Verrà terminata nel 2026

Le nuove torri della Sagrada Familia

Le nuove torri della Sagrada Familia
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La costruzione più che secolare della Sagrada Familia, la cattedrale di Barcellona disegnata da Antoni Gaudì, sta per terminare. Il comunicato è stato dato lunedì 2 novembre dal capoarchitetto, Jordi Faulí, il quale ha annunciato che i lavori si concluderanno entro il 2026, poiché si vorrebbe far coincidere il completamento dell’edificio con il centenario della morte del suo ideatore. L’aggiunta di alcuni elementi decorativi, tuttavia, potrebbe richiedere altro tempo, dai quattro ai sei anni di lavoro.

Ciò che resta da fare. Le squadre di costruzione sono impegnate a innalzare sei torri, che si aggiungeranno alle dodici già esistenti. Ognuna di queste è o sarà dedicata a figure religiose: una è votata alla Vergine, quattro agli evangelisti, dodici agli apostoli, mentre la più alta simboleggerà Gesù. Sarà sormontata da una croce e sorgerà sopra una camera che è stata progettata appositamente per sostenere il suo peso e per convogliare la luce solare dentro la chiesa. I lavori della camera sono stati appena terminati: si trova 60 metri sopra il pavimento dell’edificio e permette ai visitatori di avvicinarsi alle vetrate e al soffitto solcato da archi. All’inizio del 2015, inoltre, è stato annunciato che una cappella, progettata da Gaudì per la Sagrada Familia, sarà invece costruita in Cile. Sarà la prima opera ideata dall’architetto ad essere completata fuori dalla Spagna.

Spain Sagrada Familia Church
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A view of the Sagrada Familia Basilica, designed by architect Antoni Gaudi, in Barcelona, Spain, Wednesday, Oct. 21, 2015. Barcelona's breathtaking La Sagrada Familia Basilica has begun its final phase of raising six immense towers. Presenting the project Thursday, chief architect Jordi Fauli said the central "Tower of Jesus Christ," the tallest of the six, will rise 172.5 meters (566 feet) high, making it "the tallest religious building in Europe." (AP Photo/Manu Fernandez)

Spain Sagrada Familia Church
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Visitors of the Sagrada Familia Basilica, designed by architect Antoni Gaudi, in Barcelona, Spain, Wednesday, Oct. 21, 2015. Barcelona's breathtaking La Sagrada Familia Basilica has begun its final phase of raising six immense towers that officials say will make it Europe's tallest religious building. Presenting the project Thursday, chief architect Jordi Fauli said the central "Tower of Jesus Christ," the tallest of the six, will rise 172.5 meters (566 feet) high. (AP Photo/Manu Fernandez)

Jordi Fauli
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Chief architect Jordi Fauli, centre, speaks during a news conference explaining the progress of the work at the Basilica Sagrada Familia in Barcelona, Spain, Wednesday, Oct. 21, 2015. Barcelona's breathtaking La Sagrada Familia Basilica has begun its final phase of raising six immense towers that officials say will make it Europe's tallest religious building. Presenting the project Thursday, chief architect Jordi Fauli said the central "Tower of Jesus Christ," the tallest of the six, will rise 172.5 meters (566 feet) high. (AP Photo/Manu Fernandez)

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A detail of the Sagrada Familia Basilica, designed by architect Antoni Gaudi, in Barcelona, Spain, Wednesday, Oct. 21, 2015. Barcelona's breathtaking La Sagrada Familia Basilica has begun its final phase of raising six immense towers that officials say will make it Europe's tallest religious building. Presenting the project Thursday, chief architect Jordi Fauli said the central "Tower of Jesus Christ," the tallest of the six, will rise 172.5 meters (566 feet) high. (AP Photo/Manu Fernandez)

Una bellezza esagerata. Con i suoi 188 metri d’altezza, la Sagrada Familia sarà l’edificio religioso più alto d’Europa. I cantieri sono stati aperti nel 1883 e per 132 anni si è continuato ad aggiungere tasselli alla grandiosa costruzione voluta da Gaudì. Convinto che il suo cliente, Dio, non avesse fretta e che perciò valesse la pena di procedere con calma riflessiva, l’architetto si è lasciato ispirare dallo stile delle cattedrali gotiche e bizantine. La sua intenzione era quella di esprimere il credo cristiano attraverso la bellezza della costruzione, cercando e ottenendo una simbiosi tra forma e iconografia cristiana. L’architettura, nel suo complesso, è estremamente originale, lascia grande spazio alla luce e ai colori e si richiama alle geometrie della natura. Per alcuni è decisamente eccessiva.

Pareri contrastanti. Non è difficile immaginare i motivi per cui la Sagrada Familia è diventata uno dei luoghi culturali e turistici più visitati di Barcellona. Le dimensioni, la durata della “gestazione”, ne fanno un edificio unico al mondo, caratteristica che persino i più critici non possono non riconoscere. Nell’agosto del 1963, ad esempio, un certo Merloyd Lawrence scrisse sull’Atlantic una cronaca da Barcellona. Citò molte delle principali attrazioni della città, mettendo insieme i commercianti sulle Ramblas, il cibo e gli edifici progettati da Antoni Gaudí, «il grande architetto catalano». Aggiunse che molti «viaggiatori esigenti hanno trovato orrendi i suoi lavori» e che la Sagrada Familia era «una cattedrale incompiuta e disinvolta nella quale la pietra esplode in fantasie botaniche o straripa come cenere sciolta».

 

 

Definizioni “d’autore”. Salvador Dalí affermò che la Sagrada Familia era una «zona erogena tattile», mentre per Walter Gropius, architetto tra i fondatori del Bahaus, era «una meraviglia di perfezione tecnica». Ci si era messa pure la stampa, a dar definizioni. I giornali si erano sbizzarriti con espressioni pittoresche, del tipo «mostruosamente, ignobilmente kitsch», ma anche «il fiore all’occhiello del paesaggio architettonico di Barcellona», «sensuale, spirituale, stramba, esuberante», e poi «un ammasso di nidi di termiti di pietra gigante», una «casa di pan di zenzero cotta dal più folle dei maghi». E noi aggiungeremmo, meraviglia barocca (nel senso di mescolanza di stili).

Qualche polemica. Antoni Gaudì, l'architetto che progettò la Sagrada, e che morì nel 1926 dopo essere stato travolto da un tram, era un tipo estremamente puntiglioso. Aggiungeva dettagli, li modificava, costruiva plastici. Innalzò persino un mulo sulla facciata della chiesa, per vedere quale sarebbe stato l’effetto di una scultura rappresentante la Natività, creava “modellini” con tacchini e galline anestetizzati. Tuttavia, nonostante tutta l’attenzione prodigata da Gaudì affinché la sua fosse un’opera degna del divino committente, la forma attuale della basilica potrebbe coincidere con il progetto originale per meno della metà. Alcuni sostengono persino che la chiesa non dovrebbe essere finita, che dovrebbe restare, per così dire, una costruzione in-finita. Quel che è certo, tuttavia, è che il costo annuale per i lavori è pari a 25 milioni di euro, somma interamente coperta dai donatori privati e dai tre milioni di persone che visitano il sito. Come a dire, vox populi, vox Dei.

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