L'incredibile baraccopoli in un grattacielo di Caracas
Si trova a Caracas, non in Israele, anche se si chiama Torre di David. È l’edificio reso famoso in tutto il mondo da Iwan Baan. Oggi sono iniziate le operazioni di sgombero della sua variopinta popolazione.
Olandese del 1975, Baan è il fotografo più amato dai grandi architetti contemporanei. Ha vinto tutto quel che c’è da vincere nel suo campo. È stato paragonato a artisti da leggenda come Diane Arbus (che però fotografava persone) per il fatto che i suoi scatti sono allo stesso tempo pittura, grafica e messa in evidenza della struttura profonda – emotiva e razionale – della “cosa” che catturano senza con questo volerla imprigionare. Perché lo sguardo di Baan è sempre lieto, complice, misericordioso.
Uno dei momenti più noti della sua attività è stato l’incontro con la Torre Confinanzas, un grattacielo di Caracas che avrebbe dovuto ospitare banche ed è stato invece abbandonato – incompiuto - per la sopravvenuta crisi finanziaria. Col nome mutato in Torre di David è diventato la più grande baraccopoli verticale del mondo, e l’oggetto del lavoro che Baan ha portato alla Biennale di Venezia del 2012.
Dal 24 luglio la Torre di David è stata sgomberata. La gente che vi abita è stata portata in una zona nuova della città più sicura e confortevole. Nessuna violenza. Bruno Zevi, uno dei nostri maggiori architetti – l’anticlassico, come è stato definito – soleva ripetere che il Colosseo è certamente molto più bello adesso di quando era tutto intero. Ne siamo convinti anche noi. Anche la Torre – esempio di “architettura senza architetti”, per usare un’espressione del suo fotografo – rimarrà certamente più bella nelle immagini della sua disfatta che nella perfezione del suo completamento. Se mai si farà.