Notizie su Bergamo e Provincia

Notizie su Bergamo e provincia (18-23 gennaio 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (18-23 gennaio 2016)
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23 GENNAIO

 

1 - Gli Arcobaleno a sostegno del ddl Cirinnà sulle unioni civili, il centrodestra per dire no alla mosche: le due manifestazioni in città

Sabato 23 gennaio, a Bergamo, sono andate in scena due distinte manifestazioni. La prima ha preso il via alle 14.30 con un corteo che dalla stazione ha condotto circa 800 persone a piazza Pontida: il cosiddetto popolo Arcobaleno è sceso in strada per dimostrare il proprio sostegno al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Bergamo è stata solo una delle città italiane (ma anche europee) in cui le associazioni Lgbt hanno indetto la manifestazione. Al corteo di Bergamo hanno partecipato anche il sindaco Giorgio Gori con diversi esponenti della sua Giunta, l’ex sindaco e consigliere regionale Roberto Bruni e molti primi cittadini della provincia, oltre ai deputati Antonio Misiani (Pd), Elena Carnevali (Pd) e Pia Locatelli (Psi).

 

no moschea manifestazione

 

Alle 16, invece, davanti a Palazzo Frizzoni ha preso il via il presidio indetto dalla Lega e supportato da altri partiti del centrodestra (come Fratelli d'Italia), con l'obiettivo di dire un nuovo "no" alla costruzione di una moschea a Bergamo. Alla manifestazione hanno partecipato un centinaio di militanti. Presente anche Forza Italia, con Gregorio Fontana, parlamentare azzurro, che ha sottolineato l'unità del centrodestra nel capoluogo orobico. Al suo fianco i senatori Giacomo Stucchi e Roberto Calderoli, della Lega. A turno sono intervenuti Massimo Bandera (Lega), Alessandro Sorte (Forza Italia), Alberto Ribolla (Lega) e Stefano Benigni (Forza Italia). Viviana Beccalossi, assessore regionale all’Urbanistica ed esponente di Fratelli Italia ha invece annunciato battaglia «per difendere la nostra legge regionale» che ha posto forti limiti alla costruzione di luoghi di culto, moschee in primis. Sempre dal lato della Beccalossi, l’intervento di Andrea Tremaglia (Fratelli d'Italia), che ha puntato l’indice sulla comunità islamica di Bergamo e su Palazzo Frizzoni: «Sono gli interlocutori sbagliati, basta vedere chi hanno ospitato: un imam in galera non perché ha rubato galline, ma perché sospetto jihadista».

2 - Rovetta, marocchino di 38 anni arrestato per aver aggredito e derubato una sua connazionale

Un marocchino di 38 anni è stato arrestato, nella tarda serata del 22 gennaio, a Rovetta, con l'accusa di aver aggredito e derubato (con un bottino di 100 euro e un telefonino) una sua connazionale. Satteh Hassan, questo il nome del fermato, è stato arrestato in flagranza di reato e ha diversi precedenti. A seguito dell’aggressione, la donna, di 30 anni, ha riportato contusioni multiple e un trauma cranico. È stata medicata all’ospedale di Piario, dove i medici l'hanno dimessa con una prognosi di 7 giorni.

3 - Finalmente il Pd ha un candidato sindaco a Treviglio: è Erik Molteni

Dopo tante discussioni e anche fratture interne, il Partito Democratico ha finalmente scelto il proprio candidato sindaco per le prossime elezioni a Treviglio. Si tratta di Erik Molteni, a capo del partito nella Bassa dal 2012. Dopo il passo falso della scorsa settimana e la ricerca di un possibile terzo nome in alternativa allo stesso Molteni e a Laura Rossoni, la partita si è finalmente chiusa. Molteni ha infatti ottenuto 19 voti a favore sui 21 aventi diritto nel coordinamento cittadino. Ad astenersi lo stesso Molteni e la Borghi. I renziani hanno invece votato a favore di Molteni, spiegando il dato con l’approvazione «di un nostro documento politico che tra i punti più importanti ha l’esclusione di un accordo col centrodestra al primo turno e ad un eventuale ballotaggio» ha spiegato la Rossoni. «Oggi non ho vinto io, ma il circolo del Pd di Treviglio» ha commentato Molteni, a cui ha fatto eco il segretario provinciale Gabriele Riva: «Questo non è il punto d’arrivo, ma di partenza. Ripartiamo dall’unità ritrovata».

4 - Gori, no alla super-moschea in città, ma attacca la Lega: «Chi nega i diritti religiosi favorisce l'abusivismo»

Dopo le tante polemiche delle ultime settimane, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori si è esposto sul tema caldissimo della moschea in città. E lo ha fatto il 22 gennaio, giorno prima della manifestazione davanti a Palazzo Frizzoni indetta dalla Lega per protestare contro le politiche intraprese dalla Giunta sulla possibile realizzazione di una mosche a Bergamo. E se Gori esclude la possibilità di costruire proprio nel capoluogo orobico uno dei più grandi centri di preghiera islamici d'Italia, attacca anche le forze politiche che dicono "no" a ogni forma di dialogo con la realtà islamica: «Chi nega i diritti alla libertà religiosa è il vero responsabile dell’abusivismo e dei disagi che ricadono anche sui cittadini bergamaschi» afferma Gori. Che poi torna sull'inchiesta relativa a un finanziamento della Qatar charity foundation da 5 milioni di euro, destinati a costruire a Bergamo un luogo di culto islamico e finiti sui conti della Cib, la nuova associazione di Imad El Joulani (l’ex presidente del centro di via Cenisio, ora indagato per appropriazione indebita), che con una parte dei soldi ha acquistato l’ex concessionaria di via San Fermo, cantiere sequestrato e ora dissequestrato e al centro di molte polemiche anche da parte della stessa comunità islamica orobica. Gori si esprime così sul caso: «Su via San Fermo siamo stati chiarissimi, giudicando l’ex sede della concessionaria di via San Fermo del tutto inappropriata ad ospitare un luogo di culto. Siamo stati noi a inoltrare alla Digos la segnalazione da cui è partita l’indagine della magistratura, già nel febbraio del 2015». Il sindaco, quindi, spiega che non c'è «nessun “atteggiamento supino e prostrato” nei confronti degli islamici», cosa di cui l'avevano accusato Belotti e gli altri esponenti bergamaschi del Carroccio. «Chi si appresta a manifestare contro il Comune dovrebbe piuttosto prendersela con se stesso - continua Gori -. La legge regionale voluta dalla destra per impedire la costruzione delle moschee, sbagliata e a nostro giudizio incostituzionale, ha la responsabilità di costringere la comunità islamica nella direzione disordinata e illegale del “fai da te”, che è esattamente ciò che andrebbe evitato».

5 - «Mi aggredì, così ho reagito»: parla Daniel Salvini, il 31enne che un anno fa uccise un trans

Venerdì 22 gennaio, Danile Salvini, il 31enne di Villa d'Adda accusato di aver ucciso a coltellate, la notte tra il 13 e il 14 febbraio 2015, nella sua abitazione, Lucas Martins Dos Santos, 21 anni, transessuale noto con il nome di Luna, ha fornito la sua versione dei fatti di fronte al giudice Raffaella Mascarino, in un’udienza a porte chiuse nell'ambito del processo (con rito abbreviato) nei suoi confronti. Salvini ha ammesso l'omicidio, confermando quindi la versione fornita al pm Fabio Pelosi e negando la sua prima versione dei fatti, nella quale aveva raccontato agli inquirenti che la vittima si era introdotta in casa sua per aggredirlo. Ha però aggiunto alcuni particolari: stando al racconto di Salvini, lui e Luna avevano fumato del crack e non avevano fatto sesso, quando la vittima si infuriò (probabilmente a causa delle sostanza stupefacenti secondo Salvini) e, con un coltello, minacciò Salvini se non gli avesse dato dei soldi. «Io riuscii a disarmarlo e reagii» ha poi aggiunto il 31enne.

6 - Tre rapinatori alle poste di Cologno al Serio. Malore per la direttrice

Nel primo pomeriggio di sabato 23 gennaio, alle Poste di Cologno al Serio hanno fatto irruzione tre malviventi, che si sono fatti consegnare il denaro presente prima di scappare a bordo di una Fiat Panda bianca, abbandonata in una strada laterale del paese poco dopo. In quel momento gli uffici postali erano chiusi e al suo interno si trovavano soltanto la direttrice e tre dipendenti. Secondo la loro testimonianza, uno dei due rapinatori è riuscito a forzare una inferiata della finestra e a entrare negli uffici insieme ai due complici. La direttrice, spintonata da uno dei malviventi, è stata colta da un leggero malore. Fortunatamente niente di grave per lei. Ancora da quantificare il bottino.

7 - Palazzina in fiamme a Costa Serina. Danni ingenti e una donna intossicata

La mattina di sabato 23 gennaio, una palazzina di via Sorte a Costa Serina è andata in fiamme, causando danni ingenti e rendendo anche inagibile un appartamento. Fortunatamente non risultano esserci feriti, ma una donna è rimasta leggermente intossicata ed è stata accompagnata in un vicino ospedale per ulteriori controlli. Ancora da chiarire le cause che hanno scatenato l'incendio. L’allarme è scattato poco prima delle 11: sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’appartamento, che ha riportato gravi all’interno: pareti annerite, arredi distrutti e pezzi di intonaco crollati dal soffitto.

8 - L'allarme della questura di Vicenza: una Audi gialla con pericolosi criminali a bordo in fuga sulla A4

Si richiede la massima collaborazione ai cittadini al fine di coadiuvare le Forze dell’Ordine segnalando la presenza...

Posted by Questura di Vicenza on Venerdì 22 gennaio 2016

La questura di Vicenza, attraverso la propria pagina Facebook, ha diffuso una richiesta di collaborazione a tutti i cittadini italiani: le forze dell'ordine sono sulle tracce di una banda di malviventi a bordo di una Audi RS4 gialla, con targa svizzera. La macchina è stata coinvolta in un incidente mortale e in una sparatoria. Il gruppo è stato avvistato più volte nelle province del Nord Est e si muove anche in autostrada, non è escluso che possa spingersi anche in Lombardia percorrendo la A4 Milano-Venezia. Secondo le forze dell'ordine, l'auto è stata rubata a settembre a Malpensa e a bordo ci sono soggetti molto pericolosi.

9 - Ucciso da un malore Maurizio Gherardi, organista di 54 anni di Zogno

La sera del 22 gennaio avrebbe dovuto suonare a una festa organizzata dal ristorante La Staletta di Zogno, in via Campelmè, per festeggiare la festa di San Sebastiano. Ma, improvvisamente, si è sentito male e nonostante l'intervento dei presenti e, successivamente, dei soccorritori, non c'è stato nulla da fare. È così tragicamente morto, per un malore ancora da chiarire, Maurizio Gherardi, organista di 54 anni di Zogno. L'uomo si sarebbe dovuto esibire insieme a un amico cantante, ma quando si è sentito male è uscito un attimo dal ristorante per prendere una boccata d'aria fresca e proprio fuori dal locale ha perso conoscenza. Il tentativo di rianimarlo è durato oltre un’ora, ma invano. Gherardi, originario di Zogno, abitava da qualche tempo ad Almenno San Salvatore.

10 - La giornalista Maria Latella, nel suo blog, parla del successo di Ryanair e della sue ricadute positive su Unibg

La giornalista Maria Latella, nel suo blog personale Tendenza Latella su Il Messaggero, ha dedicato un articolo allo sviluppo dell'Università degli Studi di Bergamo, collegando la sua crescita anche al fenomeno Ryanair. La Latella scrive: «Forti dei loro corsi di studio in inglese, rettori e docenti dell’Università di Bergamo sono riusciti a convincere Harvard e a stabilire con la prestigiosa università americana un accordo con la facoltà di design per ripensare il modello di città». E collega questo successo anche alla "fortuna" di avere vicino uno dei principali aeroporti "low cost" d'Italia. La Latella continua: «L’Università di Bergamo ha sei corsi in inglese, divisi nelle tre aree: economia, management e turismo. Ha mille studenti stranieri su sedicimila allievi in totale, con un quaranta per cento che arriva da regioni diverse dalla Lombardia. [...] Il personale docente comprende settanta-ottanta visiting professor stranieri, docenti che passano nell’Università di Bergamo da uno a sei mesi, arrivando da Londra, Parigi, Berlino e altri centri europei». La giornalista riporta poi diverse affermazioni del rettore Remo Morzenti Pellegrini, che sottolinea i vantaggi di avere un polo aeroportuale quale Orio nelle vicinanze, ma anche i "doveri" sociali che una Università ricopre oggi in una città. E la Latella approva, dimostrando come anche a livello nazionale il progetto universitario di Bergamo sia osservato con stima e rispetto.

11 - La Siad è pronta a volare in Iran con una commessa da 20 milioni

La Siad Macchine Impianti, società del gruppo Siad che produce compressori e impianti di frazionamento aria per la produzione di gas, ossigeno, azoto e argon utilizzabili in diversi settori, tra cui il siderurgico, il metallurgico, il chimico, l’alimentare, il farmaceutico e quello del vetro, è pronta a realizzare una commessa di circa 20 milioni di euro in Iran. Per la precisione è ad un’azienda siderurgica che è destinato il complesso macchinario per la produzione di ossigeno (pari a 2.200 tonnellate al giorno) e azoto, dal diametro di circa cinque metri e una colonna lunga 32 metri e l’altra 50. La costruzione si concluderà entro l’anno, dopo che i lavori di progettazione e costruzione sono iniziati circa un anno e mezzo fa. Poi si porterà l'intero macchinario fino al Porto Marghera, in provincia di Venezia e da lì inizierà il suo viaggio verso l'Iran.

 

22 GENNAIO

 

1 - Mura patrimonio Unesco: Bergamo la spunta su Ivrea

Il Consiglio direttivo della Commissione nazionale Unesco ha dato il via libera al riconoscimento come patrimonio dell’umanità delle Mura e di tutte le opere di difesa della Serenissima costruite tra 1500 e 1700. Si tratta di un progetto transnazionale, di cui Bergamo è capofila, che rappresenta un viaggio di oltre mille chilometri nell’architettura e nella storia, dalle Prealpi lombarde alle coste dell’Adriatico. Il progetto ha ben 11 iscritti e oltre alle Mura di Bergamo comprende le mura di Peschiera, le fortificazioni di Venezia, Chioggia e Palmanova in Italia, di Zara, Sebenico e Curzola in Croazia, di Cattaro e Castelnuovo in Montenegro. Ora il dossier sarà esaminato a livello internazionale a Parigi. Bergamo ha avuto la meglio sulla candidatura della città industriale di Ivrea.

2 - Nuovo tragico incidente nella Bergamasca: morto geometra 50enne di Rovetta

Dopo i tragici incidente del 21 gennaio a Taleggio e Calusco, la mattina del 22 gennaio un nuovo incidente mortale è andato purtroppo in scena sulle strade bergamasche. Alle 8 circa, lungo la ex strada statale 671, all'altezza di Rovetta, una Bmw e un mezzo pesante si sono infatti scontrati violentemente causando la morte di Ernesto Oprandi, geometra di 51 anni residente a Rovetta e professionista in uno studio di Clusone. Inizialmente si era erroneamente parlato di un giovane. Stando alle prime informazioni, la Bmw, che stava viaggiando verso Bergamo, avrebbe invaso la corsia opposta, schiantandosi così con un camion proveniente dalla direzione opposta. Secondo i testimoni, l'urto è stato violentissimo e la vettura si è praticamente accartocciata su sé stessa, andando a finire nel fosso che costeggia la strada. Il camion, invece, è finito in un fosso dalla parte opposta rispetto alla vettura. La testimonianza del camionista ha permesso di escludere che lo schianto sia avvenuto durante una manovra di sorpasso: fatale sarebbe quindi stato un malore, oppure una distrazione.

3 - Accordo Orio-Milano, al Corriere parla Riggio, numero uno di Enac: «Questa fusione non ha senso, Bergamo guardi a Brescia»

Il Corriere della Sera Bergamo, il 22 gennaio, ha realizzato un'interessante intervista a Vito Riggio, 68 anni, presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ed ex docente universitario e deputato democristiano. Il quale ha detto la sua sull'ipotesi (anzi, oramai molto più di un'ipotesi) fusione tra Sacbo e Sea, ovvero tra lo scalo di Orio al Serio e quelli milanesi di Linate e Malpensa. Ed è un giudizio completamente opposto a quello, positivo, fornito da tanti. «Ma lei crede davvero che Bergamo si fonderà con Milano? - dice al Corriere Riggio -. La fusione con Milano è un’ipotesi divertente e anche interessante, il mio amico Stefano Paleari ha realizzato un bello studio, ma non credo che si farà mai, non ha senso». La spiegazione di Riggio a questa convinzione è semplice: «Ce li vede lei i bergamaschi che vanno a Malpensa? E Linate ormai è pieno. Orio è un aeroporto che ha ancora margini di sviluppo ma è al suo massimo, mentre lì vicino, a Montichiari, c’è un aeroporto vuoto. Quindi il naturale sviluppo di Orio è a est, verso Brescia. Verona non crescerà mai tanto da averne bisogno. Io, con il ministro Delrio, ho fatto finire la guerra tra i bergamaschi e i veneti che rischiava di finire in Europa. E ora si può andare avanti in questa direzione. Posso capire le difficoltà ma sono convinto che lo sviluppo di Orio debba essere su Brescia. Anzi, se non si troverà il modo di far volare su Bergamo aerei meno inquinanti, quelli in più previsti dallo sviluppo fino al 2030 potrebbero finire proprio a Brescia». Riggio si è poi espresso anche sulle proteste dei sindaci per i troppi voli: «Cercheremo di aumentarli senza far crescere i disagi. Studieremo una modifica delle rotte in modo da evitare che i problemi ricadano sempre sulla stessa zona. Ma le stesse compagnie aeree, Ryanair in testa, dovranno gradualmente inserire nella loro flotta degli aerei che abbiano un livello di inquinamento sonoro inferiore del 40 percento. E lo stesso deve valere anche per l’inquinamento atmosferico. Se non lo faranno, non potranno aumentare i loro voli a Orio, e dovranno andare a Montichiari».

4 - Fissato per il 26 gennaio il Riesame per i 10 tifosi dell'Atalanta arrestati dopo gli scontri di sabato

Il Tribunale del Riesame si esprimerà il 26 gennaio prossimo circa l'arresto dei 10 tifosi dell'Atalanta arrestati il 16 gennaio dopo gli scontri avvenuti nel post Atalanta-Inter. Di questi, 7 si trovano ancora in via Gleno mentre a tre il gip ha concesso i domiciliari. Il Riesame, di fatto, dovrà stabilire se confermare o modificare le misure cautelari. Intanto le forze dell'ordine, giovedì 21 gennaio, hanno mostrato ai giornalisti il materiale sequestrato dopo gli scontri. Tra gli oggetti sequestrati ci sono 11 bastoni, trovati nascosti tra via Pascoli e via Taramelli, due giubbotti che erano stati gettati nel giardino di un’abitazione in viale Vittorio Emanuele, due scaldacollo, una torcia e due fumogeni. Uno dei due fumogeni è quello che è stato gettato all’interno della volante della polizia, il cui finestrino era stato rotto con un sasso decisamente pesante, sequestrato insieme a un altro sasso trovato in possesso di un tifoso in piazzale Oberdan prima dell'avvio della partita (il tifoso è stato denunciato a piede libero). Tra il materiale anche una bomba carta.

5 - Tornano a salire i valori di Pm10 in tutta la provincia

Dopo che i primi giorni del 2016, complice anche il meteo e l'aria fredda, i valori di inquinamento a Bergamo e in tutta la sua provincia erano calati sotto i livelli d'allarme di fine 2015, negli ultimi due giorni la situazione è tornata a preoccupare. Lo riferisce Bergamonews, che illustra come sia in città che nelle centraline Arpa disseminate nell'hinterland (soprattutto nella Bassa) siano stati registrati valori al di sopra della soglia di 50 microgrammi per metro cubo fissata dalla legge: in via Garibaldi 76, in via Meucci 73, a Treviglio 78, a Casirate d’Adda 86, a Filago 80 così come a Dalmine, mentre a Lallio 83. Proprio i sindaci dell’area interessata si sono riuniti per decidere i provvedimenti da adottare in caso di sforamento dei limiti per più giorni consecutivi. La proposta presentata dalla Provincia, con tre livelli di emergenza e altrettante misure di contrasto, non ha avuto ancora il via libera ufficiale dai Comuni.

6 - Daniele Belotti commenta così la sua assoluzione nel processo ultrà: «Sono stati 5 anni devastanti»

Giovedì 21 gennaio Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord, è stato ufficialmente prosciolto dalle accuse nell'ambito del processo ultrà. Una notizia positiva, ma che Belotti non vuole commentare con gioia, come ha spiegato a Bergamonews: «Da un lato c’è la soddisfazione, dall’altro l’incazzatura bestiale perché questa storia è andata avanti cinque anni e ha interrotto un percorso istituzionale che avevo intrapreso. Nemmeno i miei peggiori nemici, che non sono pochi, hanno voluto tirare fuori questa vicenda. Di questo devo dare atto. Però io stesso non potevo e non mi sono mai voluto mettere in gioco. Ho ritirato la candidatura in Regione». Il danno alla sua immagine è stato notevole: «Ho contato su Google 6.500 citazioni personali relative a questa indagine, ho avuto scenografie di Gad Lerner e perfino una citazione speciale durante lo spettacolo di Crozza al PalaCreberg. Per chi ha un ruolo pubblico è pesantissimo, devastante. Il problema è che io, ancora oggi, dopo la requisitoria finale del pm non ho capito di cosa sono stato accusato». L'accusa era di concorso esterno in associazione a delinquere, ma alla fine il "ruolo" di Belotti è stato declassato a quello di semplice mediatore tra le frange della tifoseria più accesa e le forze dell’ordine.

7 - Donna investita alla stazione di Bergamo e ricoverata al Papa Giovannio

Alle 7 circa di venerdì 22 gennaio, in piazzale Marconi, proprio davanti alla stazione di Bergamo, una donna è stata investita da un'auto. Ancora poco chiara la dinamica dei fatti, ma i tanti testimoni hanno subito contattato i soccorsi. La donna, che non pare essere in pericolo di vita, è stata ricoverata all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

8 - Incontro in Regione per parlare di Crespi d'Adda, il sindaco di Capriate: «Riprendiamo il confronto»

Il 21 gennaio, in Regione Lombardia, è andato in scena un importante incontro tra il sindaco di Capriate San Gervasio, Valeria Radaelli, e l’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, teso a rassicurare l’amministrazione sulla posizione mantenuta nelle ultime settimane in merito alla tutela delle aree verdi nell’ambito del progetto di riqualificazione del villaggio operaio patrimonio dell’Unesco. Nelle ultime settimane, infatti, la trattativa tra il Comune e la business company Percassi, intenzionata e insediare proprio a Crespi un proprio centro di lavoro, finanziando anche diversi progetti per la riqualificazione del villaggio operaio, si era arenata davanti alle richieste economiche del sindaco di Capriate, ritenute da Percassi eccessive. L'incontro, a quanto pare, è stato positivo, visto che la Radaelli, all'uscita, ha dichiarato: «Apprezziamo l’intervento privato, ma allo stesso tempo difendiamo la tutela del nostro territorio. Spero, anzi sono convinta che si riuscirà a riavviare il confronto con Percassi perché abbiamo lavorato per il bene di tutti, anche del privato. Il progetto è importante, ci abbiamo sempre creduto. Ci sono tutte le possibilità per spiegare, approfondire e comprendere la posizione di tutti». Anche Matteo Rossi, numero uno della Provincia, si è detto pronto a rivestire un ruolo di mediazione in questa importante partita per il territorio bergamasco. Rossi, sulle pagine virtuali di Bergamonews, spiega: «Dopo aver incontrato la Giunta, la prossima settimana abbiamo un incontro con il gruppo Percassi. La Provincia ha raccolto l’appello del sindaco che ha chiesto un impegno delle istituzioni sovracomunali. A noi interessa portare avanti un grande progetto innovativo per il territorio, accompagnato da previsioni di servizi e interventi urbanistici che lo rendano coerente con il tessuto comunale. Ci siamo messi a disposizione per avviare un percorso condiviso tra impresa e istituzioni anche immaginando lo strumento di un accordo di programma che deve essere condivido dalle due parti».

9 - Due ragazzini di 11 anni salvati dal Soccorso Alpino dopo essere rimasti bloccati nei boschi di Fuipiano al Brembo

Nel pomeriggio di giovedì 21 gennaio, le squadre territoriali della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino sono dovute intervenire, anche con l'aiuto di un elicottero, nei boschi di Fuipiano al Brembo, zona nei pressi di San Giovanni Bianco, per portare aiuto a due ragazzini di 11 anni rimasti bloccati: dopo essersi infatti avventurati in un'area particolarmente impervia, i due si erano accorti di non riuscire più né ad andare avanti né a tornare indietro e hanno così deciso, saggiamente, di lanciare un allarme con i loro telefonini. A raggiungerli è stato l'elicottero, che ha imbragato i due e li ha salvati.

10 - Sabato, dalle 16, presidio della Lega davanti al Comune di Bergamo: «Palazzo Frizzoni prostrato agli islamici»

Dopo le tante polemiche delle ultime settimane, viaggiate su social, media locali e nazionali e aule istituzionali, la Lega ha deciso di scendere in piazza per protestare circa la vicenda del nuovo centro islamico all’ex concessionaria Fiat di via San Fermo. Dalle 16 di sabato 23 gennaio, davanti a Palazzo Frizzoni, la Lega darà vita a un presidio di protesta per tenere alta l’attenzione intorno al Centro islamico di via Cenisio. Alberto Ribolla, capogruppo del Carroccio in consiglio, e Massimo Bandera, segretario cittadino, spiegano: «Finora l’amministrazione comunale ha agito senza alcuna trasparenza su un caso molto delicato. Noi pretendiamo chiarezza nei confronti di tutti i cittadini bergamaschi che hanno il diritto di sapere dove, come e chi finanzierebbe un’ipotetica moschea». Il segretario Daniele Belotti rincara la dose: «Non accettiamo questo atteggiamento supino e prostrato del Comune nei confronti degli islamici. Non hanno ancora detto niente, ad esempio, sulla questione dei finanziamenti. Dove è il sindaco? Manda avanti l’assessore all’Islam e lui, che interviene su tutto, è muto da un mese». Con la Lega, che ha indetto la manifestazione, in piazza ci saranno anche altri gruppi d'opposizione, come Fratelli d'Italia (lo conferma Andrea Tremaglia, capogruppo del partito a Bergamo), mentre il Movimento 5 Stelle si è pubblicamente sfilato dalla protesta. Dalla Giunta è l'assessore Giacomo Angeloni a rispondere alle accuse: «Saremmo noi i prostrati? Abbiamo bloccato il progetto, segnalato la vicenda alla Digos e vinto un ricorso al Tar: meno prostrati di così...»

11 - Fiamme in un'abitazione alla Dorotina di Mozzo

Sono servite molte ore di lavoro ai vigili del fuoco per spegnere l'incendio divampato alle prime ore della mattina del 21 gennaio in un'abitazione alla Dorotina di Mozzo. Probabilmente a causa di un malfunzionamento della canna fumaria, infatti, un violento rogo s'è sprigionato a Villa Dorotina. L'allarme è stato dato alle 6 circa e quando sono giunti sul posto i pompieri, le fiamme erano già molto alte. A causa del rogo, un uomo che abitava nella cascina è stato fatto evacuare dal suo appartamento: si tratta di un 40enne di origini straniere. Le fiamme sono state spente nella tarda mattinata e ora si quantificheranno i danni. Il problema principale sarà il tetto, fortemente danneggiato dalle fiamme.

12 - Il Comune apre un'inchiesta sul caso dei sorveglianti dei musei civici sottopagati

Nei mesi scorsi, la Cgil aveva denunciato che tra il personale dei musei cittadini, c’era chi, deputato all’accoglienza e alla sorveglianza, percepiva salari più bassi rispetto al contratto di appalto. E Palazzo Frizzoni ha così deciso di aprire un'inchiesta interna sulla questione: la Commissione trasparenza del Comune ha infatti nominato due istruttori che dovranno chiarire il caso. Ad annunciarlo Andrea Tremaglia, presidente della Commissione trasparenza di Palazzo Frizzoni: «Abbiamo votato la procedibilità. È bene approfondire le cose, preferisco un controllo in più». Come spiega L'Eco di Bergamo, la società che su incarico del Comune di Bergamo gestisce il servizio di guardiania in tutti i musei civici (13 sedi, tra cui il Museo di Scienze Naturali, le Cannoniere, l’Orto botanico e il Palazzo della Ragione) non avrebbe applicato il giusto contratto ai lavoratori (con 11mila euro di differenze retributive non versate calcolati dalla Cgil) o, stando ad alcune indiscrezioni, in un caso non lo avrebbe affatto applicato, come emerso da primi controlli.

13 - Alzano, in extremis la Giunta destina 300mila euro per il restyling dell'auditorium

Come sappiamo grazie ai recenti fatti di cronaca, Annalisa Nowak non è più il sindaco di Alzano Lombardo, essendosi dimessa il 15 gennaio. Ma prima di lasciare, in extremis, attraverso una deliberata varata il 29 dicembre 2015, la Giunta ha approvato un finanziamento di 300mila euro per completare la messa a nuovo dell'Auditorium Montecchio. La Giunta, pur con una crisi interna alla maggioranza, è riuscita ad approvare uno degli obiettivi di programma più significativi del proprio mandato in questo modo. Si tratta di una sala di circa 200 posti, dall'acustica invidiabile e che per oltre 30 anni è stata anche sede dell’Inverno Musicale.

 

21 GENNAIO

 

1 - Processo ultrà, «prosciolto» Daniele Belotti

Prosciolto. Questa la sorte toccata oggi a Daniele Belotti, consigliere comunale della Lega coinvolto nel maxi processo contro gli ultrà dell’Atalanta. Il segretario del Carroccio era stato indagato per concorso esterno nell’associazione a delinquere finalizzata agli scontri (tra il 2006 e il 2010), ma oggi il giudice per l’udienza preliminare Ezia Maccora ha deciso di scagionare l’uomo. Le accuse erano state formulate dal pm Carmen Pugliese sulla base del ruolo che Belotti, in questi anni, ha sempre tenuto con la curva, “trait d’union” tra istituzioni e tifo organizzato: secondo la Pugliese, Belotti avrebbe avuto un ruolo attivo nell’organizzazione di iniziative di protesta e scrittura di volantini per conto della Curva, e addirittura sarebbe stato considerato “consigliere personale” del capo ultrà dell’Atalanta, Claudio Galimberti. Il gup, però, aveva accolto le richieste della difesa, sentendo i vertici della questura e della prefettura: anche Salvatore Longo, questore a Bergamo fino al 2007, aveva confermato di aver incontrato diverse volte Belotti come mediatore della Curva, facendo leva sul ruolo istituzionale che il leghista aveva assieme alla sua buona conoscenza del mondo del tifo bergamasco. Oggi, così, si è arrivati al proscioglimento: non si farà il processo voluto dalla pm Pugliese nei suoi confronti.

2 - Sacbo presenta il nuovo piano per Orio: più passeggeri, minore impatto ambientale

È stato presentato oggi a Roma il piano di sviluppo dell’aeroporto di Orio al Serio, presso la direzione centrale infrastrutture e aeroporti dell’Enac. Oltre alla società che gestisce lo scalo erano presenti anche i rappresentanti della Provincia di Bergamo e dei Comuni in Commissione aeroporturale. Proprio il coinvolgimento degli enti locali è stato sottolineato quale punto di novità di Orio a livello nazionale, nell’ottica di pianificazione del futuro. E soprattutto si ipotizza uno sviluppo del movimento di passeggeri accompagnato a una contestuale diminuzione dell’impatto acustico e atmosferico. «Sacbo terrà in debito conto le notturna di traffico courier per un totale di movimenti aerei stimato al 2030 di poco inferiore ai centomila», si legge nella nota inviata al termine dell’incontro. «Punto fermo sottolineato da Sacbo è l’individuazione di ogni possibile soluzione atta a rendere detto sviluppo compatibile con il territorio e garantire esternalità ambientali, rispetto all’attività aeronautica osservazioni che verranno formulate nel contesto di valutazione». La presentazione del piano ha permesso così ai Comuni di «acquisire elementi utili alla necessaria valutazione degli interventi previsti, in un’ottica di sostenibilità per il territorio e dei benefici derivanti dal punto di vista socioeconomico, logistico e occupazionale». Infine è stata ribadita l’intenzione di dotare lo scalo di un collegamento ferroviario.

3 - Tir contro auto a Calusco, muore 45enne

Drammatico incidente attorno alle 13 di oggi a Calusco, dove un uomo di 45 anni ha perso la vita lungo la strada provinciale Rivierasca. Lo scontro è avvenuto tra l’auto condotta dalla vittima e un tir, ma resta ancora poco chiara la dinamica dell’accaduto: stando ai primi accertamenti, sembra che il conducente del mezzo abbia avuto un malore mentre conduceva la sua Golf, finendo nella corsia opposta e scontrandosi con un camion che trasportava ghiaia. Ci sarebbe anche una seconda persona coinvolta, ferita ma in maniera non grave. Disagi sulla circolazione della zona, con l'area chiusa per almeno due ore e lenta, poi, a ritornare alla normalità.

4 - Val Taleggio, precipita con la jeep in una pozza d'acqua: muore 45enne

Drammatico incidente, ieri sera, in Val Taleggio, dove un uomo residente in Valle alla guida del suo fuoristrada ha perso il controllo del mezzo, sfondando il guard rail e finendo fuori strada. La vittima è Davide Arrigoni, 45 anni, che gestiva a Vedeseta un albergo-ristorante assieme al fratello Diego. L’incidente è avvenuto attorno alle 22,30: l’uomo ha perso la vita dopo che la macchina è caduta a strapiombo in una profonda pozza d’acqua gelida, creata dal torrente Enna a fondo della scarpata. Non c’è stato nulla da fare per i soccorsi, che hanno fatto fatica a recuperare sia la macchina che il corpo dell’uomo. È servita un’autogru per riportare in superficie il fuoristrada, mentre la squadra speleo-alpino-fluviale ha tentato di soccorrere lo sfortunato automobilista.

5 - Aeroporti: nel 2015 Orio si conferma terzo scalo italiano

I dati sugli aeroporti italiani nel 2015 confermano la crescita generale di tutti gli scali, e vedono ancora una volta come terzo scalo nazionale per traffico Orio al Serio. Davanti a lui Fiumicino (più di 40 milioni di passeggeri) e Malpensa (18,5), mentre a seguire ci sono Linate, Venezia, Catania, Bologna, Napoli, Ciampino e Palermo. A spingere per l’aumento generale di tutto il settore è la crescita del traffico internazionale, che aumenta a livello generale del 6,8% e delle tratte interne all’Ue dell’8,3%. Sale pure il traffico di merci, che nel 2015 è stato di 34mila tonnellate maggiore rispetto all’anno precedente.

6 - Treviglio, rapina al supermercato U2

Rapina, nella tarda mattinata di oggi, al supermercato U2 di Treviglio, posto su Viale Ortigara. Due uomini coperti solo con una sciarpa sono entrati nel negozio, dirigendosi verso la cassa centrale e ripulendola. Carnagione chiara, accento italiano, si sono poi subito buttati su altre due casse: con pistola e coltello si sono fatti consegnare i contanti contenuti dai dipendenti. In seguito sono fuggiti di gran carriera, in sella a uno scooter, portandosi via circa mille euro.

7 - La Lombardia dovrà smaltire i rifiuti di altre regioni

È uno dei territori migliori quanto a smaltimento dei rifiuti, ma la Lombardia ora dovrà farsi carico anche della spazzatura degli altri. Il nuovo decreto del governo sui termovalorizzatori ha inserito, infatti, la nostra regione nella macroarea del Nord, dove, dal Piemonte all’Emilia Romagna, verranno bruciati anche i rifiuti di altri territori. «Stiamo lavorando per spegnere gli inceneritori più vecchi e Roma li vuole tenere aperti. Paghiamo le incapacità gestionali e politiche di altri», è stato il commento duro dell’Assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi, che alla Conferenza delle Regioni era tra i 5 voti contrari (contro 15) alla decisione. Il decreto si basa sul fatto che, avendo la Lombardia raggiunto l’autosufficienza sullo smaltimento dei rifiuti, è necessario che si faccia carico delle mancanze delle altre unità territoriali. Il decreto prevede pure la costruzione di 8 nuovi inceneritori (ne erano previsti 12), tutti al sud. «Proporremo al ministro dell’Ambiente Galletti che i rifiuti aggiuntivi non possano andare in Regioni che hanno problemi di polveri sottili; ci sono anche le infrazioni sulle polveri sottili, quindi le due cose non possono andare insieme», fanno sapere dal Pirellone.

8 - Colpì con una testata un cliente: buttafuori rinviato a giudizio

Sarà rinviato a giudizio il buttafuori albanese che, il 6 settembre del 2013, tirò una testata ad un cliente del pub “La locanda del santo bevitore” di Cavernago. Ieri il giudice per l’udienza preliminare Alberto Viti ha analizzato l’episodio: un diverbio tra due clienti per una birra accidentalmente rovesciata, la successiva rissa, l’intervento dei “gorilla” del locale. Uno dei due giovani accusa il buttafuori di averlo colpito con una testata, una volta portatolo fuori dal locale, ma l’imputato si difende dicendo che il cliente era ubriaco e avrebbe tentato di aggredirlo. Quest’ultimo, nella colluttazione avrebbe comunque rimediato una frattura al setto nasale, oltre ad uno sfregio sul volto.

9 - La gioia delle famiglie degli ultrà scarcerati

Sono usciti dal carcere ieri tre dei tifosi atalantini coinvolti negli incidenti di sabato pomeriggio dopo Atalanta-Inter, ai quali il gip ha deciso di concedere gli arresti domiciliari. In via Gleno, ad attenderli i genitori: poche parole da parte dei ragazzi alla stampa, molti abbracci coi parenti, qualche lacrima. «Ho provato una gioia immensa quando ho rivisto mio figlio, dopo quattro giorni di vuoto immenso con le pene più atroci che una mamma possa provare», è quanto racconta all’Eco di Bergamo Silvia Scotti, la madre di uno dei tre giovani ultrà, G.P.: ieri era fuori dal carcere di via Gleno ad attendere il figlio. La donna racconta: «G. non ha mai dato problemi, è dedito al calcio da quando è nato praticamente e ha lo sport nel cuore, non la violenza. Ha, inoltre, il grande amore per l’Atalanta da sempre. Sono stupita di quanto affetto abbiamo ricevuto in questi giorni, di amici e familiari che conoscono davvero mio figlio, una persona che conosce benissimo cosa è il rispetto e cosa sono le regole». Quanto agli episodi di sabato preferisce non commentare: «Sarà il giudice a pronunciarsi sulla verità. Io so che G. è un ragazzo pulito e, purtroppo, in questi giorni è stato trattato come il peggiore dei teppisti».

10 - Sparò a un uomo e a una donna: condannato a due anni

Due anni di reclusione per lesioni aggravate dall’uso di un’arma non denunciata: questa è la condanna per S.B., il geometra 34enne di Scanzorosciate che, la scorsa estate, aveva sparato a un uomo e ad una donna. La cronaca torna indietro al primo luglio 2015: a Gorle, l’uomo era alla guida della sua macchina, quando, per una frenata brusca, rischiava di essere tamponato proprio dalla donna. In preda alla rabbia, il geometra aveva esploso il primo colpo di pistola, andato a vuoto. Poco dopo, invece, il suo secondo sparo aveva colpito l’uomo di Scanzo con cui aveva avuto un secondo diverbio. Fuggito a casa e qui raggiunto dai carabinieri, l’uomo si era difeso dicendo di essere ubriaco, ma era stato arrestato e mandato a processo.

 

20 GENNAIO

 

1 - Il gip conferma il carcere per 7 dei 10 tifosi atalantini fermati dopo Atalanta-Inter. Domiciliari per i restanti tre

Mercoledì 20 gennaio il gip ha convalidato l'arresto e la misura cautelare del carcere per 7 dei 10 tifosi atalantini fermati sabato 16 gennaio dopo la partita Atalanta-Inter, accusati di aver tentato di assalire un pullman di tifosi avversari e di aver danneggiato una Volante e un mezzo dell'Atb. Per i restanti tre, invece, ha convalidato l'arresto ma ha previsto gli arresti domiciliari. I motivi per cui sette devono restare in via Gleno sono diversi: due perché già colpiti in precedenza da Daspo, due perché recidivi, altri due perché su di loro pende anche l’accusa di lesioni e resistenza e uno, ovvero il tifoso tedesco dell'Eintracht Francoforte (tifoseria gemellata con quella atalantina) perché non ha dato giustificazioni sulla sua presenza in quel contesto.

2 - La questura avrebbe richiesta la sorveglianza speciale per Claudio Galimberti, detto il Bocia

Mercoledì 20 gennaio L'Eco di Bergamo ha riportato la notizia secondo cui la questura di Bergamo avrebbe inoltrato al tribunale una sorveglianza speciale per Claudio Galimberti, meglio noto come il Bocia, storico capo ultrà atalantino già condannato in primo grado a tre anni di reclusione lo scorso 20 aprile nell'ambito del maxi processo contro il tifo violento e rinviato a giudizio con l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata a reati da stadio. La notizia si è diffusa soltanto oggi, a pochi giorni di distanza dagli scontri che hanno seguito il match tra Atalanta e Inter ma nei quali Galimberti non c'entra nulla, anche perché la richiesta della questura sarebbe stata avanzata prima di quel match. La sorveglianza speciale è una misura di prevenzione che si applica a soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica e prevede limitazioni piuttosto pesanti per la libertà personale per la durata di 5 anni, come ad esempio l’obbligo di restare a casa in orario serale e notturno oppure il ritiro della patente o del passaporto. A giudicare la richiesta sarà un consiglio composto da tre giudici il 4 febbraio prossimo.

3 - Nuova udienza del processo a Massimo Bossetti, si è discusso delle fibre rinvenute sul corpo di Yara

Nell'udienza, tenutasi mercoledì 20 gennaio al Tribunale di Bergamo, del processo nei confronti di Massimo Bossetti e riguardante la morte di Yara Gambirasio, si è discusso circa le fibre di tessuto che sono state rinvenute sul corpo della tredicenne. A parlare sono stati gli esperti dell'accusa, che hanno spiegato come 29 di quelle fibre siano risultate «compatibili» e «indistinguibili» da un punto di vista chimico, merceologico e cromatico, con quelle dei sedili del furgoncino di proprietà del carpentiere di Mapello. La concentrazione, inoltre, secondo gli esperti dei Ris farebbe propendere che queste fibre siano finite sul corpo di Yara «per contatto». Ciò significa che il corpo della 13enne è stato sui sedili del furgoncino. In totale i Ris di Parma hanno dovuto analizzare più di 18mila campioni di fibre rinvenuti sui vestiti della ragazzina. Un lavoro meticoloso, spiegato sin nei minimi dettagli nell'udienza, risultata dunque molto tecnica. Come da previsione, la difesa di Bossetti ha tentato attraverso il controesame di smontare la metodologia utilizzata dagli esperti nelle analisi e che li ha portati alle conclusioni esposte. Nel frattempo è stata fissata per il 26 gennaio l’udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Brescia per discutere il ricorso dei legali di Bossetti contro la decisione della Corte d’Assise di negare nuovamente la misura cautelare degli arresti domiciliari al muratore.

4 - La Tavecchi di Seriate chiude, in mobilità 41 persone

Una doccia gelata: la Tavecchi di Seriate, azienda specializzata nella produzione di pelletteria, agende e calendari e facente parte della più ampia Arti Group, insieme a Arti Grafiche, editoriale Johnson ed Eurogravure (per un totale di circa mille dipendenti tra Bergamo, Seriate e Treviglio), chiude i battenti, lasciando così a casa 41 lavoratori. I sindacati, in realtà, si aspettavano di poter riaprire il confronto sulle prospettive aziendali alla conclusione del periodo di cassa integrazione straordinaria, prevista per aprile. Invece lunedì 18 gennaio è stata avviata la procedura di cessazione dell'attività. Paolo Turani di Slc Cgil, Luca Legramanti di Fistel-Cisl e Bruno Locatelli di Uilcom- Uil, spiegano: «Ora avremo 75 giorni di tempo per trovare un’alternativa o tutti i lavoratori saranno licenziati». Da lunedì 25 gennaio sono in programma una serie di assemblee in tutte le aziende del gruppo. E i tre sindacalisti spiegano: «Ai lavoratori proporremo un’ora di sciopero da compiere già la prossima settimana in solidarietà ai lavoratori di Tavecchi per il ritiro della procedura di mobilità. Verrà anche discusso un ulteriore pacchetto di sciopero per la settimana successiva, da articolare a livello aziendale. Siamo fermamente contrari a questa mobilità e alla cessazione dell’attività di Tavecchi»

5 - Morti sospette all'ospedale di Piario, ok alle prime 6 riesumazioni

La procura avrebbe dato l'ok alla riesumazione dei primi sei cadaveri di persone morte, nel 2015, nel reparto di Medicina dell’ospedale Locatelli di Piario. È il primo passo concreto degli investigatori per valutare il caso delle morti sospette avvenute nell'ospedale, indagine che ha preso il via a novembre. Sui corpi verranno effettuati gli esami per valutare la presenza, e dunque la somministrazione prima della loro morte, di Valium o altri psicofarmaci finiti nel mirino degli inquirenti. Sotto accusa l’infermiera 42enne Anna Rinelli che, secondo l’accusa, avrebbe iniettato nel turno notturno dosi massicce di questi medicinali ad alcuni pazienti del reparto dove ha lavorato fino al novembre scorso, prima di essere trasferita. La Rinelli è indagata per omicidio preterintenzionale. Attualmente gli inquirenti hanno sequestrato 89 cartelle cliniche di pazienti deceduti nell'ospedale negli ultimi 12 mesi, ma sin dall'inizio si parlava di circa 5 morti sospette. Ora il pm Carmen Pugliese ha predisposto la riesumazione di sei cadaveri.

6 - Rinviato a giudizio il bidello 55enne del Liceo Manzù accusato di molestie su 9 studentesse

Martedì 19 gennaio è stato rinviato a giudizio il bidello di 55 anni del liceo artistico Manzù di Bergamo, accusato di molestie su nove studentesse della scuola. L'accusa è di quelle pesanti: violenze sessuali su minori aggravate perché avvenute all'interno dell'edificio scolastico. Già da novembre l'uomo era stato sospeso dal lavoro dalla preside dell'istituto Laura Ferretti. Pare, infatti, che l'uomo abbia ammesso le sue responsabilità proprio alla preside dopo le prime denunce dei genitori. Alcune studentesse hanno parlato anche di minacce subite dopo le molestie, per convincerle a tacere sull’accaduto. Solo due delle 9 ragazze hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo, che prenderà il via a luglio.

7 - Due italiani rubano 500 euro a un albanese all'Auchan di via Carducci

Martedì 19 gennaio, due italiani, un 39enne di Albano Sant'Alessandro e un 43enne di Ghisalba, hanno rubato 500 euro dal marsupio di un uomo albanese nell'Auchan di via Carducci a Bergamo. A riprendere in diretta il furto le telecamere a circuito chiuso del supermercato, che mostrano come i due si siano accorti del marsupio lasciato momentaneamente incustodito, si siano avvicinati, l'abbiano aperto e si siano impossessati dei 500 euro. Grazie a questo filmato, mentre i due tentavano di uscire dal supermercato, le guardie li hanno bloccati e hanno avvisato i Carabinieri. Si è così scoperto che il marsupio era di proprietà di un albanese di 47 anni residente nella Bergamasca da diversi anni. Mercoledì 20 gennaio è andato in scena il processo per direttissima ai due ladri: il più giovane ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato condannato all'obbligo di firma; il più anziano, invece, s'è detto innocente e si trova ora ai domiciliari. Il processo è stato aggiornato all'11 febbraio.

8 - Treviglio, anziana derubata in casa da due finti tecnici dell'acqua

Nella tarda mattinata di mercoledì 20 gennaio, a Treviglio, un'anziana donna residente in via Pascoli è stata prima stordita con dello spray e poi derubata di gioielli e denaro contante da due finti tecnici dell'acqua. Dopo essersi guadagnati la fiducia dell'anziana, infatti, i due sono riusciti a farsi aprire la porta e ad entrare in casa. A quel punto, spruzzandole addosso dello spray al peperoncino, i due hanno potuto agire indisturbati, portando vie quanto di prezioso trovassero nell'abitazione. La vicende segue alla segnalazione di alcuni cittadini, che avevano fatto sapere alle forze dell'ordine che da alcuni giorni dei soggetti giravano Treviglio spacciandosi per tecnici dell'Enel.

9 - Treno deragliato sulla Milano-Ventimiglia, indagati anche due bergamaschi

Martedì 19 gennaio si sono chiuse le indagini relative al deragliamento del treno Intercity 660 Milano-Ventimiglia a Capo Rollo di Andora, nel Savonese, che fu travolto da una frana e rischiò di precipitare sulla scogliera sottostante. Il fascicolo era stato aperto il 17 gennaio di due anni fa. Come riporta il quotidiano Il Secolo XIX, i proprietari della villa dove fu costruita una terrazza che franò col terreno e i costruttori della stessa, devono rispondere dei reati di crollo e frana colposa, oltre che di disastro ferroviario. Tra gli indagati anche due bergamaschi, ovvero l'amministratore unico dell'azienda Costruzioni Bergamasche, Damiano Bonomi, ditta che eseguì i lavori, e Giovanni Bosi, ingegnere incaricato di verificare nel 2012 la solidità della terrazza.

10 - Il Consiglio comunale approva all'unanimità un documento di ferma condanna ai fatti di sabato pomeriggio

Il Consiglio comunale, martedì 19 gennaio, ha approvato all’unanimità un documento di ferma e dura condanna all’assalto compiuto da uno sparuto gruppo di tifosi atalantini (una quarantina) a un pullman di tifosi interisti e agli scontri con le forze dell'ordine. Dopo le dure parole del sindaco Giorgio Gori arrivate lunedì 18 gennaio, anche l'intero Consiglio si è ora fermamente schierato con il primo cittadino:

Una quarantina di ultras armati di spranghe hanno trasformato la città in un campo di battaglia. In seguito a questo episodio sono stati arrestati dieci ultras. L’intervento delle forze dell’ordine che hanno visto diversi agenti feriti ha permesso di contrastare le violenze garantendo la sicurezza dei cittadini. Riteniamo necessario ribadire che quello che è successo non c’entra nulla con lo sport, con la tifoseria vera e con le famiglie che vanno allo stadio. Esprimiamo ferma e dura condanna verso gli episodi delinquenziali avvenuti dopo la partita. Esprimiamo solidarietà alla forze dell’ordine che si sono spese per garantire la sicurezza dei cittadini. Invitiamo le istituzioni competenti a garantire il massimo controllo sulle persone già oggetto di Daspo durante lo svolgimento dei match casalinghi

11 - Un 43enne di Bergamo arrestato con l'accusa di pedopornografia

Il 19 gennaio la polizia postale di Reggio Calabria ha arrestato un 43enne residente a Bergamo con l'accusa di aver divulgato un notevole quantitativo di materiale pedopornografico. L'uomo, secondo l'accusa, avrebbe anche abusato di un ragazzo di età inferiore a 14 anni diverso tempo fa. L'indagine ha preso il via da Reggio Calabria ma ha condotto gli inquirenti, attraverso l'analisi dei flussi telematici, fino in Lombardia. L'arresto è stato effettuato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria su richiesta del pm, Federico Cafiero de Raho, e del procuratore aggiunto, Gerardo Dominijanni. Per cancellare le sue tracce, il 43enne avrebbe diffuso il materiale usando diversi Internet Point della città orobica, ma gli inquirenti sono comunque riusciti a risalire a lui. L'arrestato ha qualche precedente penale, vive da solo e ha lavorato di recente in maniera precaria come autista di ambulanze e come vigilante sui treni della rete ferroviaria lombarda.

12 - Milano, 15 arresti per false fideiussioni. In arresto anche due persone residenti nella Bassa

In totale è di 15 arresti (13 in carcere e 3 ai domiciliari) il bilancio dell’operazione del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, denominata "El Cartero", e che ha permesso di individuare una presunta associazione per delinquere legate all'emissione di false fideiussioni con epicentro a Milano. Gli arresti sono però avvenuti in varie parti: 7 in Svizzera, i restanti tra la provincia di Milano e quelle di Monza-Brianza, Como, Ferrara, Varese, Cosenza, Napoli e anche Bergamo. Due, in particolari, sono gli arrestati residenti in terra orobica. Uno dei due sarebbe un volto noto alle cronache e agli inquirenti, un 43enne originario di Treviglio ma residente a Calvenzano. L’altro, invece, sarebbe un suo cugino trevigliese. Al centro dell’impianto accusatorio c’è l’emissione di una serie di false fideiussioni per un monte garantito di circa un miliardo (fra il 2013 e il 2015) e una truffa milionaria a ignari privati, enti pubblici e persino ospedali.

13 - Uffici statali in Largo Belotti, ci sono tre possibili acquirenti. Il prezzo? 30 milioni

Sono sul mercato oramai da 3 anni, ma secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo ci sarebbero finalmente dei compratori interessati all'acquisto dei grandi uffici statali situati in Largo Belotti, a Bergamo. 18mila metri quadrati di uffici sul mercato al prezzo di 30 milioni di euro, che saranno utilizzabili alla fine del 2017, ovvero quando l'Agenzia delle Entrate li lascerà liberi. Ad dare la notizia è Enrico Rizzetti, titolare della Rizzetti Immobiliare a cui è stata affidata in esclusiva la vendita del complesso, oltre che quella della sede dell’Accademia della Guardia di Finanza in via Statuto, destinata anch’essa a liberarsi con il trasferimento delle Fiamme Gialle agli ex Riuniti: «Negli anni non sono mancate le manifestazioni d'interesse, ma la novità è che ora c’è un interesse specifico, reale, da parte di tre operatori». Secondo le prime informazioni, i primi due soggetti interessati sarebbero una multinazionale interessata a portare a Bergamo la sua sede (sfruttando magari gli incentivi promossi dal Comune per le aziende innovative e hi-tech) e un operatore immobiliare, non bergamasco, che si è occupato di operazioni simili a quella realizzata a Milano con l’Excelsior. Sul terzo possibile compratore, invece, al momento vige il più stretto riserbo.

 

19 GENNAIO

 

1 - Uomo di 46 anni di Almenno San Bartolomeo arrestato dopo che ha picchiato e chiuso sul balcone il padre di 91 anni

Una brutta vicenda è andata in scena la sera del 18 gennaio ad Almenno San Bartolomeo. Un 46enne del paese, Giuseppe Mario Della Mussa, è stato arrestato con l'accusa di aver prima malmenato e poi chiuso fuori sul balcone, al freddo, il padre di 91 anni. L'allarme è stato dato dai vicini di casa, che hanno sentito le urla dipserate dell'anziano, che era solo in camicia. I Carabinieri, una volta intervenuti, hanno prima fatto rientrare in casa il 91enne e poi arrestato il figlio. I due vivevano insieme e secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i casi di maltrattamenti da parte del 46enne verso l'anziano padre erano alquanto frequenti. Il 91enne è stato anche portato all'ospedale di Ponte San Pietro per essere soccorso. I medici gli hanno dato una prognosi di 5 giorni.

2 - Fermata del treno all'ospedale: via al cantiere entro il 2017. È un investimento da 6 milioni

Nel pomeriggio di martedì 19 gennaio, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte e l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, hanno siglato un accordo da 41 milioni di euro (cofinanziato al 50 percento da entrambi i sottoscrittori) per la realizzazione della nuova fermata ferroviaria dell’ospedale di Bergamo e altri interventi per la velocizzazione e la regolarizzazione del servizio ferroviario regionale su diverse linee. Per quanto riguarda l’infrastruttura bergamasca, sono previsti la realizzazione della nuova fermata presso l’ospedale e l’eliminazione del passaggio a livello di via Martin Luther King, oltre che interventi propedeutici e funzionali per la realizzazione del raddoppio della linea Ponte San Pietro-Bergamo-Montello. Il tutto con un investimento economico complessivo di 6 milioni di euro. L’avvio dei cantieri è previsto entro il 2017.

3 - Chi sono i 10 fermati dopo Atalanta-Inter. Tutti maggiorenni, c'è anche un calciatore della Grumellese

A distanza di 4 giorni dagli scontri andati in scena nel centro di Bergamo sabato 16 gennaio dopo Atalanta-Inter, si scoprono le identità dei 10 ultrà fermati dalle forze dell'ordine e facenti parte di quel gruppo di circa 40 tifosi incappucciati che hanno prima tentato di assaltare un pullman di tifosi dell'Inter e poi sono fuggiti andando allo scontro con le forze dell'ordine. Sono giovani, ma tutti maggiorenni; un gruppo eterogeneo, che va dall'operaio al laureando, come riportano sia L'Eco di Bergamo che il Corriere della Sera Bergamo. Ora dovranno rispondere, a vario titolo, di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lancio di oggetti, danneggiamento, persino attentato alla sicurezza dei trasporti avendo danneggiato un mezzo dell'Atb. Secondo la Digos, come riportato dal Corriere della Sera Bergamo, non sarebbero cani sciolti ma i protagonisti di una "chiamata alle armi" organizzata, che ha portato a Bergamo addirittura un tedesco, F. G., 23 anni e tifoso dell'Eintracht Francoforte, la cui tifoseria è gemellata con quella atalantina. Tra gli arrestati ci sono altri due non bergamaschi: F. P., 25 anni, arrivato da Lodi e fermato dalla polizia in Città Alta, e G. B., 22enne di Crema. Gli altri sono invece tutti bergamaschi. Tra questi stupisce un po' ritrovare il nome di G. P., 18 anni compiuti da pochi mesi, di Trescore Balneario e attaccante della Grumellese, società calcistica della provincia che milita in Serie D. L. T. e A. C., rispettivamente 26 e 28 anni, residenti a Petosino e Serina, avevano già ricevuto un Daspo a settembre, mentre su G. D. (24 anni di Villongo) pendeva un Daspo da diverso tempo. E. M., 35enne di Nembro, era stato assolto con formula piena qualche mese fa nel maxi processo agli ultrà. Nel carcere di via Gleno, infine, si trovano rinchiusi anche D. B., 26enne di Almenno San Salvatore, e M. C., anche lui 26enne, di Ranica. Nessuno di questi risulta collegato in maniera stretta al mondo della Curva Nord atalantina. Nei verbali di arresto la Digos avrebbe anche prodotto una serie di fotografie e un lungo elenco di spranghe, bombe carta e oggetti contundenti sequestrati. E gli stessi agenti autori degli arresti avrebbero scritto che i dieci ultrà sono stati tutti identificati durante la loro fuga da via Mai verso via Camozzi, via Tasso, Pignolo e Città Alta.

4 - Interrogati i 10 tifosi atalantini fermati. Si dicono innocenti, ma intanto restano in carcere

Martedì 19 gennaio tutti a 10 i soggetti fermati sabato 16 gennaio in seguito agli scontri post Atalanta-Inter sono stati interrogati per la convalida del fermo. A parte il 24enne di Villongo, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, tutti gli altri hanno fornito la stessa versione dei fatti, dicendosi estranei ai fatti e dichiarandosi innocenti. Per il momento restano però tutti e dieci nella rispettive celle di via Gleno, almeno fino a domani, mercoledì 20 gennaio, quando il gip prenderà una decisione sulla convalida così come sulle misure cautelari.

5 - I numeri dell'assalto secondo L'Eco: 350 agenti impiegati, costo per la collettività di 30mila euro

L'Eco di Bergamo, nell'edizione del 19 gennaio, oltre che tracciare l'identikit dei 10 tifosi atalantini fermati sabato 16 gennaio in seguito agli scontri post Atalanta-Inter, dà anche alcuni numeri relativi allarme sicurezza che ha causato la partita. Gli agenti impiegati (più i due elicotteri usati per perlustrare dall'alto la città) sono stati 350, con un costo complessivo di 30mila euro per la collettività. Questo bilancio non tiene però conto dei danni causati dalla furia degli ultrà, tra cui il danneggiamento di una Volante e di un mezzo dell'Atb. Al Comunale erano presenti poliziotti di Bergamo e gli uomini dei reparti Mobili di Padova e Mestre, i carabinieri delle varie stazioni della provincia e dei reparti di Milano e Mestre, oltre alla Guardia di Finanza e agli agenti della polizia locale di Bergamo. Complessivamente, circa 260 uomini sono arrivati da fuori provincia, mentre 80 erano gli agenti in servizio territoriale, oltre ad almeno 10 uomini tra Polizia ferroviaria, stradale e scientifica che, per l’occasione, hanno supportato il lavoro dei colleghi, rinforzando l’organico designato per il servizio di ordine pubblico.

6 - Il sindacato di polizia insorge: «Si è andati oltre il limite. Partite a rischio a porte chiuse»

Gli ultimi, in ordine di tempo, a intervenire nel dibattito seguito agli scontri avvenuti dopo Atalanta-Inter, sono i sindacati di polizia. In particolare l'Ugl Polizia di Stato ha espresso piena solidarietà ai colleghi rimasti feriti (sono 7, tutti lievemente per fortuna) negli scontri, prima di attaccare i membri della Curva Nord di Bergamo e chiedere poi, con fermezza e parole dure, più tutele per le forze dell'ordine: «Tragedia sfiorata perché diversi “imbecilli”, che si nascondono dietro la parola “tifoso” e che nel periodo estivo si prodigano per apparire come benefattori e organizzatori di feste con fini benefici, sabato pomeriggio hanno oltrepassato il limite. Due poliziotti della questura di Bergamo, nello svolgimento del proprio compito Istituzionale, hanno rischiato di non tornare più a casa dai propri familiari, a seguito del fatto che questi teppisti hanno lanciato dapprima pietre contro un’auto della polizia al cui interno vi erano i due colleghi, (uno dei quali colpito alla testa, ma per fortuna al momento indossava il casco) e successivamente lanciando all’interno un fumogeno che ha originato un principio d’incendio sia sul sedile sia alla manica del giubbotto dov’era seduto il collega stesso. Solamente la prontezza di riflessi e la professionalità dei due colleghi, ha evitato il peggio! Ribadiamo per l’ennesima volta che i poliziotti sono davvero stanchi di essere impiegati in servizi di ordine pubblico e considerati come ammortizzatori sociali gettati in pasto a quei “teppisti” che si definiscono tifosi! Tutti sapevano che la rivalità tra le due tifoserie si è inasprita nel 2001, con lo scooter di un ragazzo bergamasco fatto salire fino al terzo anello preso e calci e poi lanciato dagli spalti di San Siro da un gruppo di ultrà imbecilli dell’Inter. Un’immagine che ha fatto il giro del mondo. [...] Non è bastata nemmeno la successiva guerriglia urbana avvenuta il 22 novembre 2014 durante l’incontro di calcio Atalanta-Roma (6 tifosi arrestati più 2 denunciati), per trovare il coraggio di prendere una decisione definitiva: partite di calcio a porte chiuse fino al termine di ogni campionato per le partite ritenute a rischio. Centinaia di agenti e ogni volta sempre più, impiegati a garantire la sicurezza per un incontro di calcio (25.000 spettatori), quando gli agenti preposti al controllo del territorio per l’intera popolazione della città di Bergamo (115.000 abitanti) a gennaio 2015 erano 43 mentre oggi sono 39, ben 4 poliziotti in meno nonostante il delicato periodo storico che stiamo attraversando e il continuo aumento di reati contro il patrimonio! Le società di calcio pagano ingaggi milionari e ricavano profitti, ma chissà perché il servizio dell’ordine pubblico grava sulle tasche della gente comune. È giunto il momento di dare una svolta: le società di calcio devono pagare il servizio svolto dalle forze dell’ordine». Il comunicato si chiude poi con una richiesta: «L’Ugl Polizia di Stato non ci sta, per questo motivo chiede a gran voce che le prossime partite a rischio dell’Atalanta siano svolte a porte chiuse fino alla fine del campionato e per ogni campionato successivo, purtroppo a discapito della maggior parte dei tifosi bergamaschi che sono persone serie e rispettabili, ma che per colpa dei “soliti noti” dovranno pagarne le conseguenze».

7 - Incidente a San Paolo d'Argon, tragico bilancio: 2 morti e 3 feriti

La sera di lunedì 18 gennaio, a San Paolo d'Argon, è andato in scena, purtroppo, un incidente mortale. Sulla superstrada, all’altezza del comando della polizia dei Colli, c’è stato uno scontro frontale tra due auto due persone di origini indiane, rispettivamente di 29 e 35 anni, sono deceduti. La lor identità non è stata ancora resa nota. L'incidente ha avuto luogo attorno alle 20. Oltre ai due morti, nello scontro sono rimaste ferite altre 3 persone. Si tratta di altri due indiani, rispettivamente di 16 e 24 anni, le cui condizioni e non preoccuperebbero i medici, e di un 62enne di Cenate che si trovava alla guida dell'altra auto e che ha riportato un trauma cranico e diverse ferite, ma che non è in gravi condizioni.

8 - In settimana le prime assemblee per la fusione dei 5 Comuni dell'Alta Val Seriana

Avanza il progetto di fusione dei Comuni di Cerete, Fino del Monte, Onore, Songavazzo e Rovetta in Alta Val Seriana. Dopo i primi incontri con le parti sociali del territorio, infatti, in settimana ci saranno anche le assemblee con la popolazione. La prima è prevista per mercoledì 20 alle 20.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Cerete, dove oltre ai sindaci dei cinque Comuni sarà presente anche il Dott. Massimo Simonetta di Ancitel. Cinzia Locatelli, primo cittadino di Cerete, ha invitato tutta la popolazione a partecipare. L'approvazione del progetto dei singoli Comuni è attesa entro il 20 di febbraio, poi, se tutto andrà come previsto, il progetto verrà inviato a marzo alla Regione, che avrà il compito di valutarlo e indire un referendum, probabilmente tra la fine di novembre e l'inizio dicembre 2016. Perché la fusione vada a buon fine servirà che in tutti i Comuni vinca il "sì". Se ciò avverrà, le elezioni per il nuovo Comune saranno nel maggio 2017.

9 - Tagliate le gomme delle auto del presidente e del vicepresidente del Centro Islamico di via Cenisio

Che il caso moschea a Bergamo abbia creato più di una tensione in città è cosa nota. Purtroppo però ora c'è anche un fatto di cronaca a dimostrarlo: le auto del presidente, Mohamed Saleh, e del vicepresidente del Centro Islamico di via Cenisio sono state infatti prese di mira da alcuni vandali, che hanno tagliato i pneumatici e rotto gli specchietti delle vetture. I fatti risalgono alla sera di domenica 17 gennaio. Al centro della vicenda un finanziamento della Qatar charity foundation da 5 milioni di euro, destinati a costruire a Bergamo un luogo di culto e finiti sui conti della nuova associazione (la Cib, comunità islamica bergamasca) di El Joulani, predecessore di Saleh alla guida di via Cenisio: con una parte dei soldi la Cib aveva acquistato l’ex concessionaria di via San Fermo a Bergamo al centro del dibattito nelle ultime settimane, area che era stata sequestrata e poi dissequestrata.

10 - È Rinaldo Brasi il 69enne di Parre rinvenuto morto sul Monte Vaccaro

Rinaldo Brasi, 69 anni di Parre, era uscito di casa per fare una passeggiata nel pomeriggio di sabato 16 gennaio, ma non era più tornato a casa. L'allarme è scattato nel primo pomeriggio del 18 gennaio e diverse ore dopo è stata fatta la tragica scoperta: il corpo senza vita del 69enne è stato rinvenuto sul monte Vaccaro. Il cadavere si trovava in fondo a un burrone. A causare la morte, molto probabilmente, una caduta di circa 300 metri nella zona della Baia Alta. Brasi, pensionato, era molto conosciuto a Parre: era spesso impegnato, infatti, come volontario nelle attività del paese ed era attivo anche nel mondo dello sport giovanile poiché teneva un corso di tennis, la sua grande passione, per i bambini delle scuole. L'allarme è scattato proprio per il fatto che Brasi non si era presentato, senza avvisare, alla lezione.

11 - La Domus resterà in piazza Dante fino al 2017

La Domus di piazza Dante, cuore degli eventi legati a Expo 2015 a Bergamo, resterà lì dov'è fino al 2017. Lo ha deciso il Comune il 19 gennaio. E così, dopo il bilancio positivo dei primi 7 mesi di attività, con circa 500 eventi e 25mila persone accolte, la Domus rilancia le sue proposte per la città sotto lo slogan "Bergamo, città del gusto". Il Comune ha deciso di sfruttare la struttura come vetrina per le eccellenze alimentari del territorio bergamasco. La Domus, attualmente chiusa, riaprirà a fine febbraio, dopo essere stata sottoposta ad alcuni lavori di manutenzione. Tra le novità più importanti c'è l’apertura nella struttura di un ristorante didattico che ospiterà le attività e i piatti degli studenti di un istituto alberghiero. Ci sarà anche uno spazio per la vendita di prodotti d’eccellenza.

12 - Processo alla Selca: era diventata un'enorme discarica per rifiuti da tutto il mondo

Secondo L'Eco di Bergamo, la Selca era ormaia diventata un’enorme discarica per rifiuti speciali provenienti da tutto il mondo, dove, se volevi smaltire i rifiuti, dovevi pagare. Successivamente l’azienda rivendeva gli stessi, guadagnandoci così due volte. Ma c'è di più, perché secondo l’accusa del processo che a Brescia vede imputati i fratelli Ivano e Flavio Bettoni, ex titolari dell’azienda di Berzo Demo, i rifiuti non venivano neppure trattati a dovere. Il processo è entrato nel vivo lunedì 18 gennaio. Il procedimento vede i due imprenditori alla sbarra con l’accusa di falso e di traffico illecito di rifiuti.

13 - Palazzo Frizzoni allunga i permessi per la sosta su strada per i residenti da 3 a 5 anni

Palazzo Frizzoni ha messo ieri, lunedì 18 gennaio, il primo tassello al piano di revisione dei parcheggi che è allo studio dell’ufficio mobilità del Comune. Questo primo tassello prevede l'allungamento dei permessi per la sosta su strada per i residenti da 3 a 5 anni. L’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni spiega: «Queste modifiche vanno nella direzione di una maggiore semplificazione dell’iter burocratico. Inoltre i cittadini risparmieranno i soldi del bollo che si deve pagare ogni volta che si procede al rinnovo del permesso». Ma c'è un'altra novità: passa da 1 a 2 anni anche la validità massima dei permessi per i domiciliati non proprietari e per i dipendenti dei pubblici esercizi presenti nelle zone a traffico limitato, in Città Alta e sui colli. L'assessore poi aggiunge: «Non è escluso che si allunghi a dieci anni anche la durata dei permessi di transito nelle Ztl, potrebbe essere il prossimo passaggio».

 

18 GENNAIO

 

1 - 69enne ricercato da sabato nella zona di Parre. È stato rinvenuto senza vita sul monte Vaccaro

Un pensionato di 69 anni residente nella zona di Parre era disperso da sabato 16 gennaio. L'allarme è però scattato solo nel primo pomeriggio di lunedì 18 gennaio, quando il Soccorso Alpino ha iniziato a perlustrare la zona in modo massiccio. Ed è così che è stata fatta la tragica scoperta: il corpo del pensionato, privo di vita, è stato rinvenuto sul monte Vaccaro, dove pare che l'uomo si fosse avventurato per fare una passeggiata. Le ricerche si erano concentrate in quell'area dopo che l'auto del 69enne era stata trovata. Prima di trovare il corpo, il Soccorso Alpino ha perlustrato, anche attraverso l'uso degli elicotteri, l'intera zona per diverse ore. Ancora poche le informazioni sulle case del decesso del 69enne.

2 - Treviglio, Pezzoni potrebbe ricandidarsi a sindaco con la Lega

Beppe Pezzoni non è più sindaco di Treviglio dal 22 dicembre, quando le sue dimissioni sono diventate effettive. Travolto dalla scandalo sulla falsa laurea a inizio autunno, l'ex preside dei Salesiani è stato costretto a lasciare il mandato a pochi mesi dalle nuove elezioni. Ora, però, il suo nome torna a circolare nell'ambiente politico della Bassa. Juri Imeri, ex vicesindaco ed esponente di spicco della Lega locale, ha infatti dichiarato: «Mentre tutti litigano sul candidato, noi stiamo lavorando sul programma. In settimana ci troveremo per approfondirne i temi. La nostra parola d’ordine è continuità con la precedente amministrazione, ma siamo coscienti che non si possa rimanere fermi. Lavorando sui temi, si formerà la squadra elettorale: da questa, verrà scelto il nostro sindaco». Ciò significa che «Pezzoni farà ancora parte della nostra squadra, mentre Forza Italia non è compatibile». Del resto che Pezzoni, da sindaco, fosse molto apprezzato dai cittadini trevigliesi non è un mistero. A supportare l'ipotetica nuova discesa in pista di Pezzoni, oltre alla Lega, ci sarebbero anche Fratelli d’Italia e due liste civiche, "Io Treviglio" e un’altra degli ex An di Basilio Mangano. Con Forza Italia l'equilibrio si è rotto da tempo e se gli azzurri hanno messo il veto sull'ex sindaco, Imeri non rinnega nulla dell'operato di Pezzoni: «Se questo gruppo esiste lo si deve a lui. Per questo per lui ci sarà un posto nella nostra squadra. In quale ruolo lo si deciderà più avanti». Dal canto loro, gli azzurri hanno già scelto il loro candidato: sarà Gianluca Pignatelli. Il Pd, invece, resta disunito e anche la recente riunione non ha offerto il nome del candidato alle prossime elezioni. Il segretario provinciale Gabriele Riva aveva dato l’aut aut, ma ora non è più così categorico: «Non si è centrato l’obiettivo che ci eravamo dati, ma faremo una riflessione insieme ai trevigliesi. Per noi rimane fondamentale trovare la candidatura che sappia unire il partito. Non c’è stata l’ampia convergenza auspicata».

3 - Scontri post Atalanta-Inter, Daspo per i 10 arrestati. Le reazioni del sindaco Gori e del questore Fabiano

Dopo i duri scontri di sabato 16 gennaio, seguiti alla partita Atalanta-Inter, in cui una quarantina di violenti hanno messo in subbuglio la città tentando prima di assaltare un pullman di tifosi dell'Inter e poi ferendo anche 7 agenti di Polizia, è il momento delle reazioni. Domenica 17 gennaio, l'Atalanta, attraverso un comunicato stampa firmato direttamente dal presidente Antonio Percassi, ha chiesto scusa a tutta Bergamo e alle forze dell'ordine, definendo come «vili e violente» le azioni delle persone coinvolte nei fatti. Lunedì 18 gennaio, invece, è attesa la firma del questore Girolamo Fabiano sui provvedimenti che sanciranno il Daspo per i 10 arrestati, 9 italiani e un tedesco (tifoso del Francoforte, tifoseria gemellata con quella atalantina). Tra gli arrestati, due, un 27enne e un 29enne entrambi bergamaschi, avevano già a loro carico due Daspo. Tutti e dieci devono rispondere, in concorso tra loro, di lesioni, violenza, resistenza e danneggiamento. È stato lo stesso questore Girolamo Fabiano ad annunciare i provvedimenti: «Ai due recidivi vieteremo l’accesso alle manifestazioni sportive per otto anni. Per tutti gli altri, compreso il tedesco, prevediamo il divieto massimo possibile per chi viene colpito per la prima volta dal Daspo, ovvero cinque anni lontano dallo stadio». Lo stesso Fabiano ha poi parlato della reazione della città ai fatti di sabato: «Gli stessi residenti ci hanno aiutato a individuare la posizione di alcune persone in fuga. È un fatto che dimostra come i cittadini non vogliano saperne in alcun modo della prepotenza ultrà. Bergamo non vuole e non merita assolutamente questo tipo di violenza. E poi non ho capito perché oggi c’era bisogno di agitarsi. L’Atalanta ha fatto una partita strepitosa, meritava di vincere, che bisogno c’era di creare scontri? È la dimostrazione che qui si tratta solo di violenza impressa nel Dna di determinati soggetti, non di sport o di proteste per i risultati della propria squadra».

Ancora più dure le parole del sindaco Giorgio Gori: «Si tratta di cretini senza rimedio, non trovo altro modo per definirli. Si è trattata sicuramente di un’azione premeditata, visto che era stata una bella partita che non aveva offerto spunti per delle tensioni». Gori ha anche telefonato al presidente atalantino Percassi, ringraziandolo per «essersi esposto in prima persona» e invitando poi l'Atalanta a intraprendere ora «comportamenti coerenti: zero rapporti con gli ultrà violenti, nessuna mediazione, collaborazione con le forze dell’ordine per la loro identificazione, prosecuzione dei programmi nelle scuole, collaborazione con l’amministrazione comunale per dare vita insieme ai tifosi a progetti “riparativi” ogni volta che in città si verifichino danneggiamenti (comprese le scritte sui muri)». Poi il sindaco ha voluto parlare con il questore Fabiano: «Ho voluto portare la solidarietà dell’amministrazione comunale agli uomini delle forze dell’ordine rimasti feriti. Visto lo schieramento di oggi, non posso nemmeno immaginare cosa si possa fare più di quello che si attua già. Le misure decise un anno fa, con lo stadio semideserto, non hanno insegnato niente. Per fortuna ad agire è solo una minoranza, che non si rende conto di danneggiare la stessa Atalanta, tra le prime vittime del loro comportamento. Spero che vengano isolati».

4 - In settimana la Giunta approverà l'estensione della Ztl di via Pignolo

Stando a quanto riportato da Bergamonews, in settimana la Giunta dovrebbe approvare un provvedimento di estensione della Ztl notturna in via Pignolo: anche il tratto in salita da via Verdi diventerà off limits dalle 23 alle 7 di mattina. Stesso orario per chi scenderà da porta Sant’Agostino, e non più dalle 22 come invece è adesso. Questa decisione va nella stessa direzione di altre prese negli scorsi mesi: blindare Città Alta. Negli ultimi giorni, infatti, sono stati posizionati i pannelli collegati alle telecamere che andranno poi a sorvegliare, una volta installate, tutti gli accessi alla Ztl. Per ora i sistemi non sono ancora attivi, bisogna aspettare che venga aggiudicato il bando di Atb. La scelta dell'amministrazione di eliminare i pilomat installati anni fa è stata quasi obbligata, visto il prezzo eccessivo che avrebbe richiesto ripararli e, in futuro, mantenerli. Anche in viale Vittorio Emanuele, vicino alla galleria Conca d’Oro, la tecnologia darà una importante mano.

5 - 56enne morto a Castione dopo essere scivolato per 150 metri sulla neve in montagna

Domenica 17 gennaio un uomo di 56 anni è tragicamente deceduto in seguito a un incidente di montagna avvenuto nei pressi della Normale della Presolana, in territorio Castione. L'uomo, residente a San Donato Milanese, è scivolato in una zona particolarmente impervia, non riuscendo a frenare la propria caduta per circa 150 metri. A causa delle difficoltà di raggiungere la zona della caduta, è intervenuto l'elisoccorso, ma i sanitari, una volta giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 56enne. L'uomo era accompagnato nell'escursione dal suo pastore tedesco, che al momento risulta disperso. L'animale si chiama Texas, ha 5 anni ed è una femmina con medaglietta: è probabile che sia sceso a valle da solo, se qualcuno dovesse avvistarlo è pregato di informare i carabinieri di Clusone al numero 0346.89800.

6 - È morto all’ospedale di Bergamo il 69enne di Gorlago che martedì era stato investito a Trescore

È morto, domenica 17 gennaio, il 69enne di Gorlago che si trovava ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo dopo che martedì 12 era stato investito da un'auto a Trescore, in via don Mazzolari. Le condizioni di Silvestro Testa, questo il nome della vittima, erano parse sin da subito molto gravi, tanto che si trovava ricoverato in Terapia Intensiva in prognosi riservata. L'incidente era avvenuto nelle prime ore della mattinata, in un tratto con poca luce e senza marciapiede. A investirlo un furgoncino guidato da un 41enne di Carobbio degli Angeli, che si era subito fermato a prestare i primi soccorsi.

7 - Clusone, si pente il vandalo taglia-gomme: «Mi vergogno, ero ubriaco. Ripagherò i danni»

Si vergogna, chiede scusa ed è pronto a risarcire i danni: il 32enne marocchino che la notte tra il 6 e il 7 gennaio ha tagliato le gomme di una ventina di auto tra Clusone e Piario, ammette le proprie colpe e dichiara di vergognarsi tantissimo per quanto fatto: «Chiedo perdono: in una notte ho distrutto quello che ho fatto in 26 anni qui in Italia». Ai vicini di casa, anch'essi vittime della sua follia notturna, l'uomo ha già ripagato la fattura del gommista e si dice pronto a farlo anche con le altre persone a cui ha danneggiato le auto. Le forse dell'ordine avevano inizialmente pensato che le azioni dell'uomo avessero un movente passionale, visto che tra le auto danneggiate c'era anche quella della sua ex moglie, che l'ha riconosciuto a Piario, ma il 32enne nega: «Macché pista passionale: la verità è che ero ubriaco fradicio. E mi vergogno».

8 - Ermanna Montanari vittima di un malore mentre è sul palco del Donizetti, la sostituisce il regista

La sera di sabato 16 gennaio, sul palco del Donizetti, l'attrice protagonista dello spettacolo Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, Ermanna Montanari, è rimasta vittima di un malore (un violento sbalzo di pressione) che l'ha costretta a dare forfait anche per lo spettacolo del giorno seguente. Niente di grave fortunatamente, ma serviva riposo secondo i medici. E così, per non deludere il pubblico, il posto della talentuosa attrice è stato preso dal compagno di vita della donna, nonché autore e regista dello spettacolo stesso, ovvero Marco Martinelli, che, copione alla mano, ha interpretato il ruolo principale, strappando applausi dal pubblico, che hanno anche voluto rendere onore alla Montanari. Del resto, a teatro, imprevisti del genere possono capitare.

9 - Forza Italia Bergamo, c'è la data e il luogo del congresso: 30 gennaio, Zingonia

Attraverso un comunicato congiunto firmato dall’onorevole Gregorio Fontana, deputato bergamasco di Forza Italia e commissario provinciale di Forza Italia Bergamo, e Alessandro Sorte, assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, gli azzurri hanno reso noto giorno e luogo del prossimo congresso del partito: si terrà a Zingonia, al Palace Hotel, il 30 gennaio. Nel comunicato si legge: «La scelta del luogo non è stata casuale, ma è rappresentativa di tre emergenze particolarmente sentite nella nostra provincia: sicurezza, crisi economica e i problemi relativi all’immigrazione. Innanzitutto rivendichiamo il nostro impegno sul fronte della sicurezza, in tutta la provincia di Bergamo e in particolare in questa zona in cui le carenze degli organici delle forze di polizia si fanno sentire in maniera più evidente. Zingonia è un luogo simbolo della richiesta di maggior tutela da parte dei cittadini, a cui il governo risponde con un assordante silenzio. I sindaci del territorio sono costretti, pur con le scarse risorse a loro disposizione, a tappare le falle del governo sulla sicurezza, ricorrendo all’ausilio della polizia locale o peggio a istituti di vigilanza privata. Anche le problematiche legate alla crisi economica saranno al centro della discussione delle proposte nel prossimo Congresso. Proprio in questa zona si trova una significativa presenza di attività imprenditoriali di tutte le dimensioni. In particolare, piccoli e medi imprenditori che sono il vero asse portante dello sviluppo produttivo della nostra provincia. Forza Italia riparte da Zingonia, luogo simbolo della difficoltà del nostro territorio, per dare ai cittadini un programma e proposte certe per cambiare le cose. Il Congresso, che sarà celebrato nella massima unità e spirito costruttivo è l’ideale punto di arrivo di un lavoro iniziato da mesi, che ha visto il nostro partito prima dell’estate impegnato prima in numerose assemblee sul territorio, poi da settembre con la celebrazione di 79 assemblee comunali, per terminare con la sintesi del Congresso provinciale. I 212 delegati al Congresso del 30 gennaio eleggeranno: il coordinatore provinciale, il presidente del comitato provinciale, il comitato, i responsabili dei settori e dei dipartimenti. Una squadra radicata e coesa, che si metterà subito al lavoro per rilanciare e rafforzare la presenza politica di Forza Italia in provincia di Bergamo».

10 - Atletica, Marta Zenoni record nei 1.500 e Andrea Motta salta a 2,14

È un inizio di 2016 con il botto quello dell'atletica bergamasca. Domenica 17 gennaio, a Padova, la giovane Marta Zenoni (ha 16 anni), dell’Atletica Bergamo 1959 Creberg, è stata protagonista di un record nei 1.500 metri: traguardo tagliato dopo 4:16.02. Un tempo che rappresenta migliore prestazione italiana nella categoria Allieve e che abbassa di quasi tre secondi il precedente record di categoria, 4:18.86, che proprio la Zenoni aveva corso su questa stessa pista il 21 febbraio 2015. Un risultato che è addirittura migliore al primato nazionale junior al coperto, ovvero il 4:21.91 di Federica Del Buono siglato nel 2013. Grazie a questa performance, la giovane mezzofondista bergamasca, già bronzo mondiale Under 18 e tricolore assoluta outdoor degli 800 metri, fa il suo ingresso al decimo posto nella top 10 italiana all-time assoluta in sala. Oltre a Marta Zenoni, ha brillato anche l’altista Andrea Motta (altro promettente 16enne), che è riuscito a saltare fino a 2,14, un progresso di sei centimetri sul personale ed eguagliando la miglior prestazione italiana categoria Under 18.

11 - Clusone, scatta l'allarme per un alpinista disperso. Ma in realtà l'uomo torna a casa da solo

Nel pomeriggio del 17 gennaio, a Clusone, c'è stato un falso allarme per un alpinista disperso. I familiari di un uomo, infatti, avevano contattato il soccorso alpino chiedendo l'intervento dei tecnici poiché un alpinista non aveva fatto ritorno. La squadra era già operativa e pronta a intervenire (tanto che l'elicottero aveva già perlustrato la zona in cui sarebbe intervenuto l'intervento), quando una nuova telefonata ha avvisato che l'uomo aveva fatto ritorno a casa da solo.

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