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Con il trailer
Il film da vedere nel weekend Revenant, è la volta buona Leo?
Regia: Alejandro González Iñárritu.
Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck, Paul Anderson, Kristoffer Joner, Joshua Burge, Lukas Haas, Brendan Fletcher, Duane Howard, Arthur Redcloud, Melaw Nakehk'o, Brad Carter,Kory Grim, Robert Moloney, Christopher Rosamond, McCaleb Burnett, Grace Dove.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.
È ormai divenuto un motivo ricorrente per internauti e cinefili quello di fare ironia sulla mancata vittoria di Leonardo di Caprio di un Oscar come migliore attore protagonista. Negli ultimi anni sembrava esserci andato sempre più vicino, appoggiandosi a registi di indubbio talento e visionarietà come Martin Scorsese, ma l’ambito premio non è ancora arrivato. Oggi, pochi giorni dopo la pubblicazione delle candidature definitive agli Academy Awards di quest’anno, il film di Alejandro Gonzalez Iñarritu Revenant – Redivivo, che vede proprio di Caprio come protagonista, la speranza dei fan sembra riaccendersi. Non è ancora possibile prevedere chi vincerà le agognate statuette, ma anche se i concorrenti di valore non mancano, è indubbio che il film e l’interpretazione del noto divo hollywoodiano siano assolutamente meritevoli di un riconoscimento. Sì, perché bisogna riconoscere che Iñarritu è un cineasta dalle grandi performance (il suo ultimo Birdman è stato un successo notevole) che piace molto anche all’Academy.
Ispirato ad eventi realmente accaduti, il film è ambientato intorno al 1820, nel pieno dell’espansione territoriale degli Stati Uniti d’America. Tutti sono alla ricerca di un guadagno da ricavare sulla pelle degli indigeni e le regioni inesplorate del Paese sono ancora diverse. Nell’ambito di una di queste spedizioni si distingue Glass, che conosce molto bene il territorio d'azione: suo è il compito di riportare il gruppo alla base, mentre dedica particolare cura a suo figlio, di etnia indiana. Gravemente ferito a seguito di uno scontro con un orso, Glass viene abbandonato e tradito dai suoi. Tornato alla vita, come lascia intendere il titolo del film, egli comincerà a consumare la sua vendetta.
Fra Birdman, ultima e già citata fatica del regista, e questo nuovo The Revenant, sembra scorrere un abisso. Se il primo era articolato, complesso e arrivava a ragionare su concetti fondamentali del cinema come la visione, la realtà, lo star system, il secondo si “accontenta” di una maggiore semplificazione formale e si interroga su elementi che forse hanno meno a che fare con il linguaggio cinematografico ma toccano più da vicino l’umanità dei personaggi. Abbandonate le mille sfumature delle storie di ambientazione contemporanea, Iñarritu torna al passato, in un momento chiave della storia americana, e ci propone un film dove non ci sono mezze misure: buoni e cattivi sono immediatamente identificati, fino in fondo.
Su tutti emerge (non ci si poteva aspettare nulla di meno) l’ottima interpretazione di di Caprio che, abbandonati gli eccessi di alcuni suoi carismatici personaggi (pensiamo a J Edgar, Il grande Gatsby e The wolf of Wall Street), ci regala una performance diversa dal solito, per la maggior parte del tempo muta e quindi tutta basata sul rifiuto della gestualità esasperata e della parola veloce. Il risultato è un film ibrido, che gioca con le forme e con i generi, collocandosi al confine con un racconto epico come il western. Sì, perché come Tarantino (attendiamo con ansia il suo ultimo film), anche Iñarritu si cimenta con il genere che in parte ha fondato il cinema americano classico, prendendolo come modello da modificare e rinnovare liberamente, guardando alla tradizione dei moderni più che a quella dei grandi maestri del passato.
