Presentati alle fiere internazionali

Nasce il brand Curnis Gioielli firmati Bergamo

Nasce il brand Curnis Gioielli firmati Bergamo
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Qualcosa sta cambiando in una delle gioiellerie più conosciute di Bergamo e provincia. Curnis non sarà più solo il cognome di una famiglia di gioiellieri che da ben quattro generazioni tramanda la professione di padre in figlio, ma sarà a tutti gli effetti, il nome sotto cui nasceranno collezioni caratterizzate da uno stile riconoscibile. Fino ad ora i due punti vendita Curnis a Bergamo vivevano in un rapporto di omogeneità e scambio. In molti conoscono questa famiglia di gioiellieri e sono legati ai loro rappresentanti: chi voleva andare da Cesare si recava in via Zambonate, chi preferiva farsi consigliare dal padre si fermava in via Monte Grappa. Ora la situazione sta cambiando e, complice il recente furto subito da uno dei due negozi, quelli che fino ad ora erano test e ipotesi di sviluppo stanno diventando realtà.

La nascita di un brand. La nuova generazione ha preso in mano le redini dell'attività di famiglia, decidendo di puntare tutto (o quasi) sul marchio Curnis. Carlo, Cesare e Cielo stanno realizzando due punti vendita compartecipati, ma con ruoli nettamente divisi. A fine giugno (la data non è ancora certa) in via Monte Grappa nascerà la “Boutique Curnis”, una boutique di gioielleria che nulla avrà da invidiare alle realtà similari di Milano o Ginevra. Il punto vendita sarà caratterizzato da due focus: da una parte l'offerta esclusiva e completa del marchio Rolex, che da sempre si lega alla famiglia bergamasca, dall'altra le linee esclusive delle collezioni Curnis, progettate, disegnate e realizzate per raccontare lo stile della famiglia.

Il negozio di via Zambonate, che resterà il regno di Cesare, continuerà ad essere il punto di riferimento tradizionale con qualche cambiamento: unico referente per il marchio Cartier e per tutta la tradizionale offerta di gioielleria e argenteria, oltre che luogo privilegiato per il tailor made (“su misura”).

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Creare un gioiello è lavoro da donne. Dare vita a due collezioni all'anno che siano identificabili come stile e qualità è la nuova sfida. Ogni gioiello sarà quindi disegnato e progettato mantenendo quella tradizione femminile nel disegno che dalla madre si è tramandata a Cielo e che, nel tempo, si è avvalsa anche di abili orafe. La scelta dei materiali e delle pietre sarà invece un compito riservato a Cesare, gemmologo diplomato al Gemmological Institute of America G.I.A. In realtà la sfida non è totalmente nuova. Già da anni infatti questa gioielleria ha creato una rete di distribuzione dei suoi prodotti, ma fino ad ora aveva scelto di proporla con altri nomi, pensando che il cognome di famiglia non avesse ancora l'appeal necessario a conquistare il mercato internazionale. Il nuovo corso degli eventi invece ha convinto tutti che questa è una strada percorribile con successo e in quest'ottica il cognome Curnis si affaccia al mercato sfruttando anche l'espansione turistica che Bergamo sta registrando negli ultimi anni.

La Top Marques a Monaco. Recentemente la collezione Curnis 1920 è stata presentata nella capitale del Principato, alla fiera che a MonteCarlo raccoglie le eccellenze del lusso. Il brand bergamasco ha superato questo primo importante test mettendo in mostra esemplari di rara manifattura e bellezza, gioielli che nel corso degli anni hanno acquisito valore e prestigio. Un'occasione per esaltare design e tecnologia e riflettere sull'arte della gioielleria che Cielo Curnis racconta così: «il gioiello è una ricchezza di idee e materiali nobili, che unisce la creatività e la realizzazione dell'oggetto artistico in un simbolo che acquista importanza nel tempo. Il gioiello deve essere un oggetto capace di conferire un significato speciale e prezioso nella vita del suo possessore. Come ogni pezzo di design, è oggetto da custodire, indossare e amare, in ogni tempo e in ogni dove». Dopo l'appuntamento al Grimaldi Forum a MonteCarlo, il made in Italy firmato Curnis ha ora in agenda le fiere di Las Vegas e New York.

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Una boutique pronta a diventare un simbolo. Il progetto di brandizzazione del marchio Curnis prevede un'attenzione particolare anche nello stile della nuova boutique che si sta realizzando in Via Monte Grappa. Questo nuovo spazio, progettato dall'architetto Iriam Bettera, potrebbe essere il primo di una serie di boutique che apriranno nel corso del tempo in punti strategici in Italia e all'estero. Se Bergamo rimane la piazza tradizionale e privilegiata per lo sviluppo della strategia del nuovo marchio, la volontà è che Curnis diventi un brand tra i migliori del lusso italiano.

La famiglia Curnis si prepara così a festeggiare i suoi cent'anni da quel 1920 in cui Gustavo aprì il primo negozio a Bergamo. Da allora si sono coinvolte e appassionate al mondo della gioielleria ben quattro generazioni di famigliari e altrettanti clienti. Fu Giacomo, nel 1950, ad aprire la gioielleria di Via Monte Grappa (quella presa d'assalto dai ladri nella notte fra il 15 e il 16 aprile scorso). Il nuovo punto commerciale serviva a far crescere la passione e la professionalità del figlio Claudio, che poco a poco ha imposto il suo stile. Col tempo i Curnis acquisirono non solo l'esclusiva per marchi d'eccellenza del lusso, ma svilupparono un recupero dell'artigianalità e del design. Adesso la sfida si allarga al mondo.

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