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L’immagine del condottiero: all’Accademia Carrara la mostra per i 550 anni dalla morte del Colleoni

L'esposizione ruota intorno al ritratto realizzato dal Moroni, considerato quello "ufficiale" del celebre capitano di ventura bergamasco

L’immagine del condottiero: all’Accademia Carrara la mostra per i 550 anni dalla morte del Colleoni

In occasione del 550° anniversario della morte del condottiero Bartolomeo Colleoni, il Luogo Pio della Pietà Istituto Bartolomeo Colleoni, in collaborazione con Accademia Carrar,a presenta la mostra COLLEONI 550. L’immagine del condottiero, a cura di Nicolò Colleoni. L’esposizione è un omaggio visivo al mito del condottiero esplorando, in uno schema di quattro cicli, la fortuna iconografica del celebre capitano di ventura. Ritratti, miniature, incisioni, sculture e medaglie a confronto, che ne hanno tramandato l’immagine nei secoli.

Il ritratto “ufficiale”

Fulcro del percorso espositivo allestito in Sala 11 è il Ritratto di Bartolomeo Colleoni di Giovan Battista Moroni (1521/24-1579/80), opera della collezione della Fondazione Colleoni, eccezionalmente in prestito all’Accademia Carrara. Il dipinto, restaurato da Delfina Fagnani nel 2022, è un ritratto postumo, di profilo “all’antica”, probabilmente realizzato dal pittore nel 1566 su commissione della Pietà Colleoni per celebrare il primo centenario della Fondazione.

Considerato il ritratto “ufficiale” del condottiero, il dipinto di Moroni si pone in dialogo con le altre opere, dalle prime raffigurazioni quattrocentesche – come la miniatura di Giovan Pietro Birago contenuta nel manoscritto di Antonio Cornazzano, proveniente dalla Biblioteca Angelo Mai, e la medaglia di Marco Guidizani della collezione Carrara – alle incisioni di Martino Rota e Giacomo Cotta.

Il percorso espositivo si pone come una riflessione sulla vera imago di Bartolomeo Colleoni, evidenziando come già immediatamente a ridosso della sua morte nel 1475 si fosse consolidata un’immagine fortemente celebrativa. Il volto che si è voluto tramandare, infatti, è quello di un uomo non più giovane, ma ancora nel pieno della propria energia virile, verosimilmente attorno ai 70 anni, cronologicamente non lontano da quel fatidico 19 febbraio 1466, giorno nel quale il condottiero, alla ricerca dell’immortalità, formalizzò nel Palazzo del Podestà e alla presenza del Consiglio Maggiore di Bergamo la donatio inter vivos che diede avvio alla Magnifica Pietà Colleoni.

«La mostra in Accademia Carrara fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione e conoscenza di Bartolomeo Colleoni – dichiara Sergio Gandi, assessore alla Cultura Comune di Bergamo -. L’amministrazione comunale partecipa infatti alle celebrazioni del 550° anniversario della sua morte, grazie alla collaborazione delle istituzioni culturali cittadine che conservano le memorie del capitano, Biblioteca Civica Angelo Mai e Accademia Carrara. Da un’idea del Luogo Pio della Pietà Istituto Bartolomeo Colleoni è nata questa preziosa mostra, che ruota intorno al ritratto di Colleoni realizzato dal Moroni e di proprietà della stessa Fondazione Colleoni. L’esposizione diventa occasione per approfondire l’origine e lo sviluppo della rappresentazione iconografica del condottiero, ricorrendo a una serie di opere esposte a rotazione (documenti membranacei, miniature, medaglie, fusioni, libri a stampa)».

La mostra sarà visitabile per circa un anno: dal 14 novembre 2025 al 9 novembre 2026.