e lineari, in modo da permettere allo spettatore di concentrarsi sulla bellezza dei numeri acrobatici.