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Il film da vedere nel weekend Captain America - Civil War
Regia: Anthony Russo, Joe Russo.
Cast: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Jeremy Renner, Don Cheadle, Anthony Mackie, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Daniel Brühl, Chadwick Boseman, Emily VanCamp, Frank Grillo, Martin Freeman, Mark Ruffalo, Paul Rudd
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.
Non è passato molto dall’attesissimo conflitto di Batman v Superman all’interno dell’universo narrativo della DC Comics e da tempo si aspettava la “risposta” della Marvel, che è stata la prima ad aprire la stagione dei cinefumetti, come ormai vengono chiamati. Il tema dominante all’interno di queste ultime pellicole (il 2016 sarà un anno particolarmente fortunato per questo genere, altri titoli sono attesi) sembra proprio essere quello della lotta interna alla fazione degli eroi, che prendono il posto degli antagonisti nelle narrazioni cinematografiche. Se infatti all’inizio della carriera delle varie star Marvel erano i super-cattivi a farla da padrone (Loki per Thor, Teschio Rosso per Capitan America), sembra che ormai i protagonisti siano obbligati a confrontarsi fra di loro in una tenzone senza esclusione di colpi. Lo avevamo già intuito nei precedenti crossover targati The Avengers e la sensazione esce rafforzata anche da questo nuovo Civil War.
Diretto da Anthony e Joe Russo, richiamati dietro la macchina da presa dopo la buona prova di The winter soldier, il film si apre dove si era concluso l’acclamatissimo The Avengers: Age of Ultron. Dopo uno scontro tanto colossale, le potenze del mondo chiedono formalmente ai Vendicatori di mettersi al servizio degli stati sovrani, ma non tutti sono d’accordo; l’abitudine alla liberà di alcuni (primo fra tutti Capitan America), si scontra così con l’accondiscendenza di altri (capitanati da Iron Man), d’accordo con l’idea di cominciare ad agire in forma legale e riconosciuta. Si creano così due opposte fazioni con a capo gli eroi più carismatici: se non bastassero i conflitti interni ai Vendicatori, i nostri si troveranno impegnati a fronteggiare la minaccia di un pericoloso e misterioso terrorista.
Nonostante sia strettamente legato al precedente lungometraggio degli Avengers, Civil War è innanzitutto il momento culminante per potere drammatico e spettacolare, della trilogia dedicata a Capitan America, il più “concreto” e storicamente radicato dei Vendicatori. Sì, perché è bene ricordare che, a fronte della sua partecipazione alle azioni degli altri Avengers, il Capitano è prima di tutto un soldato americano trapiantato a forza dalla seconda guerra mondiale. Sembra quasi che, come è stato saggiamente notato, i film su Capitan America siano un modo per la Marvel di confrontarsi con la storia (e con le brutture) del loro Paese, attraverso alcuni passaggi obbligati e irrinunciabili. A conti fatti, cosa c’è di più reale e quotidiano del terrorismo in questi ultimi mesi?
Non ci sono super malvagi in questo film e la guerra fra i supereroi è “civile” perché non si svolge per sventare una minaccia oscura e lontana. Gli schieramenti contrapposti sono, a conti fatti, appartenenti al bene e questo ci mostra molto chiaramente quanto già Batman v Superman e prima ancora i film di Nolan ci avevano fatto intuire: e se fossero gli eroi stessi la causa dei pericoli del mondo? In quel caso, da che parte sta il bene? Certamente non dalla parte del terrorista, viene da dire, ma anche per quello che lo riguarda ci sono alcune considerazioni da fare: è così quotidiano nella sua follia che lo spavento più grande viene dalla consapevolezza che, appunto, potrebbe essere chiunque.
Per il resto, come sempre nelle produzioni dei Marvel Studios, il film scorre in maniera piacevolissima e il comparto di effetti speciali rende le scene d’azione, sempre più coreografiche e pompose, un vero piacere per gli occhi: mai come nei film dedicati ai supereroi si vede dispiegato lo spettacolo del progresso tecnico del cinema. Un film consigliato a tutti, perché forse più profondo di quanto non si potrebbe credere a prima vista.
