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Il film da vedere nel weekend Tomb Raider, giustizia per Lara

Il film da vedere nel weekend Tomb Raider, giustizia per Lara
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Regia: Roar Uthaug.
Con: Alicia Vikander, Dominic West, Walton Goggins, Daniel Wu, Kristin Scott Thomas, Alexandre Willaume-Jantzen, Leo Ashizawa, Adrian Collins, Vere Tindale, Hannah John-Kamen, Nick Frost.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Ripensare oggi all’industria videoludica di vent’anni fa senza dubbio uno strano effetto: il medium era nel pieno della sua evoluzione ma rispetto al fotorealismo a cui siamo ormai abituati, le figure poligonali che si muovevano su uno schermo sembrano un reperto archeologico. Eppure, nel 1996 usciva uno dei titoli più importanti forse non per l’evoluzione del videogioco ma sicuramente per il valore affettivo e generazionale che ha avuto. Si tratta di Tomb Raider, action game nel quale il giocatore era chiamato a guidare una esploratrice/archeologa (Lara Croft) nel corso di un’avvenuta pericolosa e piena di mistero.

Le acrobazie di Lara e la portata delle sue missioni sono cresciute di capitolo in capitolo e questa versione femminile di Indiana Jones è entrata ben presto nel cuore dei giocatori. Nel 2013 è stato prodotto un reboot del progetto, più realistico e contemporaneo, che ha permesso agli utenti più giovani di approcciarsi al personaggio di Lara senza dover superare la barriera di un’estetica ormai non più facilmente decodificabile da chi non ha vissuto la generazione degli anni Novanta.

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Era prevedibile che in un mercato caratterizzato dallo sfruttamento intensivo di marchi di successo anche il cinema avrebbe voluto approfittare del prodotto: nacquero così i due film Lara Croft: Tomb Raider (2001) e Tomb Raider: La culla della vita (2003) interpretati da Angelina Jolie. La resa qualitativa e il successo di pubblico sono stati però disastrosi e questo rilancio cinematografico di Lara, in linea con l’operazione di riscrittura del personaggio videoludico, è tutto improntato a riscrivere l’estetica e la vicenda della protagonista allontanandosi dagli eccessi del passato.

Dismessi i panni della supereroina indistruttibile, la nuova Lara è infatti prima di tutto una (giovane) ragazza che, a fronte di una grande passione per l’archeologia, si trova suo malgrado a dover affrontare sfide al limite delle proprie possibilità, per portare a casa la pelle e quella dei propri cari. Così, nel suo percorso per svolgere una missione che si rivelerà man mano sempre più pericolosa e importante, la nostra protagonista si ferisce, si perde, ha paura. Tutte cose che la vecchia Croft non ha mai mostrato, dall’alto della sua forza d’animo incrollabile e della sua resilienza assolutamente inverosimile.

 

 

Si inserisce a questo punto del discorso anche la diversa caratterizzazione di Lara Croft come personaggio sessualmente connotato: la protagonista di Tomb Raider è stata per anni l’icona sexy del videogioco. A fronte del proprio essere una donna consapevole ed attiva, è stata presentata ed è sempre stata consumata come oggetto di uno sguardo fortemente erotizzante, che sostanzialmente la ingabbiava nei panni di qualcosa da guardare e possedere. Il merito di questo nuovo Tomb Raider è anche quello di aver rinunciato a questo tratto ormai improponibile e di aver trasformato Lara in un personaggio da action movie in tutto e per tutto. Un film insomma solido e divertente, che finalmente rende giustizia a un personaggio amatissimo e ingiustamente maltrattato dalle sue versioni cinematografiche.

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