Hevia al Castello di Pagazzano
Dalle verdi colline delle Asturie alla bassa bergamasca, dalla costa rocciosa del nord della Spagna al suggestivo palcoscenico del castello di Pagazzano: la cornamusa elettronica del musicista spagnolo Hevia è pronta per dare spettacolo nella nostra provincia venerdì sera dalle 21, nell'ambito della rassegna folk “Andar per musica”, giunta alla trentesima edizione. Un concerto che, come ogni serata del piper iberico, è molto di più di un semplice evento musicale, ma un vero viaggio tra suoni antichi e nuovi, melodie tradizionali rivitalizzate attraverso un accompagnamento quasi futuristico, quello della gaita midi, lo strumento più popolare della musica europea da lui stesso trasformato in veste elettronica. Venerdì sera il gaitero asturiano sarà sul palco assieme alla sorella María José e al pianista Roberto Jonata, alternandosi tra prezzi del suo grande repertorio ad arrangiamenti di brani tradizionali.
La storia di José Angel Hevia Velasco s'intreccia tutta attorno a questo strumento, la cornamusa, “incontrata” per la prima volta quando aveva solo 4 anni durante una processione religiosa: era solo un bambino Hevia, eppure si stupì nel vedere che suonatore e strumento erano quasi una cosa sola, armoniosi nel produrre quel suono tanto melodico. Fu così che s'innamorò della gaita asturiana, e cominciò a prendere lezioni di musica: tre volte alla settimana saliva su un pullman per Gijon, dove ad aspettarlo c'era il maestro Armando Fernández.
A nemmeno vent'anni aveva cominciato lui stesso a dare lezioni di musica, rendendo sempre più diffusa tra i giovani asturiani la passione per la cornamusa. Ma soprattutto aveva iniziato ad esibirsi, affiancato ben presto da María José, la sorella, che intanto aveva imparato i ritmi tradizionali con cui suonare il tamburino. Quanto alla cornamusa elettrica, la sua nascita è legata al tentativo di risolvere uno dei problemi più frequenti per i suonatori di questo strumento: i vicini di casa, troppo spesso infastiditi dalle sue esercitazioni. Hevia, assieme all'allievo e programmatore informatico Alberto Arias, misero assieme alcuni pulsanti di una slot machine a creare una sorta di scala di plastica, e così inventarono un prototito della gaita midi, lo strumento che ha reso il musicista spagnolo celebre in tutto il mondo.
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In questo modo, la cornamusa elettronica è stato il biglietto che gli ha regalato popolarità, lanciando nel 1997 in particolare il suo primo album da solista, Tierra de nadie, che in Spagna ha venduto un milione di copie e che lo ha portato ad esibirsi in 40 Paesi diversi. In Italia lo abbiamo conosciuto in quell'occasione: dalla raccolta è tratta la melodia di Busindre Reel, che fu scelta come colonna sonora per uno spot di auto. Tre anni dopo, il successo si ripete con Al Otro Lado, per poi proseguire con Étnico ma non troppo e infine Obsessión, nel 2007. Tutti album dominati da musiche tradizionali arrangiati in chiave moderna, alla continua ricerca di nuovi ritmi, tecnolgie e sonorità con cui esaltare la sua cornamusa. Per produrre la quale, nel frattempo, ha aperto una piccola azienda: nel nord di Madrid, Hevia ha messo in piedi un piccolo business che realizza e vende strumenti musicali tradizionali, del quale è diventato vero e proprio manager.