Il Film Meeting compie 35 anni Più di 150 titoli in nove giorni
Il cinema d’essai, la sala così piena, di solito se la scorda. Ma con il Bergamo Film Meeting, da sabato 11 a domenica 19 marzo all’Auditorium di Piazza della Libertà e al Cinema San Marco (ma non solo, info sul sito www.bergamofilmmeeting.it), il miracolo si ripete ogni anno: gente in coda per pellicole che faticano a trovare distribuzione, spettatori seduti anche sulle scalinate per capolavori d’epoca raramente proiettati (oggi) sul grande schermo. Il festival, negli anni, si è guadagnato sempre più stima e fama. Si è contraddistinto, negli anni, per l’attenzione alla valorizzazione e alla diffusione della cultura cinematografica, spesso tradotta in vera e propria attività di recupero di rarità e perle della storia del cinema. Poi ci sono i seminari, i workshop, gli incontri, i laboratori sul cinema d’animazione, le sonorizzazioni di film dal vivo, le collaborazioni con diversi enti. Due le sezioni competitive, di respiro internazionale e con lungometraggi tutti inediti in Italia, a far da fulcro alla rassegna: la mostra-concorso, con i suoi 7 film caratterizzati per l’originalità linguistica e narrativa con cui affrontano i temi della contemporaneità; e i 14 documentari di Visti da vicino, tutte produzioni indipendenti che si addentrano nel vivo della realtà.
La terza forza della kermesse è la retrospettiva. L’omaggio, quest’anno, è per un grandissimo: Milos Forman. Il regista ceco, che ha compiuto da poco 85 anni, ha alle spalle una carriera impressionante. I premi ricevuti lo dimostrano: 5 Oscar per Qualcuno volò sul nido del cuculo, 8 per Amadeus, Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes con Taking Off, Orso d’argento per Man on the Moon. Un linguaggio, il suo, intriso di ribellione, ironia, inquietudine. Connessi a Forman i due omaggi, novità di questa edizione, a due protagonisti nell’ambito delle professionalità che nel settore cinema contribuiscono in maniera spesso incisiva alla riuscita artistica dei film: Jean-Claude Carrière e Theodor Pistek, storico sceneggiatore per Luis Bunuel (e altri) il primo e costume designer il secondo, vincitore dell’Oscar per Amadeus di Forman: a lui sarà dedicata un’esposizione di costumi e bozzetti originali al Donizetti. Il poker del programma principale lo completa Europe, Now!, con fulcro sulla carriera di una triade di registi dal differente sguardo europeo: la francese Dominique Cabrera, l’islandese Dagur Kári e il greco Thanos Anastopoulos.
A Well Paid Walk
A Well Paid Walk
About the Hard Life of the Barn Swallow
Al fuoco, pompieri!
Al fuoco, pompieri!
Alba
Alba
Alba
Alba
Amadeus
Amadeus
Amadeus
Ana Cristina Barragán
Ana Cristina Barragán
Asso di picche
Asso di picche
Asso di picche
Asso di picche
Chintis Lundgren
Dangerous migration route
Goyas ghosts
Goyas ghosts
Goyas ghosts
Goyas ghosts
Goyas ghosts
Goyas ghosts
Grzegor Zariczny
Hair
Hair
Hair
Hair
Hallogija
Harmadik Nekifutas
Harmadik Nekifutas
Horror with rabbits
In compagnia dei lupi
In compagnia dei lupi
In compagnia dei lupi
In compagnia dei lupi
In compagnia dei lupi
Jaalind
Kuivendamine
Life with Herman H Rott
Loves of a blonde
Man on the moon
Man on the moon
Man on the moon
Milos Forman
Milos Forman
Montego
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Pirate
Ragtime
Ragtime
Ragtime
Summer camp
Sunnipaev
Taking off_
Larry Flint
Larry Flint
Larry Flint
Valmont
Valmont
Waldstille
Fale
Fale
Fale
Why do cats act so weird
Wind park
L’inaugurazione, ieri sera (venerdì 10), è stata in grande stile: al Donizetti è stato proiettato Amadeus – Director’s Cut, 180 minuti di Forman allo stato puro. La prima proiezione di oggi 11 marzo è invece Jäälind/Kingfisher, cortometraggio d’animazione di Chintis Lundgren che da il via alla personale dedicata proprio alla regista indipendente di origine estone, con il suo mondo popolato da personaggi antropomorfi disegnati su carta, tra uccellini, gatti e volpi. Primo tra i film proiettati della mostra-concorso, in programma sempre sabato 11 marzo (ore 21), Marija, opera prima del tedesco Michael Koch, che racconta le vicende di un’immigrata clandestina ucraina a Dortmund. Tra le numerose attività parallele, la Fantamaratona di venerdì 17, che si popolerà di licantropi con The Wolf Man e The Company of Wolves. Per i bambini, infine, corti e lungometraggi d’animazione a cura del Kino Club e il progetto unico in Italia di Cartoni animati… in corsia!, nato dalla collaborazione tra l’associazione Avisco (bambini, operatori e volontari), insegnanti della «Scuola in ospedale», personale medico-sanitario e familiari dei pazienti.
Concerti, fumetti e birra. Cinema, con la cultura e il divertimento intorno. Anche quest’anno il Bergamo Film Meeting fa dell’incontro a 360 gradi una delle ragioni del suo successo. Le iniziative extra-festival passano innanzitutto dalla tensostruttura in piazza della Libertà, gestita dal birrificio indipendente Elav. Oltre a curare il servizio di ristorazione e dissetare il pubblico con la propria birra artigianale, compresa quella dedicata alla 35ª edizione del festival (una versione speciale della «Punks Do It Bitter» ispirata a Mozart), proporrà una serie di appuntamenti musicali e gli eventi speciali del progetto Bfm Daily Strip, con cinque fumettisti impegnati a sfornare e presentare ogni sera alle 19.30 una striscia dedicata a quanto visto in giornata alla kermesse. Da segnalare inoltre, lunedì 13, la presentazione di «Lui, Lei, Laltra», fotofumetto del regista (e dj) bergamasco Beppe De Caro tra il western e la fantascienza. Interessante anche l’irruzione in piazza, domenica 12 alle 17, del Cinefurgone, una piccola sala di proiezione errante nata dal progetto Cinescatti per il recupero e la valorizzazione degli archivi di famiglia: verranno presentati alcuni filmati dell’archivio, che coprono un arco temporale dagli anni ’20 agli anni ’70. E il Bfm Bookshop, sempre in piazza della Libertà, ospiterà i consueti incontri con gli autori dei film proiettati in sala.