La "Culla per la vita" di Bergamo: serata sulla sua storia e su come funziona
L'evento è organizzato alla sede della Croce Rossa a Bergamo, in via Croce Rossa 2. L'obiettivo è informare e aiutare. Appuntamento il 10 maggio
Sarà una serata informativa, ma anche di confronto su un tema importante e al contempo delicato quella in programma venerdì 10 maggio, alle ore 19.30, alla sede di Loreto della Croce Rossa. L'obiettivo è spiegare ai cittadini e in particolare alle donne in difficoltà le diverse opportunità che lo Stato italiano offre, dalla possibilità di partorire in anonimato in ospedale alla possibilità di affidare il neonato alla Culla per la Vita.
Una culla al centro
L'evento sarò aperto dal presidente della Croce Rossa Italiana (comitato di Bergamo) Maurizio Bonomi e dalla Presidente di Aidm Bergamo, la dottoressa Fabiola Bologna. Interverranno Regina Barbò che parlerà della storia della Culla per la Vita nella città di Bergamo, istituita per la prima volta nel 2007 al monastero Matris Dominis e dal 2019 trasferita alla sede della Croce Rossa; Federica Di Sieno che farà una sintesi della attività che ruota intorno alla Culla per la Vita e delle prospettive future dei bimbi nati; Paola Rosaschino che spiegherà la legislazione italiana e i numeri in provincia di Bergamo e Patrizia Morganti che ci aprirà ad uno sguardo internazionale portando l0esperienza delle culle diffuse in Africa.
Per le donne in difficoltà
Fabiola Bologna sottolinea: «La serata sarà un'importante occasione per informare la nostra comunità e ricordare alle donne in gravidanza che si trovano in difficoltà a non sentirsi sole perché possono rivolgersi e affidarsi ai consultori, ai centri di aiuto alla vita e che vi è il diritto a partorire in anonimato in ospedale in piena sicurezza per se stesse e il bambino e che c’è anche la culla per la vita che può accogliere il neonato nel pieno rispetto della privacy».
«Diciamo sempre sì a chi ha bisogno»
E Maurizio Bonomi, concentrandosi sull'operatodella Croce Rossa di Bergamo, aggiunge: «Noi rispondiamo immediatamente in modo affermativo a chiunque abbia bisogno o sia in un momento di difficoltà. La Culla rappresenta per noi una possibilità in più, oltre alle altre presenti a norma di legge negli Ospedali, per le donne che decidono di affidare il loro bimbo, noi accogliamo senza chiedere nulla, senza giudicare. È con questo spirito che in questi anni abbiamo curato e gestito la culla».