Pechino ha fatto le cose in grande

Expo -10. Cina, Russia, Usa la sfida tra le superpotenze

Expo -10. Cina, Russia, Usa la sfida tra le superpotenze
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Si gioca anche una piccola sfida tra superpotenze sul “campo di battaglia” di Expo2015. Usa, Russia e Cina sono scesi in campo ciascuno seguendo una filosofia propria e provando a giocare carte per attirare su di sé gli sguardi.

 

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La prima a scendere in campo è la Russia, che già il prossimo 10 giugno sarà sotto gli occhi di tutti perché ad Expo verrà in visita Vladimir Putin. I russi non si sono troppo lasciati prendere dal tema del cibo, pur essendo i terzi fornitori di grano al mondo, e hanno preferito cercare qualche soluzione all'interno '“americana”: il loro sarà il padiglione più alto di tutta Expo, e con la sua terrazza a 30 metri di altezza permetterà uno sguardo spettacolare d'assieme su tutta l'area espositiva. Ma il sapore americano non finisce qui: infatti sopra il grande corridoio d'ingresso è stata piazzata un'enorme consolle di acciaio specchiante, che permetterà a chi è in coda di farsi dei selfie. Così da prevedere che il padiglione russo sarà uno dei possibile fenomeni “virali” di Expo2015. Russa al 100 per cento invece la mascotte ufficiale che sintetizza tre oggetti di culto per i bambini russi: la matrjoska, l'orsetto e la bambola sovietica "nevaliashka" (ossia quella che non cade mai, trionfo di design made in Urss).

 

usa pavillon

 

Sarà invece un gigantesco orto verticale il punto d'attrazione del padiglione americano. La parete è stata concepita come un “campo capovolto”, le coltivazioni sfrutteranno un sistema di agricoltura idroponica (cioè coltivazioni fuori suolo) montato su pannelli mobili che possono essere facilmente ruotati così da seguire il sole. L’irrigazione avverrà tramite un sistema di raccolta e riciclo dell’acqua piovana. Quanto all'interno, il padiglione è ispirato all'idea di una fattoria agricola, una sorta di granaio aperto. Il legno usato in gran parte è riciclato, essendo stati usati legnami di passerelle dismesse dell'East Coast. La struttura garantisce massimo risparmio idrico riuscendo a recuperare e riciclare le acque piovane. Inoltre il tetto sarà caratterizzato da fotovoltaico ultra-sottile e vetro foto-cromato. Insomma la potenza più “sprecona” del pianeta si vuole presentare piena di buone intenzioni sostenibili. Per la felicità del suo presidente, Barack Obama, che sarà in visita ad Expo il 17 ottobre.

 

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Quanto a metri quadrati la sfida delle superpotenze è vinta dalla Cina, che ad Expo presenta il secondo padiglione più grande, battuta solo dalla Germania. Il padiglione, molto suggestivo, riproduce delle “onde di grano” dove le forme di un paesaggio naturale si fondono con quelle di uno skyline urbano, riprendendo le linee tradizionali dell’architettura cinese ed esaltandole attraverso l’uso delle moderne tecnologie. Curiosità: all'interno è annunciata un’area “Paradiso” dove verranno a mostrarsi, attraverso installazioni multimediali, i 24 periodi del calendario agricolo cinese, corrispondenti alle diverse posizioni del sole.

Ma non pensiate che il più grande Paese al mondo, reduce dal più colossale Expo della storia (quello di Shanghai con i suoi 75milioni di visitatori) si limiti ad una presenza alla pari degli altri. Infatti Pechino ha schierato i suoi colossi industriali, prendendosi altri due padiglioni. Ci sarà il il China Corporate United Pavilion che interpreta - grazie alla simbologia del seme - la visione di un gruppo di imprese cinesi che vogliono dimostrare di credere ai valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare. E ci sarà il padiglione di Vanke, colosso delle costruzioni: si annuncia come uno dei punti più spettacolari di Expo, per le soluzioni messe in campo da Daniel Liebeskind, l'archistar che ha firmato le nuove Torri gemelle. Come dire: ormai le grandi imprese (Vanke fattura 2,3 miliardi di dollari) possono più degli Stati...

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