In bianco e nero

Le foto di Mosè Rigotti, che raccontano l'anima vera e profonda di Ponte San Pietro

Inaugura oggi (21 giugno) una retrospettiva dedicata al fotografo scomparso nel 2024. Quarantadue scatti tra volti, emozioni e quotidianità

Le foto di Mosè Rigotti, che raccontano l'anima vera e profonda di Ponte San Pietro
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di Laura Ceresoli

Un tuffo nel passato alla ricerca delle radici, delle persone e delle storie raccontate attraverso “Gli scatti di Mosé”. Parte da qui la mostra che oggi (sabato 21 giugno), alle 17.30, inaugurerà nella sala civica "Oriana Fallaci" di Ponte San Pietro. Una retrospettiva dedicata al fotografo Rigotti scomparso nel 2024, che per oltre sessant’anni ha saputo raccogliere, fotogramma dopo fotogramma, l’aroma, le sfaccettature e l’amore per il suo paese.

Curato dall'assessorato alla Cultura e dall’Archivio storico dell'immagine coordinato da Massimiliano Sana, l’allestimento riunisce 42 immagini in bianco e nero che raccontano non solo la cronaca, ma l’intimità delle persone, le loro feste, le loro lacrime, le loro sfide, dal battesimo alle nozze, dal compleanno all’ultimo saluto.

Come in un album di famiglia, ogni foto riporta alla memoria volti, luoghi, emozioni. È il caso del battesimo del 1960, dove la piccola Marina Sana entra per la prima volta in chiesa sulle braccia delle madrine, circondata dai propri cari; o del primo compleanno di un bambino che ride, affacciato dal suo seggiolone, con una fetta di torta pronta per lui. C’è la purezza di un neonato che fa il suo primo bagnetto in un mastello di latta, cullato dalle braccia dell’ostetrica Ada Pezzani, che ha assistito al parto in casa come era di prassi a quel tempo. Era la moglie di Eugenio Rosati, per alcuni decenni capostazione a Ponte San Pietro; la loro figlia Mirella è stata sindaco dal 1990 al 1992.

70224799_Gli Scatti di Mosè - Mamma e bimbo
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70224802_Gli scatti di Mosè prima Comunione
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70224793_Gli Scatti di Mosè. È nata una nuova vita un bel maschietto tenuto dall’ostetrica signora Ada Pezzani
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70224805_Gianni Cardani e Mosé Rigotti
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Le foto raccontano momenti intimi come il saluto delle prime comunioni, dove le bambine in abiti bianchi e pizzi portano in processione le loro candide corone, mentre i maschietti siedono in giacca, cravatta, guanti bianchi, con la loro fascia di seta con frange dorate al braccio. C’è poi la sposa che, in un hotel di lusso, si scambia un bacio d’amore col marito, riflessi entrambi in uno specchio che fa da sfondo a quella che sarà una delle loro foto più care. E quella dove Vanna Rigotti, sorella di Mosè, gioca a fare la mamma con la sua bambola, in un salotto dal sapore d’epoca.

E una ballerina in tutù, scarpette da punta e in spaccata: è Carmen Giuseppina Zappi, figlia del parrucchiere Andrea Fara. Toccante è quella che raffigura Lucia Finazzi, una bambina in posa con una bambola che invece non era sua. Quella che tiene in braccio le era stata prestata dal fotografo Rigotti per l’occasione. Una situazione che riflette le difficoltà economiche dell’epoca. (...)

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