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Il film da vedere nel weekend Dunkirk, kolossal di guerra

Il film da vedere nel weekend Dunkirk, kolossal di guerra
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Regia: Christopher Nolan.
Con: Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D'Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy, Kevin Guthrie, Elliott Tittensor.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Il nome di Christopher Nolan è uno dei più quotati all’interno dell’industria cinematografica americana. Amato dal grande pubblico e dai critici, Nolan è riuscito nel non facile compito di creare uno stile filmico personalissimo, audace e riconoscibile, tanto che ormai la sua firma è diventata una sorta di marchio. È ovviamente noto per aver riportato la figura di Batman alla ribalta con la trilogia de Il cavaliere oscuro, molto dark e molto più realistica delle precedenti trasposizioni, ma i suoi veri capolavori sono ben altri. A partire dal bel Memento, Nolan è riuscito infatti a farsi riconoscere e apprezzare per la sua abilità nel gestire trame incredibilmente complesse, legate ai territori tortuosi della mente e labirintiche nella loro orchestrazione. Tutti elementi che ritroviamo potenziati in Inception, vero e proprio viaggio allucinatorio nei meccanismi della psiche e nel recente Interstellar, dove la fantascienza diventa vero e proprio spettacolo ottico.

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Se alla grande capacità di catalizzare l’attenzione del pubblico di Nolan aggiungiamo che il soggetto di Dunkirk – film ipersponsorizzato da mesi – è la seconda guerra mondiale, ben si capisce perché intorno alla pellicola ci fosse tanta aspettativa. Dunkirk è infatti il nome di una spiaggia dove, nel momento culminante dello strapotere tedesco nella seconda guerra mondiale (1940), i soldati inglesi si trovano circondati dai tedeschi, attanagliati da una forza bellica dispiegata nella sua interezza. È solo grazie all’intraprendenza di questi soldati britannici che verrà messo a punto un rocambolesco piano di fuga che permetterà all’esercito di sua Maestà di ripiegare fino a sfuggire dalla trappola nemica.

Quella della battaglia di Dunkirk è, per gli inglesi (di cui lo stesso Nolan fa parte), una sorta di mito contemporaneo. È dunque giustificabile e comprensibile la scelta del regista di affrontare una pagina capitale della condotta bellica inglese, peraltro mai trattata prima dalla cinematografia. Ovviamente il genio di Nolan sta tutto nelle modalità con cui questa vicenda è raccontata, in un modo peculiare che permette di armonizzare la vicenda guerresca alla personalissima visione del regista. Anche in questo nuovo lavoro, infatti, a farla da padrone sono le caratteristiche tipiche del suo cinema, quelle che abbiamo sommariamente delineato qui sopra. C’è ad esempio il gusto, tutto contemporaneo, per la complessità del tessuto narrativo, per la molteplicità del punto di vista e la combinazione di elementi diversi.

 

 

Ciò che più piace di Dunkirk è proprio questo suo carattere speciale, unico e irripetibile. Il film infatti, pur essendo in toto un film di guerra, non si accontenta di ripetere gli stereotipi tipici del genere (anche quelli più recenti, si pensi a Salvate il soldato Ryan), ma rinnova la sua materia d’elezione e ne fa un pretesto per accompagnare lo spettatore in un’esperienza sensoriale totale. Non a caso il film è uscito in una varietà di formati che fa ben intendere quanta e quale cura sia stata messa nella produzione non solo dell’opera, ma anche di quello che la visione dovrebbe rappresentare per lo spettatore. Un’attenzione ovviamente non comune, che qualifica ancora una volta Nolan come uno degli autori di punta dell’attuale panorama cinematografico.

In definitiva siamo di fronte non solo ad un ottimo film, ma probabilmente ad un titolo che segnerà il passo per i prossimi anni e che quindi si qualifica come un’opera da non perdere per nessuna ragione.

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