Le scritte nella neve di Città Alta
[Fotografie © Mario Rota/BergamoPost]
Una notte e basta, come fosse una magia. Quest'anno la neve ha voluto regalarci soltanto un assaggio di sé, almeno per ora. Una spruzzata di candore tra il gelo, zucchero a velo su una città che sa essere bella come un dolce appena sfornato. L'aspettavano in tanti e alla fine, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 gennaio, ha deciso di farsi vedere. Ma, come un stella del grande cinema, nel silenzio in cui è arrivata se n'è anche andata. E nonostante i più piccoli, all'ingresso a scuola, già sognassero mirabolanti battaglie a palle di neve e giganteschi pupazzi durante l'intervallo, purtroppo il sottile strato bianco che s'è posato su Bergamo non ha permesso grandi giochi. Ma la poesia, quella sì. In tanti, infatti, soprattutto giovani e turisti, hanno colto l'occasione per lasciare messaggi su quel sottile strato di fiocchi. Una poesia che si nasconde più nel gesto che nelle parole. Cuori, linee tondeggianti, iniziali che s'abbracciano e pure un po' di sano realismo. Il tutto in un paesaggio ibernato. Il fotografo Mario Rota ha girato Città Alta alla ricerca di questa poesia e l'ha trovata. E dopo che il gelo della notte l'ha fermata così, nel gelo di una mattina senza sole, lui l'ha immobilizzata in bellissimi e semplici scatti, che vi proponiamo. In attesa che, chissà, la neve torni, permettendo ai più piccoli di vivere la loro fiaba d'inverno.