Carlo e Diana, 35 anni fa

Gli abiti da sposa più belli di sempre

Gli abiti da sposa più belli di sempre

Trentacinque anni fa esatti, era di mercoledì, la St. Paul’s Cathedral di Londra accoglieva uno dei matrimoni più celebri della storia: il principe Carlo, erede al trono del Regno Unito, sposava la dolce e bellissima Lady D. Si era scelta la Cattedrale e non la tradizionale Abbazia di Westminster perché gli illustri invitati raggiungevano il numero importante di 2mila presenze. Nozze da favola, le definirono, trasmesse in mondovisione, seguite in tv da 750 milioni di persone, mentre in 600mila si riversarono per le strade della capitale, pronti ad assistere al corteo. E ad ammirare la sposa.

Diana, raggiante ed emozionata (durante la promessa invertì i due nomi di Carlo, pronunciando erroneamente «Filippo Carlo»), indossava un abito di taffetà di pura seta color avorio, adornato da pizzi antichi e da uno strascico lungo 7,62 metri. Il vestito costava, allora, l’equivalente di 9mila euro, ed era stato disegnato dalla giovane coppia di stilisti David ed Elizabeth Emanuel, che lo descrissero come «un abito destinato a passare alla storia, ma creato secondo il gusto di Diana» e «adeguatamente drammatico». E così, maniche a sbuffo e merletti di Carrickmacross, il vestito era decorato anche con pailettes e 10mila perle. Un sogno, che le mamme di oggi, allora giovani come lei, ricordano e ammirano ancora. Una nota triste: era stato difficile da cucire e da sistemare, perché Diana – a causa della pressione mediatica e per il sospetto che Carlo si incontrasse con Camilla – aveva iniziato a soffrire di attacchi di bulimia, passando da una taglia 46 a una 42. La sua bellezza di quel giorno era dunque già funestata da un destino crudele.

Il suo, comunque, è solo uno tra i tanti indimenticabili abiti da sposa della storia, famosi perché a vestirli fu una principessa o perché furono indossati sopra calzettoni e scarpe da tennis. Ecco allora una gallery delle spose celebri più belle (o più originali) di tutti i tempi. Ad accomunarle, appunto, l’abito che hanno portato un solo giorno della loro vita. Di cui, nelle didascalie, vi raccontiamo caratteristiche e curiosità.