notizie su bergamo e provincia

Notizie su Bergamo e provincia (7-12 dicembre 2015)

Notizie su Bergamo e provincia (7-12 dicembre 2015)
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12 DICEMBRE

 

1 - Tragedia sfiorata a Peia: uomo di 57 anni schiacciato da una pianta mentre faceva legna. Non sarebbe in pericolo di vita

Si è sfiorata la tragedia a Peia, intorno alle 17 di sabato 12 dicembre. Un 57enne si trovava in un bosco insieme al figlio e a un amico di quest'ultimo per fare della legna. All'improvviso una pianta che stavano tagliando è caduta e ha schiacciato l'uomo. Le sue condizioni sono apparse subito critiche e sono stati avvisati i soccorsi. Essendo già buio, per gli uomini del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco non è stato semplice raggiungere i tre. Il 57enne è stato trasportato d'urgenza all'ospedale, dove è giunto in condizioni gravi ma, a quanto pare, non in pericolo di vita.

2 - Calcio, ragazzo di 24 anni spara a un carabiniere e poi si barrica in una cascina con la famiglia. Tutti arrestati

Paura nel tardo pomeriggio di venerdì 11 dicembre a Calcio, al confine con il Comune di Pumenengo, dove un giovane di 24 anni, Massimo Filisetti, ha prima sparato una fucilata contro i carabinieri e poi si è barricato in una vicina cascina insieme alla madre, Ester Terzi (50 anni), e al padre, Daniele Filisetti (56 anni). Il tutto ha avuto inizio alle 18.15 circa, quando alcuni carabinieri si sono recati alla cascina Basse Oglio per notificare un atto di revoca del porto d'armi al padre del 24enne. Una volta arrivati sul posto, però, i militari sono stati accolti dagli insulti del giovane, che, imbracciato il fucile da caccia del padre, ha sparato. Un maresciallo è stato raggiunto dai pallini alla testa ed stato accompagnato in ospedale, ma fortunatamente non è in gravi condizioni. Per lui comunque una prognosi di 30 giorni. Dopo aver sparato, Filisetti è fuggito insieme alla madre e al padre e si è barricato in una vicina cascina, la Castel Cicala, in quel momento vuota. L'edificio è stato subito circondato da un grande dispiegamento di forze dell'ordine, che hanno anche chiuso le strade di accesso alla zona. L'assedio è durato oltre le 2 ore, quando finalmente la famiglia Filisetti si è arresa. Ora tutti e tre sono in carcere e Massimo Filisetti è accusato di tentato omicidio. I genitori sono stati invece giudicati in direttissima nella mattina di sabato 12 dicembre con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e lesioni. I due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il giudice Ilaria Sanesi, come richiesto dalla pm Cristina Rota, ha convalidato gli arresti con domiciliari per elevata pericolosità. Il processo è stato poi rinviato all’11 gennaio. È previsto invece per lunedì 14 dicembre l'interrogatorio di convalida dell'arresto per il 24enne.

3 - In arrivo una settimana nera per i pendolari a causa degli scioperi

Qualle che prenderà il via lunedì 14 dicembre sarà una vera e propria settimana nera per i tanti pendolari bergamaschi diretti a Milano. Tutta colpa degli scioperi, con il più "pesante" che avrà luogo giovedì 17 dicembre e riguarderà il personale Trenord. Ma i primi scioperi ci saranno già lunedì 14: a incrociare le braccia saranno i dipendenti della società Autoguidovie, con minimi risvolti per i bergamaschi. Mercoledì 16 sarà il turno dello sciopero Atm, i cui dipendenti incroceranno le braccia dalle 8.45 alle 12.45. Giovedì 16, invece, il personale Trenord sarà in sciopero per tutto il giorno, fino alle 24. Trenord, sul suo sito, ricorda che «sono previste le consuete fasce orarie di garanzia (6-9 e 18-21)». Pertanto circoleranno i treni con partenza dalle 6 e con arrivo a destinazione entro le 9 e i treni in partenza dalle ore 18. Sono inoltre garantiti i treni già partiti o con partenza prima delle 00.01 e con arrivo entro 1 ora.

4 - Clusone, uomo si sente male mentre porta la moglie in ospedale. L'auto finisce nel fosso

Alle 15 circa di sabato 12 dicembre, fra la provinciale 35 e via Fiorine, a Clusone, un'auto con a bordo due persone è finita fuori strada, in un fosso che costeggia la carreggiata. Tutta colpa di un malore, un attacco cardiaco per la precisione, di cui è rimasto vittima l'uomo alla guida, di 66 anni. Il 66enne stava portando in ospedale la moglie, che si era sentita male poco prima. Secondo la ricostruzione dei soccorritori, lo stato d'ansia potrebbe aver causato la crisi cardiaca dell'uomo e il conseguente incidente. Una volta giunti sul posto, i soccorritori hanno dovuto rianimare il 66enne, che è stato poi trasportato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo con l'elisoccorso. Sempre all'ospedale è stata portata anche la moglie, ma in ambulanza, dato che le sue condizioni erano meno gravi.

5 - Auto si ribalta sulla A4 tra Dalmine e Bergamo, tre persone lievemente ferite

Poco dopo le 5 della mattina di sabato 12 dicembre, lungo l'autostrada A4, nel tratto che collega Dalmine a Bergamo in direzione Brescia, un'auto con a bordo 3 persone si è ribaltata per motivi ancora non chiari. Fortunatamente l'autista e i passeggeri della vettura, due 30enni e un 36enne, sono rimasti feriti ma solamente in modo lieve. Per sicurezza, tutti e tre sono stati trasportati per ulteriori accertamenti medici alle Cliniche Gavazzeni.

6 - Canonica d'Adda, investimento da 70mila euro per 20 nuove telecamere di sicurezza sul territorio

Il Comune di Canonica d’Adda ha deciso venerdì 11 dicembre di investire ben 70mila euro per l’installazione di 20 telecamere di sicurezza di ultima generazione che si aggiungeranno così alle 25 già in funzione sul territorio comunale. Queste verranno installate su via Bergamo e su via Fara, nella zona industriale. Dopo una prima fase di sperimentazione, l'installazione verrà effettuata anche alle vie secondarie di accesso a Canonica d’Adda. Le telecamere saranno collegate tramite appositi software al database della motorizzazione e alla centrale delle forze dell’ordine. Potranno leggere le targhe, in modo da identificare in tempo reale le vetture in transito nell’area monitorata.

7 - Bonate Sopra, tornano in azione i ladri di pneumatici

Il colpo nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 dicembre: un'auto parcheggiata in via Dordo a Bonate Sopra è stata presa di mira dai ladri di pneumatici, che hanno portato via le ruote della vettura. È l'ennesimo furto di questo tipo nell'hinterland bergamasco, dopo sono già stati colpiti i Comuni di Gorle, Torre Boldone, Pedrengo, Scanzorosciate e i quartieri cittadini di Loreto, Longuelo e Redona.

8 - Assolto il 47enne accusato di aver ucciso a martellate un cane tra Ponte Nossa e Parre

Un 47enne residente nella provincia bergamasca è stato assolto dall'accusa di aver ucciso a martellate, nel dicembre 2012, un cane nel territorio compreso tra Parre e Ponte Nossa. Come ricorda L'Eco di Bergamo, l’uomo era stato indagato a piede libero per l’uccisione del cane, una femmina meticcia, sulla base di alcune circostanze: in particolare la carcassa del cane (il quale era stato affidato al 47enne dal proprietario) era stata ritrovata legata la mattina del 19 dicembre del 2012 vicino a una sua proprietà, una stalla con alcuni animali, tra cui agnelli e altri due cani, con accanto i resti di un agnello. La presunta arma del delitto era stata poi scoperta all'interno della struttura, grazie ad alcune tracce di sangue che dal luogo del ritrovamento portavano fino lì. Il 47enne, però, ha sempre respinto le accuse, con alcuni testimoni che hanno anche ammesso come, in quel periodo, l'uomo lavorasse nella zona di Monza e quindi come lasciasse casa sua intorno alle 5 del mattino. Nell'ora in cui è avvenuto l'assassinio, quindi, l'uomo si trovava già lontano dalla Bergamasca.

9 - Il Comune mette a disposizione 270mila euro per la rimessa a nuovo del Campo Coni

Palazzo Frizzoni ha deciso di investire circa 270mila euro in una serie di lavori per rimettere a nuovo il campo Coni di Bergamo. I lavori, che dureranno circa 3 mesi, seguono quelli già effettuati del restyling della pista di atletica dello stesso campo. L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla ha così commentato la decisione della Giunta: «Un intervento di grande importanza: dopo il rifacimento della pista, attraverso questo ulteriore impegno dell’Amministrazione andiamo a consolidare strutturalmente le due parti laterali della tribuna del Campo Coni, oggi chiuse, mettiamo a norma l’impianto elettrico e l’impianto antincendio dei locali sotto la tribuna, realizziamo una manutenzione completa delle facciate, asfaltiamo l’area circostante, sostituiamo la recinzione lato via Presolana e lato Centro Disabili, e sistemiamo tutta la recinzione attorno alla pista dell’atletica leggera. Praticamente al termine dei lavori, avremo un centro completamente rinnovato». L'approvazione è arrivata giovedì 10 dicembre, ma è stata resa nota solamente oggi. L'intervento avrà inizio solamente dopo l'iter burocratico che prevede l'avvio di un bando, la sua aggiudicazione e la firma del contratto con la società incaricata dei lavori. A quel punto ci vorranno circa 3 mesi perché il Campo Coni sia rimesso a nuovo.

 

11 DICEMBRE

1 - Somalo di 35 anni fermato mercoledì a Orio con documenti falsi: «Sto scappando dai terroristi»

Un somalo di 35 anni è finito in manette mercoledì 9 dicembre a Orio, dopo che gli agenti della polizia doganale l'hanno trovato in possesso di un documento d'identità olandese falso. La mattina di venerdì 11 dicembre si è presentato davanti al giudice dell'udienza preliminare Maria Luisa Mazzola per il processo in direttissima e lì ha dato la sua versione dei fatti: «I terroristi hanno ucciso un mio amico e mi hanno minacciato, così sono fuggito attraverso l’Egitto fino in Italia, ero diretto in Belgio. Insegnavo basket ai ragazzi per tenerli lontani dal terrorismo, ma alla fine, dopo che hanno ucciso l’amico che lo faceva con me e mi hanno minacciato, sono dovuto fuggire: ora sto solo cercando una vita migliore per aiutare le mie tre figlie, rimaste in Africa». L’uomo ha patteggiato la pena minima possibile, e cioè 10 mesi e 20 giorni di reclusione con pena sospesa.

2 - Ecco i tre possibili nomi per il Comune che nascerà dalla fusione di Cerete, Onore, Songavazzo, Fino del Monte e Rovetta

I sindaci di Cerete, Onore, Songavazzo, Fino del Monte e Rovetta lo dicono da tempo e sono sempre più convinti che il futuro di questi Comuni è la fusione in un unico Comune di circa 8.500 abitanti situato tra Clusone e Castione. Ma come si chiamerà? Le ipotesi sul tavolo, in questo momento, sono tre: Borghi Presolana, Borlezza o Larna. Saranno i cittadini a decidere. Intanto, dopo anni di parole e proposte, il progetto è pronto. Ora sono previsti quattro incontri con le parti sociali (il 16 dicembre a Songavazzo, il 18 a Cerete, il 13 gennaio 2016 a Rovetta e il 15 gennaio 2016 a Onore) e cinque incontri pubblici (il 20 gennaio a Cerete, il 22 a Songavazzo, il 27 a Fino del Monte, il 29 a Onore e il 3 febbraio a Rovetta). Prenderà così il via il percorso "ufficiale", con l'approvazione del progetto che deve arrivare dai Consigli comunali entro febbraio 2016 e con l’invio delle istanze di fusione in Regione entro il primo marzo. Solo se la Regione sarà d'accordo verrà indetto, probabilmente tra settembre e novembre dell'anno prossimo, il referendum in cui i cittadini dovranno accettare o bocciare la fusione. Se la risposta sarà positiva, decadranno i sindaci e un commissario farà da traghettatore alle elezioni per il nuovo Comune previste nel maggio/giugno 2017. È importante ricordare che basta che vinca il "no" in uno solo dei Comuni perché salti la fusione.

3 - Italcementi di Calusco, lunedì previsto un sit-in in via Tasso

Lunedì 14 dicembre ci sarà un nuovo capitolo della protesta dei comitati dei dipendenti di italcementi che da tempo chiedono alla Provincia di Bergamo di rispondere di "no" alla richiesta presentata da Italcementi di smaltire 110mila tonnellate annue di rifiuti nel cementificio di Calusco d’Adda contro le 30mila attuali. Per il 14 dicembre è infatti previsto un sit-in di fronte alla sede della Provincia di via Tasso con l'obiettivo di partecipare alla conferenza dei servizi di Valutazione impatto ambientale e poter far sentire la propria voce.

4 - Giovedì mattina operazione della polizia locale contro la sosta selvaggia: 27 mezzi portati via con il carroattrezzi

La mattina di giovedì 10 dicembre, in via Monte Ortigara, ben 4 carri attrezzi sono entrati in azione su indicazione della polizia locale per rimuovere altrettante auto. È stato il primo passo di un'operazione contro la sosta selvaggia a Bergamo durata tutta la giornata, che ha mietuto ben 27 vittime. Tanti infatti sono i mezzi che i carri attrezzi hanno portato via durante tutta la giornata, 12 la mattina e 15 il pomeriggio. Le multe variano dagli 84 ai 335 euro per le vetture e dai 40 ai 163 euro per le moto. Stando a quanto riportato da L'Eco di Bergamo, il blitz ha preso il via dalle lamentele di diversi corrieri espresso che non riuscivano a passare con il loro furgone per le consegne proprio per via delle auto in sosta vietata, in doppia fila o davanti a un ingresso.

5 - Nuova udienza del processo Bossetti, mentre Marita Comi smentisce le notizie di un "merchandising" teso a portare soldi a lei e alla famiglia

Si tiene oggi, venerdì 11 dicembre, la nuova udienza del processo a Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'assassinio di Yara Gambirasio. Al banco dei testimoni torneranno a parlare i capitani dei Carabinieri Nicola Staiti e Fabiano Gentile, della squadra di Biologia del Ris di Parma. Si preannuncia un'udienza estremamente tecnica nella quale i due esperti dovranno illustrare la loro risposta al quesito formulato dalla Corte, su sollecitazione della difesa, riguardante i test del Dna di Ignoto 1 compiuti dai Ris, specificando quali kit commerciali sono stati utilizzati a tale scopo. La relazione dei due esperti è stata depositata venerdì 4 dicembre, un documento di 1.300 pagine teso a fare chiarezza sulle analisi compiute e che teoricamente dovrebbe fare chiarezza sulla questione.

Fanno notizia, nel frattempo, le voci su un presunto giro di "merchandising" a sostegno di Bossetti. Giovedì 10 dicembre, il Corriere della Sera Bergamo ha dato la notizia di come diverse persone si siano presentate a monsignor Claudio Dolcini, sacerdote alla parrocchia di Sotto il Monte Giovanni XXIII, per compiere un gesto di «carità cristiana» nei confronti della famiglia di Bossetti. Parallelamente si sono diffuse voci di aste online tese a vendere diversi oggetti di "merchandising" per sostenere economicamente Marita e i figli del muratore di Mapello. L'auto, ma anche tute da bebè con scritte "Je Suis Bossetti", oppure cover per iPhone, tazze, calendari e chi più ne ha più ne metta, tutto in vendita online. Attraverso una nota, affidata al parroco di Sotto il Monte Giovanni XXIII, monsignor Claudio Dolcini, Marita Comi ha però voluto smentire gran parte di queste voci: «Anzitutto l’automobile è stata dissequestrata ma non l’ho mai messa in vendita, non c’è alcuna asta. In secondo luogo non sono al corrente di vendite di merchandising con la scritta “Je suis Bossetti”. Non so nulla di queste cose, non sono partite da me». Poche ma chiare parole.

6 - Omicidio di Hassan Mahsouri di Trescore: chiesti 16 anni per la presunta assassina

Il pm Fabio Pelosi, giovedì 10 dicembre, ha chiesto 16 anni di reclusione per Rahma El Mazouzi, marocchina di 37 anni che ha confessato di aver ucciso con decine di coltellate, la notte del 31 dicembre 2014 in una camera dell’albergo Della Torre di Trescore Balneario, il connazionale Hassan Mahsouri, 31 anni, malato di distrofia muscolare e da tempo costretto a muoversi su una sedia a rotelle, con il quale aveva trascorso la notte di San Silvestro. Rahma è stata considerata dalle perizie psicologiche assolutamente capace di intendere e di volere e ha spiegato di aver ucciso il 31enne perché lui le aveva promesso di sposarla, ma si sarebbe poi tirato indietro. La sentenza del gup Ezia Maccora è prevista per il 22 dicembre. La donna sarà giudicata con l’abbreviato e, in caso di condanna, potrà beneficiare dello sconto di un terzo sulla pena finale previsto dal rito speciale.

7 - Ritrovato Oualli Jillali, il 19enne scomparso da diversi giorni. È ricoverato al Papa Giovanni

È stato ritrovato Oualli Jillali, il ragazzo di 19 anni residente a Soresina (Cremona), di cui familiari e amici non avevano più notizie da 4 giorni. Il giovane è stato rinvenuto il 10 dicembre e ora di trova ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. A farlo sapere è la sorella, che però non è al corrente di ulteriori dettagli. Come spiega Bergamonews, è stata la famiglia stessa a lanciare l'appello anche su Facebook dopo aver sporto denuncia per la scomparsa alle forze dell'ordine. L’ultimo avvistamento risaliva a lunedì sera, nella zona dove abita. Da allora aveva fatto perdere le proprie tracce, anche se la cella telefonica del suo cellulare aveva registrato l’ultimo segnale a Bergamo, dove è poi stato ritrovato.

8 - Gorno, razzia di pecore

In Val Seriana da diverso tempo i residenti di molti Comuni stanno chiedendo a gran voce più sicurezza a causa dei numerosi furti in abitazione di cui sono stati vittime. Ora, però, i ladri pare abbiano anche altri obiettivi: a Gorno, in località Peroli, alcuni furfanti, nella notte fra mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre, hanno rubato un intero gregge di proprietà dell’allevatore Renato Maringoni. Gli animali, 14 in tutto, erano regolarmente custoditi all’interno di una proprietà chiusa da una recinzione fissa. Maringoni spiega a L'Eco di Bergamo: «Hanno ristretto il recinto, facendo in modo che le pecore si radunassero vicino al cancello. Questo, una volta forzato e aperto, è diventato la via di fuga attraverso cui caricare gli animali, probabilmente su un furgone».

9 - Pesce siluro nel Sebino, è emergenza. E c'è chi propone di... mangiarlo

Il pesce siluro continua a preoccupare in tutta l'area del Sebino, dove questa specie di pesce imperversa da tempo. Nel triangolo compreso tra Sebino, fiume Oglio e riserva naturale delle Torbiere è scoppiato un vero e proprio allarme, lo dicono i numeri: dal 2011 al 2015, le catture hanno superato gli oltre 23mila chilogrammi di pesce, per circa 2.500 esemplari presi e con pescate praticamente raddoppiate nel 2015 rispetto al 2011, con taglie di lunghezza superiore al metro e mezzo. Come riporta L'Eco di Bergamo, il percorso per debellarlo è ancora lungo, ma i primi risultati sul contenimento di questo "mostro" sono già visibili. Delle strategie messe in atto, della necessaria protezione degli habitat naturali e delle prospettive a medio termine, si è parlato a Provaglio d’Iseo . Con un'ipotesi che già fa molto discutere: la possibilità che i filetti bianchi del pesce siluro possano rappresentare un piatto stimolante per il territorio, così come altri apprezzati pesci di lago.

 

10 DICEMBRE

 

1 - Carmona si opera a Londra: lungo stop per il cileno

Cinque o sei mesi lontano dai campi di gioco. Questi i tempi di recupero per il centrocampista dell’Atalanta Carlos Carmona, reduce da un duro infortunio patito lo scorso 22 novembre all’articolazione coxo-femorale, nel match contro il Torino. In queste settimane, il mediano cileno si è sottoposto a consulenze specialistiche, al termine delle quali ha deciso in accordo con la società nerazzurra di sottoporsi a un delicato intervento chirurgico in artroscopia, per riparare la cartilagine articolare. La data dell’operazione è stata fissata per il prossimo 12 dicembre, presso il Princess Grace Hospital di Londra, e sarà condotta dal professor Richard Villar di Cambridge.

2 - Cade in montagna, muore 75enne di Valbrembo

È precipitato per circa 30 metri mentre saliva con tre amici sul Moregallo, monte della provincia di Lecco. Così è morto sul colpo ieri mattina, mercoledì 9 dicembre, un pensionato 75enne di Valbrembo, che ha perso l’equilibrio in circostanze ancora da chiarire. La comitiva saliva attorno alle 11.30 lungo il sentiero numero 6, una zona non particolarmente impervia. Dopo la caduta l’uomo è morto sul colpo, rendendo quindi vani i soccorsi dell’elisoccorso decollato da Como.

3 - Offerte in chiesa per Marita Comi, «un gesto di carità cristiana»

Offerte lasciate in chiesa, da recapitare alla famiglia di Massimo Bossetti. Secondo quanto racconta al Corriere monsignor Claudio Dolcini, sacerdote alla parrocchia di Sotto il Monte Giovanni XXIII, è stato un gesto di «carità cristiana» che ha visto protagonista diverse persone. Perché l’atroce delitto di Yara ha sconvolto enormemente tutta la provincia bergamasca, così come il coinvolgimento del carpentiere di Mapello. E se la sua famiglia ora non ha più fonte di reddito dalla data di arresto dell’uomo, ecco che qualche fedele, in via anonima, ha voluto aiutare Maria Comi e i suoi tre figli. «Non intendo quantificare questo fenomeno che comunque c’è e nasce tutto dal territorio», è la spiegazione di monsignor Dolcini. «Chi viene in parrocchia per offrire un minimo di solidarietà economica non dice nulla sul processo in corso, lascia i soldi e basta. Non si tratta né di innocentisti né di colpevolisti, nel senso che io non chiedo nemmeno e non mi addentro in questi ragionamenti. La decisione sull’innocenza o la colpevolezza di Massimo spetta ai giudici del tribunale di Bergamo, ma in parrocchia certe dinamiche non entrano: questo è solo un esempio di carità cristiana».

4 - Domenica apre la porta santa della Cattedrale di Bergamo

L’apertura del Giubileo straordinario avverrà anche a Bergamo: domenica 13 dicembre, alle 10.30, il vescovo Francesco Beschi aprirà la Porta della Misericordia della cattedrale cittadina, come su desiderio dello stesso Papa Francesco che, per la prima volta della storia, ha voluto che non venisse aperta solo la Porta Santa della Basilica di San Pietro, a Roma, ma in tutte le diocesi del mondo. Appuntamento quindi domenica in Città Alta, dove l’apertura del Giubileo sarà preceduta da una processione, che arriverà fino al Battistero in Piazza Duomo. Da qui, Beschi raggiungerà la Porta della Misericordia, aprendola ed entrandovi per primo. Come ingresso sacro è stato scelto quello sul lato destro della chiesa, perché protetto dai rumori rispetto alla piazza e servito anche da una pedana che permette l’accesso a disabili e anziani.

5 - Ubriaco in bici, gira in contromano e senza luci: 410 euro di multa

È una vicenda che ha quasi del farsesco quella avvenuta sabato sera a Spirano, lungo la provinciale Francesca, dove la polizia ha fermato un 39enne indiano ubriaco in bicicletta, comminandogli una multa di ben 410 euro. Conto salatissimo, risultato dalla somma di infrazioni che l’uomo stava compiendo. La “cronaca” vuole, infatti, che la pattuglia, nella nebbia di quella sera, rischiasse quasi di scontrarsi con la bicicletta dell’uomo, che correva senza luci in contromano, nella corsia su cui viaggiava proprio la volante. Che, una volta evitato il pericolo, ha fatto inversione, per seguire l’indiano a marcia lenta, con sirene e lampeggianti, invitando l’uomo a fermarsi. Tutto inutile, però, perché il ciclista aveva nelle orecchie le cuffie del suo Ipod. Una volta affiancata la bicicletta, l’indiano è stato portato al comando di Spirano, per i controlli alcolemici, anche questi tutt'altro che semplici: per soffiare infatti nello strumento di misurazione, l’uomo, evidentemente su di giri, ci ha messo quasi un’ora e mezza. Poi, ecco finalmente i risultati: nel sangue dell’indiano, il tasso di alcool era tre volte superiore al consentito. Che sommato alla sua marcia contromano, le luci spente e la sua guida pericolosa ha portato l’ammenda alla cifra record.

6 - Anziano cade sui binari. Il treno gli passa sopra, ma si salva

Tragedia evitata per pochissimo nella stazione di Treviglio, dove ieri solo la prontezza di un macchinista ha evitato che venisse investito un anziano 73enne di origine polacca, caduto sui binari. L’uomo soffre di Alzheimer, e nel pomeriggio si era allontanato da casa, arrivando fino alla stazione locale mentre i famigliari lo cercavano. Qui ha cominciato a camminare lungo la banchina, per poi proseguire tra i binari: erano passate da poco le 17.30, e il buio della sera si era già netto. Mentre camminava sulla massicciata, l’uomo è caduto, finendo però, miracolosamente, in una posizione parallela ai binari. Si è accorto della sua presenza il macchinista di un convoglio appena partito dalla stazione di Treviglio: avvicinandosi a marcia lenta, ha tirato immediatamente il freno, anche se una locomotiva e una carrozza sono comunque passate sopra l’anziano. Che però non ha subito particolari traumi, se non qualche escoriazione: il suo corpo, infatti, è rimasto compreso nello spazio tra i convogli e il suolo, senza quindi essere schiacciato. Per liberarlo, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, durato più di mezz’ora.

7 - 48 ovuli di hashish nello stomaco: arrestati due marocchini

486 grammi di hashish, divisi in 48 ovuli ingeriti. Era il quantitativo di droga che due marocchini sbarcati a Orio al Serio stavano tentando di introdurre in Italia, prima di essere fermati dai funzionari dell’ufficio delle dogane dell’aeroporto, che, alla fine dell’operazione, li ha arrestati. Per scovare le sostanze all’interno del corpo dei due uomini è stato necessario compiere gli esami radiologici.

 

9 DICEMBRE

 

1 - Il Comune annuncia una serie di misure per combattere lo smog

Da una settimana le due centraline Arpa situate in città a Bergamo segnalano continui superamenti del limite consentito di Pm10. Tradotto: l'aria è inquinatissima. Come spiega L'Eco di Bergamo, la centralina di via Garibaldi (che subisce di più l’influenza del traffico del centro per la sua collocazione) il 2 dicembre ha segnato un picco per le polveri sottili (Pm10) del doppio del limite: 106 microgrammi ogni metro cubo d’aria. Il doppio del consentito anche il giorno dopo, il 3 dicembre, con 100 microgrammi di Pm10 contro i 50 fissati dall’Unione europea come soglia da non oltrepassare per poter tutelare la salute dei cittadini. Uno scenario simile a quello delle altre città della Lombardia e, in particolare, della pianura Padana, tutte vittime di quel fenomeno detto "inversione termica", che vede ristagnare a terra le particelle inquinanti.

Dopo che sono stati resi noti questi preoccupanti dati, mercoledì 9 dicembre il sindaco Giorgio Gori, attraverso un tweet, ha annunciato alcune misure attuate dal Comune di Bergamo per combattere l'inquinamento dell'aria. La principale, probabilmente, è la possibilità per i genitori che devono accompagnare i figli a scuola di usufruire del servizio autobus gratuitamente, ma solo se i bambini hanno meno di 11 anni. Ulteriori misure prese con un'apposita ordinanza, sono lo stop al traffico veicolare in città delle auto Euro 3 diesel, due ore in meno di accensione degli impianti di riscaldamento e un grado in meno nelle abitazioni. Tutti questi provvedimenti sono stati esposti in una conferenza tenutasi alle 17 del 9 dicembre. Sono le stesse misure che ha attuato il Comune di Milano nei giorni scorsi.

2 - Treviglio, settantenne cade tra i binari e se la cava

Un 73enne residente a Treviglio, affetto da Alzheimer, mentre vagava per la città si è trovato in stazione e, forse senza rendersene conto, si è messo a camminare sui binari. A un certo punto è inciampato ed è caduto battendo la testa su una traversina, perdendo conoscenza. Intorno alle 17,45 il macchinista di un treno in partenza per Bergamo, nella nebbia ha notato una sagoma sui binari e ha subito fermato il convoglio pensando di aver travolto una persona. Fortunatamente l’uomo era riverso fra i due binari e il treno gli è passato sopra senza procurargli alcun danno. Grazie a un biglietto che il 73enne aveva in tasca sono stati rintracciati i familiari. Portato in ospedale l'uomo è stato medicato per la profonda ferita alla testa che si era procurato nella caduta.

3 - Piazzale Marconi, al via i lavori per la realizzazione del nuovo ufficio informazioni

Mercoledì 9 dicembre sono iniziati i lavori di realizzazione del nuovo padiglione di piazzale Marconi che, una volta costruito, accoglierà l'ufficio informazioni per i turisti. Come il resto del piazzale, anche il padiglione è stato progettato dall'architetto portoghese Ines Lobo. Avrà una struttura circolare di 13 metri di diametro e sarà realizzata in calcestruzzo bianco simile a quello delle sedute che attualmente sono presenti sul piazzale. Il cantiere prevede diverse fasi: nella prima, che durerà circa un mese, saranno eseguiti gli scavi, il consolidamento del terreno e le fondazioni della nuova struttura. Sarà poi eretto il padiglione vero e proprio, una struttura che ospiterà dalla prossima primavera l’ufficio di informazioni turistiche ora all’interno dell’Urban Center, in coabitazione con BergamoScienza. La fine dei lavori è prevista per il 18 marzo 2016, con una spesa complessiva stimata in 227mila euro.

4 - Stazione, aperto il nuovo parcheggio della stazione. 130 posti auto e primi 15 minuti gratis

È stato aperto ufficialmente mercoledì 9 dicembre il nuovo parking Metropark realizzato, in brevissimo tempo, da Ferrovie dello Stato e situato nei pressi della stazione di Bergamo. 130 posti auto utilissimi per i pendolari orobici. Il progetto risale al 2013, con firma del via libera apposta dall'allora sindaco Franco Tentorio. I primi lavori sono però partiti solo a fine estate 2015 e si sono conclusi pochi giorni fa: una tempistica quasi da record. I primi 15 minuti di sosta saranno gratuiti, giusto il tempo per il cosiddetto "kiss&ride", cioè per caricare e scaricare bagagli e passeggeri. È stata una richiesta del Comune «che Metropark ha accolto favorevolmente, anche perché la applica già negli altri suoi parcheggi» sottolinea l’assessore Stefano Zenoni. Le tariffe: quella oraria è di 1,50, mentre il giornaliero di 10 euro.

5 - Eternit, allarme nella Bassa: un milione di metri quadri in 31 comuni

L'Eco di Bergamo riporta mercoledì 9 dicembre un dato inquietante: nella Bassa, in 31 diversi comuni, ci sono un milione di metri quadri di eternit da smaltire. Tra i paesi dove questa presenza è più rilevante c’è Calvenzano, dove si registrano 90mila metri a fronte di una popolazione di circa 4mila persone. A Treviglio il rapporto è leggermente inferiore: si parla di circa 70mila metri quadri. Per questo il Gruppo Siad, attraverso la sua controllata Tecnoservizi, ha proposto la creazione di un nuovo centro di stoccaggio per l'eternit a Cortenuova, un progetto a cui però si oppongono i Comuni della zona, che ritengono che questo centro potrebbe aggravare ulteriormente la situazione di un'area in cui il rischio di tumori è già molto elevato. Per questi motivi nella giornata del 9 dicembre, in Provincia, è previsto un incontro con tutti i soggetti interessati per definire se il progetto sia fattibile.

6 - Nuova proposta per realizzare la Bergmo-Treviglio, nuovi "no"

Il consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Pasquale Gandolfi, ha presentato il nuovo progetto per la realizzazione della strada Bergamo-Treviglio, rivisto rispetto al passato con alcune modifiche di non poco conto: non più autostrada ma superstrada, corsie più strette, collegamento diretto al casello della A4 di Dalmine e un prezzo di 180 milioni, ben 100 in meno rispetto al progetto iniziale. La risposta al progetto, però, non cambia: i Comuni interessati dal tracciato hanno detto ancora una volta "no". Gandolfi ha solo presentato il progetto realizzato da Autostrade Bergamasche, società realizzatrice dell'opera, e il 15 gennaio è prevista un'altra riunione istituzionale in cui le amministrazioni, dopo aver esaminato le modifiche, potranno dire la loro. Ma le prime dichiarazioni dei Comuni coinvolti continuano a sottolineare le criticità di un progetto del genere.

7 - Sabato notte di sballo in Borgo Santa Caterina, auto ribaltata

La foto è iniziata a circolare su Facebook dopo che è stata pubblicata dal consigliere comunale della Lista Gori, Niccolò Carretta, che abita nella zona. Mostra una Panda nera trovata ribaltata sul marciapiede nell'area del Borgo Santa Caterina. Nessun tornado, come spiega l'edizione locale del Corriere della Sera, ma la conseguenza di un sabato notte "da sballo" nel Borgo d'Oro. Carretta, nel suo post, commenta: «Si tratta di intervenire sull’ignoranza e sull’inciviltà delle persone, a cui avrebbero dovuto provvedere i genitori a suo tempo. Certo, farli bere fino a che non si rendano nemmeno conto di dove si trovino e di cosa stiano facendo non aiuta». Naturalmente le proteste dei residente sono state tante e veementi. Proteste a cui Carretta ha risposto: «Possiamo fare regolamenti e controlli, ma questi atti vandalici sono opera di incivili senza rispetto. Serve la collaborazione di tutti, famiglie, bar, residenti e politica. E se qualcuno sa deve denunciare».

8 - 25enne rumena in manette, aveva rubato 75 confezioni di zafferano

Una 25enne di origine rumena, residente a Milano, è stata fermata a Treviglio con l'accusa di aver rubato ben 75 confezioni di zafferano. I fatti risalgono a martedì 8 dicembre, quando al supermercato Ipercoop la donna è stata fermata dopo che aveva pagato merce per soli 15 euro ma era stata trovata in possesso di una grandissima quantità di confezioni di zafferano nascoste in borsa. Il valore complessivo del furto si aggirerebbe sui 300 euro. Non essendo la merce di prima necessità e non di modico valore, la donna è stata portata al Commissariato diretto da Angelo Lino Murtas, per gli accertamenti e per verificare tramite la Polizia Scientifica le impronte digitali e i dati anagrafici. S'è così scoperto che negli ultimi otto mesi la 25enne era stata già denunciata ben 9 volte per furti con lo stesso modus operandi, cioè pagando merce per un valore esiguo per poi superare le casse nascondendo altra merce di valore maggiore. La mattina di mercoledì 9 dicembre, al Tribunale di Bergamo, si è svolto il giudizio per direttissima con la convalida dell’arresto e il rinvio all’udienza del 17 dicembre. Il giudice ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza (Milano).

9 - Nuovo colpo della banda del botto a Costa di Mezzate

Nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 dicembre, presso la filiale della Banca Popolare di Vicenza a Costa di Mezzate, in via Roma, proprio di fronte al municipio, la banda del botto è tornata in azione. Il gruppo di malviventi ha infatti fatto esplodere lo sportello del bancomat nel metodo oramai noto, cioè inserendo del gas nel macchinario e poi facendolo saltare con una scintilla. Il botto è stato molto forte e ha svegliato diversi residenti, i quali hanno lanciato subito l'allarme. I criminali devono però aver fatto male i conti: l’esplosione del bancomat ha mandato in fumo il denaro. La banda è così fuggita a mani vuote.

10 - Università, sistema online in tilt, test rinviati per 266 matricole

Lunedì 7 dicembre un blackout ha messo ko i server dell'Università di Bergamo che permettono la gestione di una buona parte dei servizi online dell'ateneo. E così ben 266 matricole si son viste rinviare i test d'ingresso proprio alla vigilia della prova. A causa del guasto, infatti, è stato impossibile accedere allo sportello internet studenti e docenti, al servizio tirocini e stage, fare test di autovalutazione e iscriversi a convegni. E predisporre i test per gli studenti, in programma il 9 dicembre. Gli studenti coinvolti sono stati i neoiscritti in Giurisprudenza e Operatore giuridico d’impresa (46 in tutto) e in Scienze dell’educazione (220). Per tutti loro, prove rinviate a data da destinarsi.

11 - Clusone, ecco la banda degli... alberi di Natale

Nella notte tra sabato 5 e domenica 6 dicembre, a Clusone, una banda di ladri ha rubato gli alberi di Natale che erano stati posizionati nel cuore del centro storico dai commercianti e che avrebbero dovuto decorare l'area fino all'Epifania. A riprendere il colpo le telecamere di sorveglianza della polizia locale. Nelle immagini si vede un'auto che arriva, una persona che scende dalla vettura, sceglie l’albero, lo mette nel baule e poi se ne va via in retromarcia. I commercianti hanno sporto denuncia ai Carabinieri.

12 - Parco delle Orobie, boschi e sentieri rimessi a nuovo grazie ai fondi Expo

Nel Parco delle Orobie Bergamasche sono tanti gli interventi già effettuati o pronti a partire nelle prossime settimane per la gestione dei boschi e dei sentieri. A spiegare il tutto è il presidente dell'ente, Yvan Caccia: «Ci è stato recentemente assegnato da Regione Lombardia, sul bando Parchi Expo, un contributo supplementare di 136mila euro. Se detta cifra si aggiunge ai 193mila euro di capitale già in possesso del Parco, abbiamo a disposizione un totale di 329mila euro per interventi attuali e futuri. Importo che si andrà totalmente ad impegnare per opere in conto capitale». Il Consiglio di gestione del Parco ha deliberato di impegnare i 136mila euro per interventi relativi alla cura dei boschi. Con gli altri 193mila euro, il Parco si appresta a compiere altri tre interventi, uno per ogni valle di sua competenza: Val Brembana, Val Seriana e Val di Scalve. A Oltre il Colle si andrà a sistemare, con 47mila euro, un tratto della strada che conduce al rifugio Capanna sul monte Arera; nel territorio di Parre si interverrà, con 82mila euro, per la sistemazione del primo lotto della strada che conduce agli alpeggi del Monte Vaccaro; a Schilpario, con 64mila euro, si sistemerà il secondo lotto della strada agrosilvopastorale che porta all’alpeggio dei Campelli.

 

8 DICEMBRE

 

1 - Dietro alla sparatoria di sabato a Levate ci sarebbe una faida tra famiglie rom. Il procuratore Dettori: «Allerta massima»

Attorno all'ora di pranzo di sabato 5 dicembre, in pieno centro a Levate, è andata in scena una tremenda sparatoria tra più auto. Poteva essere una strage: un'auto in fuga da altre due auto di grossa cilindrata, 27 bossoli (almeno) rinvenuti per strada, spari all'impazzata. Fortunatamente, quasi per miracolo, nessun passante è stato colpito o ferito. Ma la paura è stata tanta e ora le forze dell'ordine devono dare sicurezza ai cittadini della Bergamasca. Il procuratore capo di Bergamo, Francesco Dettori, spiega: «Qualcosa si è rotto, in una famiglia rom ben nota, e questi potrebbero esserne gli effetti». Dietro la terribile sparatoria, dunque, ci sarebbe una faida tra rom. Ma di che famiglia nota parla Dettori? Secondo il Corriere della Sera Bergamo si riferisce al clan degli Hudorovic, molto noto e ben insediato nella zona di Osio, Stezzano e dintorni. Il dubbio di chi indaga sui fatti di Levate è che dietro la sparatoria ci sia qualche vicenda familiare rimasta incompiuta, più che un affare andato male. E non è quindi escluso il collegamento con due precedenti episodi: il primo risale alla notte tra il 4 e il 5 luglio, quando otto colpi di pistola sono stati sparati da una o più persone contro la villa di una famiglia Hudorovic a Osio Sopra, in via Mastro Bonacio. Il tentativo di rapina fu presto escluso e si pensa che si sia trattato di un atto intimidatorio, visto che contro l’abitazione era stata anche scagliata una bomba carta. A fine aprile invece, sempre a Osio Sopra, in via Abate, fuori dall’abitazione di altri Hudorovic, parenti dei primi, si era scatenata una rissa. E più di un testimone aveva notato alcuni uomini con una pistola infilata nella cintura. Il movente dello scontro per strada sarebbe un matrimonio saltato: nozze rifiutate da un giovane rom con la donna destinata dai familiari a essere sua sposa. Difficile capire se i fatti di Levate sono collegati in qualche modo a questi precedenti, ma la certezza è una: l'uomo in fuga nella sparatoria di sabato 5 dicembre era proprio un Hudorovic. Dettori ha commentato: «È stato un episodio inquietante. L’allerta è ai massimi livelli, visto il pericolo creato, e le indagini proseguono serrate. Bisogna reagire senza perdere tempo utile e senza trascurare nulla».

2 - Krizia e la sua morte. La stilista aveva un legame speciale con Bergamo

La stilista Krizia, nome d'arte della bergamasca Mariuccia Mandelli, è morta la sera di domenica 6 dicembre nella sua casa di Milano. Avrebbe compiuto 91 anni a gennaio. Ne ha dato notizia, in un comunicato, il cda di M.M.K. spa spiegando che «alle 21 è improvvisamente venuta a mancare». Il marito Aldo Pinto era al suo fianco. I funerali si svolgeranno mercoledì 9 dicembre alle 11 nella chiesa di Sant’Angelo in via della Moscova. Krizia nutrì fin da giovane un'autentica passione per la moda. Diventata maestra elementare, lasciò la cattedra per aprire con l'amica Flora Dolci un laboratorio a Milano, dove iniziò a produrre gonne e vestiti semplici. Partì da lì la sua scalata al successo. Nella sua memoria e soprattutto nel suo cuore, però, c'è sempre stata la sua città natale, Bergamo. Nelle sue interviste non ha mai mancato di ricordare le sue origini bergamasche e non meneghine, sottolineando come fosse strettissimo il suo legame con la città. «In casa tengo molte stampe di Città Alta, per ricordarmi da dove vengo» disse una volta. E proprio nella sua casa in Città Alta nacque la passione per la moda: a 7 anni cominciò a fare vestitini per le sue bambole. «Spesso mi ospitava la signora Parietti che aveva una sartoria vicino a casa - ricordava Krizia in un'altra intervista -. Anni dopo disse a mia madre: “Non mandi sua figlia all’università, vedrà che diventerà qualcuno nella moda”». «Ai miei tempi non c’era l’università a Bergamo» e per questo Krizia fu costretta a studiare a Milano. Il suo sogno era però creare una università della moda: «Da anni sogno l’università della moda - disse una volta -. Quando mi hanno invitato a inaugurare il corso di laurea in ingegneria tessile non credevo alle mie orecchie. Non è la stessa cosa, ma è il primo passo».

3 - Due 13enni si perdono in Valle Imagna, ritrovati poche ore dopo

Paura nel pomeriggio di lunedì 7 dicembre in Valle Imagna, dove il soccorso alpino è stato allertato perché due ragazzini di 13 anni si erano persi nei boschi della Valle Imagna. I due si trovavano in Valle Imagna in una casa vacanza, insieme ad altre persone appartenenti a una comunità evangelica. Nel pomeriggio si sono allontanati per una passeggiata nel bosco, alla ricerca di una grotta che si trova nei paraggi. Si sono però attardati e siccome cominciava a diventare buio, hanno perso l’orientamento e questo ha impedito il loro rientro presso la comunità. Immediato l'allarme e i soccorsi sono subito entrati in azione. Fortunatamente, nel giro di un paio d'ore, i 13enni erano già stati riaccompagnati alla comunità. Il lieto fine, spiegano dal Soccorso alpino, è stato reso possibile anche grazie a una conoscenza meticolosa dei sentieri del posto, in quanto i due ragazzi non avevano con loro il telefonino e quindi non erano raggiungibili in alcun modo.

4 - Gallerie di Lovere, Costa Volpino e Bersaglio allagate, Anas dà il via al cantiere da mezzo milione

L'Anas ha ufficialmente appaltato all'azienda Legrenzi Srl di Clusone i lavori di rifacimento delle opere di captazione delle acque delle gallerie di Lovere, Costa Volpino e Bersaglio che comporteranno un investimento complessivo di 522mila euro. Secondo una prima stima, i lavori dovrebbero iniziare e concludersi nel giro di quattro mesi. I problemi erano venuti a galla l'inverno scorso: la tanta pioggia non solo aveva portato a livelli record l'acqua nel Sebino, ma aveva riempito a dismisura le sorgenti sotterranee, tanto che nella galleria Lovere della strada statale 42 si era formato un vero e proprio torrente che scorreva al bordo della carreggiata (direzione Valle Camonica), mentre da un tombino posto all’ingresso della rampa di accesso (galleria Bersaglio) alla stessa galleria dello svincolo di Costa Volpino uscivano getti d’acqua di parecchi litri al minuto. Insomma, una situazione che a portato Anas a decidere per l'intervento, onde evitare che la situazione vista nel 2014 si ripeta.

5 - La Protezione Civile di Clusone ha finalmente una nuova casa

La Giunta della Comunità montana della Valle Seriana ha autorizzato la concessione di alcuni locali al piano terra della sede in via Sant’Alessandro per l’utilizzo da parte della Protezione Civile di Clusone. Il via libera è arrivato con una delibera datata 2 dicembre. È una sistemazione provvisoria, ma che rende molto felice Roberto Torri, responsabile dell'organizzazione: «La Protezione civile a Clusone nasce nel 1983, ma da allora non abbiamo mai avuto una sede che potesse permetterci di essere più efficienti. Quest’assegnazione ci sprona a iniziare una nuova vita da parte dell’organizzazione, che non è un’associazione ma un vero e proprio braccio operativo del Comune». Come spiega L'Eco di Bergamo, la nuova sede occupa alcuni locali della Comunità montana, esattamente quelli dove, fino a poche settimane fa, trovavano spazio gli uffici per la gestione dei Servizi sociali sovraccomunali, ora trasferiti nel polo di via Somvico che ospita anche il distretto dell’Asl.

 

7 DICEMBRE

 

1 - È morta la stilista bergamasca Krizia

Lutto nel mondo della moda: la stilista Krizia, la bergamasca Mariuccia Mandelli, è morta domenica sera nella sua casa di Milano. Avrebbe compiuto 91 anni a gennaio. Ne ha dato notizia, in un comunicato, il cda di M.M.K. spa spiegando che ieri «alle 21 è improvvisamente venuta a mancare». Il marito Aldo Pinto era al suo fianco. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 11 nella chiesa di Sant’Angelo in via della Moscova. Da alcuni anni Krizia si era ritirata dal mondo della moda, cedendo il suo marchio a un gruppo cinese, di proprietà del nuovo direttore creativo Zhu Chongyun. «Mariuccia - ha spiegato una sua collaboratrice - è stata una straordinaria ed innovativa stilista di moda che ha contribuito a creare e sostenere l’affermazione internazionale di un modello di eleganza tipicamente italiano». Krizia nutrì fin da giovane un'autentica passione per la moda. Diventata maestra elementare, lasciò la cattedra per aprire con l'amica Flora Dolci un laboratorio a Milano, dove iniziò a produrre gonne e vestiti semplici. Nel 1971 presentò una collezione di pantaloncini cortissimi (hot pants), con i quali si aggiudicò il premio “Tiberio d'oro”. La stampa americana le assegnò il soprannome di "Crazy Krizia" per gli accostamenti arditi, l'uso di materiali insoliti, come la gomma, il sughero e l'anguilla, e le forme audaci. Famose sono diventate anche le sue fragranze. Nel 1986 fu nominata commendatore della Repubblica Italiana insieme a Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Gianni Versace e Valentino Garavani. Nel 1988 diede vita alla linea Krizia Uomo.

2 - Spaccata al Trony di Dalmine, bottino ingente ma da quantificare

All'alba di lunedì 7 dicembre, intorno alle 5.30, una banda di malviventi ha preso d'assalto il punto vendita Trony di via Provinciale, a Dalmine, portando via un espositore di telefoni cellulari. Secondo la ricostruzione di quanto avvenuto, la banda, composta da tre o quattro uomini, è giunta nel piazzale a bordo di un'utilitaria e, dopo aver smontato i paletti di sicurezza davanti a uno degli ingressi, si sono scagliati con l’auto contro la saracinesca e l’hanno sfondata. Per la fuga hanno usato un’altra macchina, che avevano preparato prima del colpo. Non è stato ancora quantificato l'ammontare del bottino, anche se si presume ingente, così come non sono stati quantificati i danni apportati ai locali.

3 - Rinvenuti i cavi di rame rubati dai binari a Calcio

Nella notte tra sabato 5 e domenica 6 dicembre, lungo la linea ferroviaria Milano-Brescia, a Calcio hanno rubato circa 1,5 chilometri di cavi di rame. Il colpo è avvenuto nella tratta tra Romano e Chiari. Il traffico ferroviario, che su questa linea non si ferma neanche di notte quando viaggiano i treni merci, è stato rallentato fino alle 10,50 di domenica mattina. Immediato l'intervento della Polizia Ferroviaria, che è riuscita, poco dopo, a recuperare la refurtiva.

4 - Operaio 38enne dell'Alta Val Seriana arrestato: da anni maltrattava e perseguitava la moglie

Venerdì 4 dicembre, in un Comune dell'Alta Val Seriana, un operaio di 38 anni è stato arrestato con le accuse di atti persecutori (stalking) e maltrattamenti in famiglia. Vittime delle presunte angherie dell'uomo la moglie, anche lei 38enne, che da anni veniva picchiava e maltrattata dal marito. I due sono genitori di due figli, rispettivamente di 7 e 15 anni, i quali, fortunatamente, pare non abbiano mai assistito agli attacchi d'ira del padre. Ma la donna pare che subisse le violenze del marito da quasi 5 anni: lui beveva, poi tornato a casa picchiava e maltrattava la donna. Che, in silenzio, sopportava. Invece che migliorare, però, la situazione peggiora, fino a quando, un anno fa, la 38enne decide di lasciare il marito: prende i figli e se ne va. Trova un appartamento in affitto nel Comune, ma il marito la prende malissimo. Inizia a perseguitarla, ad appostarsi sotto la sua nuova casa. È convinto che ci sia un altro. La goccia che fa traboccare il vaso avviene a fine ottobre: lui la aspetta in auto, poi la insulta e la prende a schiaffi, obbligandola a salire sulla vettura. La porta in un bosco isolato, la picchia e la minaccia: «Ti ammazzo e ti seppellisco qui» le urla. La zona è isolata e nessuno può aiutare la donna, che è terrorizzata. L’operaio, sfogata la rabbia, la costringe di nuovo a salire in auto e la porta nella casa di famiglia dove è rimasto a vivere. La donna resta lì tutta la notte e la mattina dopo, grazie al supporto di un'amica, decide che è giunto il momento di denunciare l'uomo. Prima viene però medicata all'ospedale, dove viene dimessa con una prognosi di una settimana. Le forze dell'ordine ascoltano la terribile testimonianza della donna, poi il pm chiede e ottiene dal gip l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'arresto la sera di venerdì 4 dicembre. Ora il 38enne è in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del giudice.

5 - Yara, nelle prime fasi delle indagini si seguì anche la pista satanica

Il Corriere della Sera Bergamo rivela un particolare sulle indagini relative alla morte di Yara Gambirasio e, fino ad oggi, mai venuto a galla. Nelle prima concitate fasi dell'inchiesta, gli inquirenti seguirono ogni pista, finanche quella dell'omicidio a sfondo satanico. Tutto nacque dalla testimonianza di un uomo che nel febbraio 2011, prima del ritrovamento del cadavere della ragazzina, si era presentato ai Carabinieri di Bergamo raccontando di un calabrese di circa 60 anni, residente in provincia, con presunti poteri da sensitivo e interessi di carattere satanista, che si era immaginato che «la ragazzina si trovava in un campo». I Ros, a cui era stata inoltrata la testimonianza, chiesero allora all'uomo che aveva raccontato i fatti di collaborare: con una cimice piazzata addosso, il testimone si recò dal 60enne per cercare di estorcere qualche informazione in più. Il colloquio avvenne il 30 marzo 2011, in un bar, ma il presunto sensitivo/satanista non diede molte informazioni. Il 4 aprile fu anche interrogato dagli inquirenti, i quali però decisero di chiudere quella pista proprio dopo averlo ascoltato. Un piccolo caso nel caso, che rende però evidente come le forze dell'ordine non abbiano escluso nessuna pista tra le tante valutate per tentare di risolvere il misterioso caso dell'omicidio della piccola Yara.

6 - Fiamme sul Monte Pora, si indaga sull'origine del rogo

Intorno alle 13 di domenica 6 dicembre, sul Monte Pora, un vasto incendio è scoppiato sul versante che dà sulla Val Camonica, nei pressi degli impianti e poco sotto il Pian del Termen. L'ampio prato ha favorito l'estendersi delle fiamme, che sono così arrivate a minacciare il bosco. Nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco, sono stati 5 operai del Comprensorio del Monte Pora a bloccare, in un’ora, la diffusione dell'incendio, che si era già esteso a 2mila metri quadrati di prato. Ora bisogna capire le cause dietro all'incendio: si pensa possa essere doloso, causato da due giovani che sono stati notati da alcuni sciatori. Dagli impianti alcune persone avrebbero visto due giovani nella zona dove poi il rogo è partito. Difficile capire al momento se si sia trattato di un incidente o di un atto intenzionale.

7 - Furto alla Pasticceria Testa di Treviglio, portati via panettoni e champagne

Nel pomeriggio di domenica 6 dicembre, a Treviglio, dei ladri hanno fatto irruzione nei locali della Pasticceria Testa di via Zara e portato via uno scatolone contenente elle bottiglie di Champagne, cioccolata, diversi panettoni, cesti da 300 euro l’uno, salumi e i blister di monete. Un bottino valutato complessivamente circa 4mila euro.

8 - San Giovanni Bianco, boscaiolo nei boschi a fare la legna ferito dopo essere stato colpito da un ramo

Un boscaiolo è rimasto ferito nel weekend mentre si trovava in un bosco sopra la pista ciclabile che collega San Giovanni a Camerata a fare legna insieme a dei colleghi. Mentre lavorava, un ramo da lui stesso tagliato l'ha colpito violentemente, ferendolo. I soccorsi sono intervenuti con l'elisoccorso, il quale ha portato l'uomo in ospedale. Le sue condizioni, fortunatamente, non sarebbero gravi.

9 - Oltre 7.500 prodotti sequestrati a Bergamo e Caravaggio perché potenzialmente pericolosi

5mila tra alberi, luminarie e addobbi, 2.500 tra orecchini, collane, calamite e oggettistica varia: sono questi i circa 7.500 articoli, per lo più di provenienza cinese, risultati sprovvisti delle prescritte indicazioni attestanti le relative caratteristiche merceologiche, ai sensi del cosiddetto “Codice del Consumo”, e sequestrati dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Bergamo e dalla Compagnia di Treviglio a Bergamo e Caravaggio. La normativa prevede che ogni articolo debba essere munito di etichetta o foglio illustrativo recante informazioni relative al produttore e/o all'importatore, all'eventuale presenza di sostanze pericolose, ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione del prodotto, nonché le istruzioni e le eventuali precauzioni d'uso, anche in lingua italiana. Per le irregolarità riscontrate, i prodotti sono stati messi sotto sequestro e i titolari delle attività commerciali, un cinese e un italiano, sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Bergamo per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative previste, che vanno da un minimo di 516 a un massimo di quasi 26mila euro.

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