Il 16 aprile

Domenica arrivano le occasioni del "Mercatino dell'Ornella" al Parco della Malpensata

Le bancarelle saranno presenti dalle 10 alle 18. Domani (15 aprile) ci saranno invece i venditori dell'antiquariato trasferiti da via Angelo Mai

Domenica arrivano le occasioni del "Mercatino dell'Ornella" al Parco della Malpensata
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Modernariato e oggetti di uso comune, ma anche ravioli, formaggi e salumi: occasioni e bontà tutte da scoprire domenica 16 aprile, dalle 10 alle 18, al “Mercatino dell’Ornella” della Malpensata, iniziativa promossa dal Bar Ermanno al Parco Olmi.

L’evento si aggiunge alle molteplici attività che la Cooperativa don Giuseppe Ferrari, titolare della gestione del parco in collaborazione con il Comune, ha promosso per far sì che l’oasi verde dietro al grande parcheggio possa diventare un luogo di socialità per i cittadini. Ma chi è quell’Ornella che subito balza all’occhio sulla locandina dell’iniziativa? «È un nome di fantasia - hanno spiegato gli organizzatori -, per sottolineare la serena condivisione che le nostre iniziative vogliono promuovere».

L’aspetto commerciale non è prioritario in quest'occasione, che mette al centro il ritrovarsi tutti insieme. Il mese scorso tanti apprezzamenti sono arrivati per tipicità e tradizioni della Val di Scalve, a dimostrazione di come lo “shopping”, in questi casi, sia semplicemente una scusa per riscoprire il senso di comunità. Domenica i banchi allestiti nel parco proporranno oggetti usati, abbigliamento e oggettistica, oltre ad articoli fatti a mano. Non mancheranno comunque le specialità della buona tavola, come ravioli, formaggi e salumi. Una domenica serena quindi, tutta da vivere in un contesto naturale che, in questa stagione, offre scenari e colori  suggestivi.

Ma non è tutto, perché anche domani, sabato 15 aprile, l'area verde ospiterà un altro piccolo mercatino: stavolta il protagonista sarà l’antiquariato. Nel parco si è infatti trasferito quello che, ogni terzo sabato del mese, veniva allestito sotto i portici dell’Aci in via Angelo Mai e che, ora, ha trovato una nuova collocazione.

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