Il film da vedere nel weekend Il primo Natale, per ridere insieme

Regia: Salvatore Ficarra, Valentino Picone.
Con: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Massimo Popolizio, Roberta Mattei, Giacomo Mattia.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.
Il cinema comico ha da sempre una nomea piuttosto problematica: lo si considera un tipo di cinema residuale, spesso volgare e incapace di presentarsi come un prodotto interessante e autoriale. In realtà, almeno in alcuni contesti nazionali, è soprattutto grazie alla commedia che ansie e problemi sociali hanno potuto trovare un fertile terreno di espressione. L’Italia è, appunto, uno di questi Paesi. A lungo il cinema della risata ha accompagnato le vicende del nostro cinema, contribuendo a riscriverne mitologie culturali e mettendone in evidenza le contraddizioni. Gli esempi si sprecano: da Fantozzi ai primi film di Boldi e De Sica, è attraverso lo specchio della commedia che l’Italia si è confrontata con alcuni dei propri spettri.
Una identica aspirazione sembra muovere anche molte commedie recenti (basti pensare ai film di Albanese o ad alcuni dei lavori di Checco Zalone), come pure Il primo natale, diretto e interpretato dal duo comico di Ficarra e Picone. Non è la prima volta che i due comici siciliani sperimentano ciò che si prova a stare dietro la macchina da presa, ma c’è da dire che in questo ultimo film hanno forse trovato una dimensione più personale ed efficace. I due scelgono infatti la via dell’assurdo quando presentano allo spettatore un mondo nel quale vengono improvvisamente trasportati alla Palestina dei tempi di Gesù, giusto in tempo per assistere alla Natività. È una fiaba natalizia questo film e lo si capisce sin dal titolo. I film di Natale, d’altronde, sono uno fra i prodotti più tipici e ricorrenti del mercato cinematografico nazionale (e non solo): c’è ancora bisogno di credere - attraverso il meccanismo mitico del cinema - nella possibilità di una rinascita, di un nuovo inizio, di una speranza che si annuncia ogni anno. È questo l’incantesimo del Natale, che non manca mai di rinnovarsi e che trova in questo film una peculiare e interessante espressione. Pur abitando un mondo ignoto, Ficarra e Picone regalano un film gradevole e capace di emozionare, adatto a tutta la famiglia.




Posizionare se stessi in un contesto alieno e defamiliarizzato è un meccanismo tipico della commedia, che si vede all’opera già in un film storico come Superfantozzi. Qui i due comici scelgono di non abbracciare la strada elaborata ed eccessiva del viaggio continuo nel tempo, rimanendo ancorati all’epoca di Gesù, ma l’effetto è ugualmente efficace. Tutta la seconda parte del film ruota attorno alla capacità di questo mondo “altro” di illuminare di una luce diversa la vita nel contesto contemporaneo. Così, le quotidiane follie del nostro mondo si rivelano più meschine di quanto non siamo abituati a considerarle, mentre appaiono sotto una nuova luce le qualità semplici di un tempo che appare tanto lontano dal nostro. Attraverso questo collegamento temporale e morale, Ficarra e Picone riportano il momento del Natale alla sua fondazione ideologica: pur senza ricorrere a un quadro filologico e storicamente coerente, ce ne forniscono insomma un ritratto efficace soprattutto per quanto riguarda la sua dinamica etica e valoriale. E questo è ciò che sembra più importante. Un soggetto per famiglie in grado di fornire interessanti spunti di riflessioni senza diventare mai banale, Il primo Natale è un’alternativa interessante a ciò che solitamente il mercato cinematografico ci propone in questa stagione.