Il coro "Gli Harmonici" a Paladina per Sant'Alessandro: appuntamento sabato alle 20.45
Con la fisarmonica di Nadio Marenco e il pianoforte di Francesco Locatelli, le voci del gruppo eseguiranno un programma caratterizzato da sonorità dalla forte connotazione spirituale (ma non solo) e incentrato quasi esclusivamente su autori del Novecento

Il coro "Gli Harmonici" è pronto a dare voce, letteralmente, a Fiori di sacre aurore musicali, l'evento musicale che si terrà sabato 23 agosto, alle ore 20.45, nella Chiesa parrocchiale di S. Alessandro, a Paladina, per la festa del patrono. Coadiuvate da Francesco Locatelli al pianoforte e, in contrappunto con le polifonie quasi organistiche della fisarmonica di Nadio Marenco, le voci di queste trenta giovani (tutte ragazze tra i 15 e i 32 anni) renderanno memorabile la serata.
Il programma
Il programma, caratterizzato da sonorità dalla forte connotazione spirituale (ma non solo) e incentrato quasi esclusivamente su autori del Novecento, a parte qualche rara eccezione rappresentata dal mottetto Confitemini Domino di Alessandro Costantini (ca. 1581-1657) e dal coro “Hebe deine Augen auf zu den Bergen” (tratto dall'oratorio Elias op. 70) di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847), rileggerà brani di Franz Xaver Engelhart, Xabier Sarasola, Ola Gjeilo, Bob Chilcott, John Rutter, Samo Vovk. Il programma ha inizio con Altissimu Onnipotente, antica lauda spirituale di epoca medievale nell'elaborazione di Riccardo Giavina.
Si prosegue con Costantini e Mendelssohn, per poi passare all'Ave Maria di Engelhart (1861-1924) su testo in lingua tedesca, con il canto della preghiera mariana che fa da contrappunto ad un suono di campane, descritto nel testo stesso. Il brano è eseguito dal coro in posizione spazializzata. Al Pater noster di Xabier Sarasola, compositore, direttore di coro e violinista nato nel 1960, fa seguito Ubi Caritas del norvegese Ola Gjeilo, uno dei brani oggi più eseguiti per la sua profondità emotiva. Gloria, Sanctus, Benedictus e Agnus Dei, tratti dalla conosciutissima A Little Jazz Mass del britannico Bob Chilcott (1955), precedono invece A Gaelic Blessing di John Rutter (1945). Conclude un duetto di canti popolari: Ta na Solbici di Samo Vovk, che fonde elementi della tradizione vocale della Val Resia (Friuli Venezia Giulia) e Niska Banja, canto di origine serba nell'elaborazione di Nick Page, proposto in versione coreografata e con gli interventi della fisarmonica. A fare da contrappunto al coro ci saranno anche le incursioni solistiche di Nadio Marenco, il quale, con la bravura che lo contraddistingue, si cimenterà nelle Variazioni su Fra' Martino arrangiate da Sergio Scappini e dallo stesso Marenco e in componimenti di Astor Piazzolla (Ave Maria, Libertango) e dell'ucraino Nikolai Chaikin (Scherzo e Finale dalla Sonata n. 1 in si minore).
Il coro
Il Coro Gli Harmonici, fondato nel 2009, è famoso e apprezzato ormai a livello nazionale con la partecipazione a eventi musicali anche in vari Paesi come Spagna, Turchia, Ungheria e Russia, spesso su invito di istituzioni pubbliche. Le collaborazioni con enti lirici e le partecipazioni a importanti incisioni discografiche sono numerose. Nel 2011, il coro ha partecipato al tour Ivy della cantante Elisa. Tanti poi i premi colllexionati, l'ultimo in ordine cronologico, il terzo posto alla prima edizione del Concorso corale nazionale della città di Chiari (Bs) 20224, nella categoria Voci pari.
L’iniziativa è promossa dalla Parrocchia di Paladina nell'ambito dei festeggiamenti patronali per S. Alessandro, e con la direzione artistica di Alessandro Bottelli.