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Il film da vedere nel weekend Transformers, spettacolare

Il film da vedere nel weekend Transformers, spettacolare
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Regia: Michael Bay.
Con: Mark Wahlberg, Anthony Hopkins, Laura Haddock, John Turturro, Stanley Tucci, Josh Duhamel, Isabela Moner, Tyrese Gibson, Jean Dujardin, Peter Cullen, Kevin Kent, Jerrod Carmichael, Allen Phoenix, John Goodman, Santiago Cabrera, Gil Birmingham, Ken Watanabe, Frank Welker.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Michael Bay è da anni un regista amatissimo dal pubblico, che continua a premiare i suoi film riempiendo le sale. Al contempo, però, è molto malvisto dalla critica, soprattutto perché il travolgente successo che lo accompagna è frutto di film ad altissimo budget che sacrificano qualsiasi forma di ricerca cinematografica (narrativa e visiva) alla spettacolarità e alle scene d’azione. Trame esili e dal respiro epico (ma che spesso si riducono a un aggiornamento della formula fiabesca) accompagnano immagini mozzafiato su battaglie intergalattiche, mondi in rovina e chi più ne ha più ne metta. Non c’è purtroppo un compromesso possibile fra queste due letture del fenomeno Bay dal momento che il regista realizza i suoi film per il pubblico e per il profitto e senza preoccuparsi dell’apprezzamento critico sulle sue opere, smaccatamente pensate per l’intrattenimento.

 

 

In questo quinto capitolo della saga dei Transformers, Bay conferma e approfondisce tutte le caratteristiche già viste e (forse) apprezzate nei film precedenti. Protagonisti sono proprio i Transformers, robot venuti dal pianeta Cyberton che da anni convivono con i terrestri, nascondendosi però dai servizi speciali americani, che vorrebbero mettervi le mani per usarli come armi. Una minaccia più grande degli storici nemici degli Autobot sta però arrivando dallo spazio e, per fermarla, il governo è disposto anche a mercanteggiare con Megatron, il rivale di sempre. Così, mentre sulla Terra si preparano gli antefatti di una nuova e grande battaglia, Optimus Prime – leader degli Autobot – si trova su Cybertron, alle prese con una malvagia divinità.

Ecco che allora L’ultimo cavaliere non aggiunge nulla al ricco piatto cinematografico predisposto negli ultimi anni da Michael Bay. Nel film vediamo dispiegata in tutta la sua forza la capacità distruttiva dei Transformers, le cui armi e tecnologie diventano il soggetto ideale per mostrare la potenza degli effetti speciali nel dare corpo a oggetti, personaggi e sequenze. Da un punto di vista visivo, infatti, tutto L’ultimo cavaliere è ritmicamente punteggiato di scene di grande respiro e spettacolarità, che costituiscono l’ossatura su cui il resto della narrazione si imposta.

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Bisogna riconoscere con tutta onestà che dal punto di vista della sceneggiatura i film della saga sono da tempo al di là di qualsiasi giudizio, da tanto sono diventati improbabili e contorti. Ma, a conti fatti, un film come questo non è fatto per essere una macchina narrativa perfetta. I buchi di scrittura e le folli elucubrazioni che vi stanno alla base possono essere compresi se si legge il film prima di tutto per quello che è: una gigantesca messa in mostra di effetti speciali e computer grafica, piegata alla necessità di dare corpo a un mondo che solo sulle immagini regge il proprio spessore.

Inevitabile e già programmato il sequel, atteso per i prossimi anni. Quella dei Transformers è ormai una vera e propria saga, con buona pace dei critici. Ciò che rimane, di questo L’ultimo cavaliere, è soprattutto – e come sempre – l’enorme fascinazione provata per il profluvio di effetti speciali e di pirotecniche scene d’azione regalate dal regista. Il che, beninteso, non è poco. Certo bisogna chiudere un occhio su alcuni difetti obiettivi ma, una volta fatto questo sacrificio, si riesce comunque a godersi un film estremamente divertente nel suo genere.

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