Fra cinema e memoria

"La Valanga Azzurra": a Leffe l'epopea dell'Italia sugli sci, ricordando Fausto Radici

Doppia proiezione il 15 e 17 novembre al Teatro Centrale del paese della Val Gandino: con il docufilm di Veronesi si ricorda l'indimenticato campione che trionfò due volte in Coppa del Mondo

"La Valanga Azzurra": a Leffe l'epopea dell'Italia sugli sci, ricordando Fausto Radici
Pubblicato:

di Giambattista Gherardi

Due proiezioni per ricordare un grande campione, amato e stimato dalla sua gente. Arriva anche al Cinema Centrale di Leffe (venerdì 15 novembre alle 21 e domenica 17 novembre alle 16, ingresso 7 euro) il docufilm La Valanga Azzurra del regista Giovanni Veronesi. Sarà un’occasione per ricordare il campione leffese Fausto Radici, per onorare la memoria del quale alla serata di venerdì 15 novembre è annunciata la presenza di Piero Gros e Franco Bieler.

La Valanga Azzurra è un film dedicato ai leggendari anni ’70, quando lo sport italiano era ai vertici nello sci alpino grazie alle imprese di campioni come Gustavo Thoeni e Pierino Gros, che insieme dal 1971 al 1975 conquistarono cinque Coppe del Mondo assolute consecutive. Erano gli alfieri di una squadra (la Valanga Azzurra, appunto) che in pochi anni sbaragliò il campo in ogni specialità e classifica.

L'espressione "Valanga Azzurra" è di origine giornalistica e fu usata per la prima volta da La Gazzetta dello Sport dal giornalista Massimo Di Marco a commento della gara di slalom gigante di Berchtesgaden, in Germania Ovest, del 7 gennaio 1974. In quell'occasione la squadra italiana ottenne un risultato mai conseguito prima di allora da nessuna nazionale, aggiudicandosi le prime cinque posizioni della classifica finale con Gros, Thoeni, Stricker, Schmalzl e Pietrogiovanna.

Fra tanti campioni di quell’epopea (chiusasi nel 1979 con la tragica caduta di Leonardo David, poi morto nel 1985) Leffe ricorda in particolare Fausto Radici, figlio di Gianni e Luciana Radici, noti industriali della Val Gandino.

Per tutti i leffesi basta ancor oggi solo il nome di battesimo per evocare ricordi indelebili. Fausto nel 1973 vinse la Coppa Europa assoluta e quella di slalom, specialità in cui vinse anche un titolo italiano nel 1974 e soprattutto le memorabili gare del 1976 in Coppa del Mondo (dove conquistò anche altri tre podi) a Garmisch e Madonna di Campiglio. La rinomata 3 Tre disputata sul Canalone Miramonti il 19 dicembre 1976 vide Radici sul gradino più alto del podio, seguito da Gros e Thoeni, con Bieler settimo e Paolo De Chiesa miglior tempo della seconda manche. Fu l'ultima tripletta azzurra di quell'epoca d'oro.

Fausto Radici era sposato con Elena Matous (vincitrice della Coppa Europa 1974 e già sindaco di Leffe) e padre di Alessandro e Vittoria. Morì nel 2002 a soli 48 anni.

Commenti
Egidio

una bella e brava persona che purtroppo venne travolta da un investimento truffa siglato da quei bidoni truffatori degli argentini,che inoltre hanno rovinato molte persone sopratutto anziani che avevano investito nei bond la loro liquidazione

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali