Dalla Valtellina a Bari

Le 5 ciclovie più belle d'Italia (aspettando quella sul Garda)

Le 5 ciclovie più belle d'Italia (aspettando quella sul Garda)
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La conferma ufficiale è di pochi giorni fa: lungo il lago di Garda verrà realizzata una delle piste ciclabili più belle d’Europa e si chiamerà Garda by bike. Il progetto prevede un anello percorribile unitario di 140 chilometri che metterà in collegamento i tratti di ciclabile già esistenti e che oggi sono già una forte attrattiva turistica, soprattutto la Desenzano-Salò, ma anche quelle nei Comuni di Limone, Gargnano e Toscolano. I passaggi più spettacolari saranno quelli tra Bresciano di Limone e il Trentino, dove sono previste passerelle sospese a picco sul lago, quasi a filo dell’acqua. Il costo, anche a causa delle difficoltà tecniche, come la messa in sicurezza dei alcuni punti rocciosi, è di 102 milioni di euro ripartiti tra le tre Regioni interessate, in base alle relative competenze territoriali: 44,8 la Lombardia, 17,8 il Veneto e 39,4 Trentino. Il taglio del nastro è previsto fra cinque anni. Nell’attesa che sia agibile questo capolavoro, gli amanti della mountain bike possono tenersi in allenamento andando un po' più in là, ma sempre in Italia, sfruttando le ciclovie più belle del Belpaese.

 

1) Sentiero Valtellina

Lo abbiamo qui vicino, a poca distanza da Bergamo, è la meta ideale per chi voglia praticare mountain bike in modo non troppo impegnativo. Il sentiero attrezzato si estende per più di 100 chilometri costeggiando il fiume Adda, totalmente immerso nella natura del fondovalle valtellinese. Si parte da Colico, sulle rive del lago di Come e si può raggiungere, con un po’ di impegno, il paese di Bormio, ma sappiate che, superato Tirano, il dislivello comincerà a farsi sentire. È attivo un servizio di noleggio che permette di affittare biciclette di diverse tipologie e restituirle lungo la via, nelle numerose aree di sosta attrezzata, inoltre la ferrovia corre parallela a buona parte del tracciato, rendendo molto agevole pianificare la vostra gita.

 

2) Ciclovia dei Borboni

Andiamo al Sud: circa 334 chilometri di pista pianeggiante lungo le campagne di Campania e Puglia, si parte da Napoli e si arriva a Bari. Paesaggisticamente molto vario e con un clima favorevole per quasi tutto l’anno, il percorso di snoda intrecciando molti paesi rurali dell’entroterra. Il punto di partenza è la centralissima piazza del Plebiscito, usciti dalla città si imbocca la Via Nazionale delle Puglie, lasciandosi pian piano alle spalle i tratti più trafficati e raggiungendo la Valle dell’Ofanto. Infine, il rigoglioso parco naturalistico dell’Alta Murgia. Oltre alla direttissima, tra i due capoluoghi esiste anche una variante altrettanto interessante che tocca la Basilicata e che da Bari porta a Matera in 80 chilometri.

 

3) VenTo

Un lungo percorso che attraversa il Nord Italia collegando Torino a Venezia e passando per numerose città d’arte. Sicuramente una delle cicliovie italiane più interessanti nel panorama internazionale. In realtà si tratta di un progetto del Politecnico di Milano che ha sviluppato e sta sperimentando una tipologia di infrastruttura leggera, disegnando un percorso che sfrutta e unisce ciclabili preesistenti, argini e strade e bassa percorrenza. Ne hanno tratto anche un film: Vento, l’Italia in bicicletta lungo il fiume Po, un road movie su due ruote che racconta il diario di viaggio dei cinque progettisti del Politecnico lungo i 679 chilometri della via, che unisce Piemonte e Veneto. Otto giorni lungo il fiume tra campagne, città d’arte e parchi naturali ( il 40 per cento del percorso complessivo si trova dentro aree protette).

 

4) Pista ciclabile del lago di Varese

Anche in questo caso è un anello intorno al lago, per un’estensione di 29 chilometri. Molto tranquillo. Ben attrezzato e provvisto di aree di sosta e fontanelle, permette di godere della tipico paesaggio prealpino con i tipici canneti. Imboccato il percorso a Buguggiate si raggiunge il santuario della Madonna del Lago ad Azzate, più avanti, lasciate un momento le bici, si può fare un’escursione a Cazzago Brabbia, dove si trovano ancora alcune antiche ghiacciaie per la conservazione del pescato. Continuando per Biandronno, invece, potrete visitare, previo breve uscita in barca, l’Isolino Virginia e il suo minuscolo museo archeologico, mentre a Lido Della Schiranna, animato lungolago varesino, potrete riposarvi in uno dei numerosi ristoranti e bar prima di continuare qualche chilometro e chiudere il cerchio.

 

5) Ciclabile di Pusteria

Nonostante sia stata tracciata nel cuore delle Dolomiti e possa vantare un panorama unico sulle montagne calcaree, questa ciclovia di circa 75 chilometri non ha grandi dislivelli ed è quindi adatta a ogni tipo di escursionista. Si allunga attraversando il fondovalle partendo da Bressanone per raggiungere infine San Candito, entrambe dotate di stazione ferroviaria. Uscendo dalla città, a poco meno di 2 chilometri, si incontra l’Abbazia di Novella (famosa anche per i suoi vini) poi, attraversato l’Isarco, si arriva fino a Sciaves, dove sorgono le fortificazioni Sperre Rienz-Valser Bach-Schabs, costruite dal Fascismo per contrastare una possibile invasione tedesca, nonostante l’alleanza. La strada prosegue tra i castelli e fortificazioni caratteristici del Basso Tirolo fino a Brunico, centro culturale locale, dove nel castello cittadino, potrete visitare il museo della montagna voluto da Reinhold Messner.

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