Il Musée Picasso riapre i battenti
“Datemi un museo e io lo riempirò”, diceva Pablo Picasso. Non erano parole date al vento, le sue, visto che un museo l’ha riempito davvero: si tratta del Musée Picasso di Parigi, fondato nel 1985 e contenente più di 5 mila opere dell’artista spagnolo, tra dipinti, disegni, sculture e fotografie. A queste si aggiungono i capolavori della collezione personale dell’artista, che includono quadri di Cezanne, Matisse, Degas, de Chirico. Chiuso nel 2009 per lavori di restauro, è stato riaperto sabato 25 ottobre. Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte il presidente francese Holland, che lo ha definito “uno dei più belli e affascinanti” al mondo. Almeno in questo caso, non si tratta di campanilismo. L’edificio che ospita il museo è infatti l’Hôtel Salé, palazzo situato nel quartiere Marais e costruito nel XVII secolo, monumento del Barocco francese. I lavori di restauro, diretti dall’architetto Jean-François Bodin, si sono protratti ben oltre il limite preventivato e hanno richiesto l’investimento di 56 milioni di euro, suscitando accese polemiche. Benché la struttura del museo sia rimasta la stessa, lo spazio espositivo è più che raddoppiato.
I cinque anni di lavori hanno suscitato anche accese polemiche. Claude Picasso, unico figlio di Pablo, ha accusato il governo francese di non tenere all’opera del padre e, nel maggio scorso, la direttrice del museo Anne Baldassari è stata rimossa dall’ex ministro della Cultura Aurélie Filippetti, poi a sua volta destituita. Secondo una parte del personale del museo, Anne Baldassari, che ricopriva la carica di direttrice da più di dieci anni, aveva instaurato una sorta di clima del terrore. La Baldassarri, che è una delle massime esperte di Picasso, ha tuttavia ricevuto e accettato l'offerta di curare la mostra allestita per la riapertura. Sarà la prima di una lunga serie: il Museo Picasso ospiterà ogni anno una grande mostra. A metà 2015, in collaborazione con il Moma newyorkese, ne verrà inaugurata una che avrà come tema le sculture dell’artista.
La storia avventurosa dell’Hôtel Salé. Il palazzo è stato costruito tra il 1656 e il 1659 per il signore di Fontenay, Pierre Aubert, un esattore arricchitosi con la tassa sul sale (ecco il perché del nome dell’edificio). Non era destinato ad esserne per lungo tempo il proprietario: nel 1671 passò all’ambasciata della Repubblica di Venezia e poi al duca di Villeroi, Francois de Neufville. I rivoluzionari lo espropriarono e, nel 1815 lo fecero diventare una scuola che ebbe tra i suoi alunni lo scrittore Honoré de Balzac. Nel 1964 è stato acquistato dal comune di Parigi e nel 1968 diventò monumento storico. Divenne sede del museo Picasso dopo un dibattito sia a livello cittadino che nazionale.