Lo stagno più bello del mondo (come dentro un quadro di Monet)
Seki è una piccola cittadina nella prefettura di Gifu, in Giappone, nota per la produzione tradizionale di lame, dalle spade ai coltelli. Non si affaccia sul mare, a differenza di quasi tutte le altre località dell’arcipelago, ma non bisogna credere che le manchi il conforto dell’acqua. La regione, prevalentemente montagnosa, racchiude un lago limpidissimo che, nelle vicinanze di un tempio shintoista, dà luogo a uno stagno. Lo hanno definito lo stagno più bello del mondo e le immagini rendono ragione di un apprezzamento simile. Le acque cristalline permettono di osservare il fondale, esaltano i colori brillanti di foglie, ninfee e pesci. Le carpe guizzano indisturbate tra i gigli d’acqua e paiono rappresentare il testo di un haiku. Ogni elemento sembra essere stato disposto dalla mano di un artista, quasi volesse aiutare la contemplazione dei monaci del tempio.
I colori dello stagno giapponese hanno fatto pensare al ciclo Ninfee di Monet, il pittore impressionista che sapeva accostare piccole pennellate per realizzare opere di grandi dimensioni. Gli oltre duecento quadri che riproducono il tema condividono con lo stagno di Seki una perfezione calibrata, fatta di dettagli che coesistono in armonia: l’acqua, i fiori, i ponticelli che congiungono riva a riva. I gialli e i verdi scivolano dalla luce del sole in una penombra delicata, i rosa e i blu si fondono impercettibilmente. La natura, a Seki, ha realizzato un vero capolavoro.
Lo stagno di Seki
Le ninfee di Monet