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Visite guidate
Bunker storici, chiese in marmo nero e luoghi inaccessibili per le Giornate Fai di primavera
Sabato 25 e domenica 26 marzo la trentunesima edizione dell'evento che racconta la bellezza del territorio bergamasco. Diciotto i tesori svelati
Visitare un rifugio antiaereo dalminese dove - un tempo - venivano stipate quasi cinquecento persone. Ammirare le sfumature cangianti del marmo nero di Gazzaniga utilizzato per costruire una particolarissima chiesetta ottagonale. Meravigliarsi di fronte ai soffitti elegantemente affrescati di un negozio storico. Sabato 25 e domenica 26 marzo tornano le Giornate Fai di primavera, pronte per la trentunesima volta a raccontare la bellezza di un territorio ricco di tesori nascosti che meritano di essere riscoperti.
In Bergamasca sono diciotto le proposte di visita, disseminate tra i Comuni di Roncobello, Dalmine, Gazzaniga e Martinengo, in cui si alterneranno chiese, palazzi, giardini, edifici industriali, luoghi pubblici e privati, spazi rigenerati. Tante occasioni, poco tempo a disposizione, ma una grande voglia di gettare nuova luce sul patrimonio storico, artistico e ambientale che ci circonda ogni giorno. Questa edizione 2023 vede un numero davvero contenuto di visite su prenotazione e due eventi speciali riservati ai soli iscritti.
Mulino, bunker, mausolei e cento apprendisti ciceroni
Il Mulino di Baresi - una piccola località di Roncobello, in alta Valle Brembana - non è una novità tra le Giornate Fai di primavera, ma il 2023 sarà l'occasione di rivivere quegli antichi spazi dopo il recentissimo restauro avviato nel settembre 2022. Al suo interno sono conservati un antico torchio per la spremitura delle noci, una macina per le farine datata 1672 e alcune testimonianze di un forno per il pane.
Si tornerà anche a Bergamo, a spasso tra le Sale Seicentesche e i Giardini di Palazzo Moroni - oltre che tra le strette vie di Città Alta. In occasione dell'evento Fai, infatti, i visitatori prenderanno parte a un tour guidato di Bergamo Alta, ma anche a una visita speciale ai Paesaggi Segreti che si nascondono tra terrazzamenti formali all'italiana e un antico roccolo.
Dalmine, Gazzaniga e Martinengo sono tre comunità vive, che intrecciano passato e presente proiettandosi verso il futuro, ma spesso visitate con superficialità: in questa trentunesima edizione, il Fai ha scelto di raccontarne i tesori più nascosti, che non attendono altro che svelarsi a chi li sa osservare. Si parte con Dalmine, una "vecchia" città nuova. «A spasso nella Company Town» è un itinerario narrato dagli studenti dell'Itcts Vittorio Emanuele II di Bergamo immerso nell'architettura razionalista che ha caratterizzato gli anni tra le due guerre mondiali.
Cambiano i tempi, servono spazi differenti. Quelli lasciati? Diventano qualcosa di nuovo. Le visite Fai a Dalmine si destreggiano tra Point - Polo per l'Innovazione Tecnologica della Provincia di Bergamo collocato all'interno della mastodontica costruzione in cemento armato che un tempo accoglieva le Officine e Minuterie Meccaniche, la sede della Fondazione Dalmine ai piedi della iconica torre di raffreddamento delle acciaierie, il bunker aintiaereo del quartiere operaio e la «Casa delle Meraviglie» edificata negli anni Trenta, eccezionalmente aperta (per gli iscritti Fai) con la guida della proprietaria.
Marmo, Marinoni, Manni, Mausoleo: la lettera "emme" è il filo conduttore dell'itinerario di Gazzaniga, un Comune che ha qualcosa di spettacolare da raccontare tra storie di famiglie di frescanti, mausolei, chiese sfarzosissime e la ricchezza del marmo nero. Gli studenti dell’Iiss Andrea Fantoni di Clusone accompagneranno i visitatori nella Chiesa di Santa Maria Assunta e Sant’Ippolito, che sorge in quello che un tempo era l'antico borgo di Gazzaniga. Alla Chiesa di San Rocco al Lago, invece, i visitatori potranno cercare le tracce del lago che le deve il nome. Le chiese di San Mauro e del Crocefisso del Rovaro offrono un'opportunità unica per scoprire le qualità del prezioso marmo nero di Gazzaniga e le ragioni del suo valore, mentre il Mausoleo Briolini - maestosa perla bianconera - aprirà le porte ai suoi preziosi interni.
Visitare Martinengo permetterà di scoprire luoghi solitamente inaccessibili al pubblico grazie ai percorsi guidati dai volontari Fai e dagli Apprendisti Ciceroni della Scuola Sacra Famiglia e dell’Istituto Comprensivo di Martinengo. Due aperture saranno dedicate al Convento e Chiesa di Santa Maria dell'Incoronata, oggi sede della Scuola, e all'ex Monastero di Santa Chiara, in buona parte occupato dall'Istituto Comprensivo di Martinengo. Un'occasione più unica che rara per visitarne gli interni, altrimenti inaccessibili al pubblico, guidati da studenti e apprendisti ciceroni. Particolare attenzione verrà data alla Pala d’altare di Francesco Paglia: la visita al dipinto, solitamente non possibile, sarà riservata ai soli iscritti Fai. Concludono l'itinerario la Quadreria del Palazzo Comunale, Palazzo Moioli e il suo cortile porticato, la visita al negozio storico con soffitti elegantemente affrescati e il parco secolare di Villa Allegreni, in fiore 365 giorni l'anno.
