La foto perfetta di Capodanno raccontata dalla ragazza in rosso
Probabilmente, quando il fotografo freelance Joel Goodman ha agguantato la sua macchina e ha scattato, non si aspettava succedesse tutto questo. E probabilmente non se lo aspettavano neppure quelli del Manchester Evening Post quando hanno messo lo scatto di Goodman in una galleria fotografica della notte di Capodanno a Manchester. A dirla tutta siamo certi che neppure Roland Huges, produttore della BBC che ha ripostato l’immagine su Twitter con un semplice commento («pare un bel quadro») si aspettava tutto questo. E invece… e invece una semplice foto che racchiude tutti gli eccessi di un 31 dicembre a Manchester è diventata un fenomeno globale, capace di incantare come solo i più grandi capolavori artistici della storia sono in grado di fare.
So much going on this pic of New Year in Manchester by the Evening News. Like a beautiful painting. pic.twitter.com/szKKRM4U4i
— Roland Hughes (@hughesroland) 1 Gennaio 2016
La foto che pare un quadro. Un momento come tanti in una notte di festa in quel di Manchester (dove, a quanto pare, nei pub non si va per il sottile): un intervento di polizia, forse dopo qualche parola e spintone di troppo, auto bloccate, due ubriachi a terra, curiosi che buttano l’occhio con nonchalance. Eppure è bastato un retweet perché il web si scatenasse e il mondo si aprisse alla meraviglia dell’arte inaspettata. Perché la verità è che questa foto pare veramente un quadro. Lo dimostra anche lo studio: sovrapponendo all’immagina la spira mirabilis del Fibonacci, si nota che «la realtà si è disposta in un geometrico equilibrio di forma e significato» (cit. Henri Cartier-Bresson). Tutto è al suo posto, manco a farlo apposta: c’è l’uomo in blu, un po’ isolato, che si protende sull’asfalto umido alla disperata ricerca di un nuovo, forse ultimo, sorso di birra; ci sono i poliziotti che afferrano l’altro uomo steso, cuore del “dipinto”; dietro, come in un coro greco, l’immancabile presenza di chi osserva, silenzioso; lì affianco la donna in rosso, che grida e supplica, almeno nelle movenze.
La bellezza, qui, non riguarda certamente quello che l'immagine contiene, che è null’altro se non la sintesi di una serata di eccessi alcolici, di risse e di festeggiamenti finiti male in pieno stile british. La bellezza sta in come tutto questo viene rappresentato. Sul web hanno scomodato Michelangelo, altri il Rinascimento, altri ancora la sezione aurea. La fotografia scattata da Joel Goodman ha conquistato i principali quotidiani internazionali e i social. Ma la vera domanda è una: perché? Una spiegazione, forse la più credibile, l’ha offerta su Repubblica Michele Smargiassi: «La cultura visuale collettiva abita nei nostri occhi senza bisogno di enciclopedie. Chiunque di noi vede troppe immagini nella vita per non udire con gli occhi una certa eco, quando s'imbatte in un'immagine azzeccata come questa, che rimbomba di echi come l'orecchio di Dioniso. Non c'è neppur bisogno di scomodare la storia della pittura, basta vivere nell'iconosfera presente, è lei che seleziona per noi le eredità del passato».
@hughesroland seems the people and actions are on interesting axi and regions pic.twitter.com/2THCzlBF2T — Groen Maar Niet Gek (@GroenMNG) 1 Gennaio 2016
La realtà dietro la "tela". Ma se andassimo oltre, oltre l’impatto visivo, oltre la poesia abilmente scritta dai social, oltre la postproduzione che rende quest’immagine così tremendamente moderna ma al contempo medievale (come ricorda Smargiassi, date un occhio alle pale d’altare dell’epoca e diteci se non ricordano l’uso dei filtri di Instagram); se andassimo oltre tutto questo, cosa rimane? Rimane un’immagine di persone che non se la passano proprio alla grandissima. Probabilmente i soggetti al centro del “dipinto” fotografico avrebbero preferito che tutta questa arte fosse rimasta nascosta nel rullino digitale di una fotocamera, invisibile ai più. Ora, invece, sono ricercati come delle star. E se l’oramai mitico uomo di blu vestito, identificato dai giornalisti del Manchester Evening Post, ha preferito rimanere nell’anonimato e non commentare, ha deciso invece di parlare la supplicante ragazza impellicciata con la gonna rossa. Si tratta di Hannah Kirby, la quale ha riferito al quotidiano di Manchester come i due uomini a terra (ben lontani dalla sobrietà) sono due suoi amici. Partiamo dal protagonista più affascinante, l’uomo in blu: «Due secondi prima della foto era stato spintonato ed era finito a terra». Cadendo, però, è riuscito a salvare la sua bottiglia di Desperados, una birra aromatizzata alla tequila. «Non stava tentando di raggiungere la birra – spiega Kirby –. È stato un momento concitato, è finito a terra, ma era riuscito a evitare che la bottiglia si rompesse». E l’altro uomo? Quello che i poliziotti, nella foto, hanno immobilizzato? «Non l’hanno arrestato alla fine – ci tiene a precisare la ragazza –. Qualche botta, ma stava bene».
Ora, cosa c’è di poetico in tutto ciò? Nulla, assolutamente nulla. Eppure il nostro occhio, in questa grottesca rappresentazione reale della realtà, ha saputo scovare l’arte. Ha saputo guardare oltre due ubriaconi, un gruppo di guardoni e un intervento di polizia. Al resto ci hanno pensato i social.